I ristoranti diventeranno bakery? Tanti sono obbligati a cambiare format per la mancanza di personale

24 Lug 2024, 14:52 | a cura di
Molti ristoratori pensano di riformulare orari e turni di apertura a fronte di una enorme crisi di personale. E in tanti puntano a fare della loro insegna una bakery. Tra un po' andremo a pranzo in panetteria?

Andremo a mangiare nelle bakery invece che al ristorante? Suona strano, ma in realtร  รจ ciรฒ che avviene sempre piรน spesso nella vita quotidiana. Basta pensare alle pause pranzo. O anche agli aperitivi o apericena. La tendenza, perรฒ, comincia ad avere un peso importante e una diffusione estesa. Mario Sansone, patron di Marzapane a Roma che ha giร  annunciato il cambiamento, non ha dubbi: ยซMolti colleghi mi chiamano preoccupati e mi dicono che stanno pensando a nuovi format, a nuovi modelli di impresa nell'ambito del mangiar fuoriยป. Nomi non ne vuole fare. ยซIn realtร  in tanti ci pensano - afferma al telefono intercettato nella sala pesi della sua palestra - Molti di loro magari non hanno ancora le idee troppo chiare e sentono ancora come una diminuito il passaggio da ristorante a panetteria o a un format simileยป. Lui ha fatto un coming out coraggioso e fiero rispetto al progetto che inizierร  a settembre prossimo sulle "ceneri" del Marzapane come lo abbiamo conosciuto finora. Del resto lui รจ un anticipatore di tendenze, un imprenditore che sa intercettare le dinamiche. ยซBeh, sicuramente non รจ piรน sostenibile continuare cosรฌ. I dipendenti sono sempre meno motivati a fare turni lunghi e a lavorare in ore in cui le persone "normali" si riposano o si divertono - spiega Sansone - Abbiamo fatto tanti colloqui e di fatto quasi nessuno vuole lavorare nel weekend. Lo capisco. Ma la ristorazione come l'abbiamo conosciuta (o vissuta) finora chiede quelle modalitร  di lavoro. Ed รจ sempre piรน raro trovare chi รจ disposto a sacrificare la vita privataยป.

L'esperienza del Covid alla fine ci ha cambiati

Come dar torto a chi non vuole togliere troppo tempo ed energie ad affetti e amici? D'altronde, abbiamo filosofato in lungo e in largo di come il Covid ci avrebbe cambiato. E di come ci ha cambiati. Poi, a un certo punto, sembrava quasi che ci fosse uno stallo (una marcia indietro) rispetto a quelle tendenze. Invece ecco che si ripresentano in tutta la loro forte semplicitร : il lavoro non รจ tutto. La vita privata deve avere i suoi spazi. E se fino a quattro anni fa ci sarebbe stata la fila per lavorare in un posto fisso con 14 mensilitร  assicurate, ferie e malattia coperte, oggi la prioritร  non รจ piรน quella. Non รจ per forza "decrescita felice", ma forse semplicemente fare i conti con la realtร . Se il lavoro รจ sempre piรน precario e meno garantito, coloro che sono nati e cresciuti nel mondo cosรฌ come si รจ strutturato negli ultimi 20 anni non sono piรน disposti a sacrificare l'esistenza al totem del posto fisso. La "pausa di riflessione" dovuta al Covid non ha fatto altro che dare struttura a questa realtร . Visto che non devo aspirare piรน al posto fisso e alle garanzie che mi assicura - pensa un Gen Z (nato tra la seconda metร  degli anni Novanta e i primi dieci anni del 2000) - Allora voglio decidere anche io i miei spazi e le prioritร  cui dare peso. Il ragionamento non fa una piega.

La metร  dei ristoratori pensa a nuovi orari

Dati, sul fenomeno di cui parliamo, non ce ne sono. Ma le voci e i rumors si rincorrono anche nei corridoi delle associazioni di categoria. Anche la richiesta di riconoscere le imprese di ristorazione come imprese turistiche avanzata da Fipe (qui la nostra anticipazione) รจ un segnale di come la ristorazione stia cercando sponde diverse e piรน articolate di quelle esistenti. Che al momento sono davvero ben poche. ยซรˆ impossibile avere il polso preciso di queste dinamiche - spiega Luciano Sbraga, direttore del Centro Studi Fipe e vicedirettore generale dell'associazione di categoria - Ma un dato invece forte su cosa sta accadendo c'รจ: si stanno modificando gli orari di lavoro sia in termini di durata sia in termini di scelta netta nell'apertura tra pranzo o cena. Non abbiamo i numeri di chi giร  ha praticato questa scelta, ma posso affermare che almeno il 50% dei ristoratori ci sta pensando e sta riflettendo su come reimpostare l'attivitร . Chi deciderร  concretamente questa strada, poi si vedrร . Ed รจ una dinamica che interessa anche i bar. Solo un esempio: un bar per stare aperto sette giorni su sette ha bisogno di un dipendente in piรน. E al di lร  della difficoltร  a trovare o meno un addetto, la scelta costerebbe a spanne 30mila euro in piรน l'anno. Un impegno che richiederebbe piรน o meno un aumento del fatturato di 90mila euroยป.

Un settore ancora poco unito

Il mondo del mangiar fuori casa, dunque, รจ in profonda trasformazione. Uno dei problemi della categoria, perรฒ, รจ che ancora in molti imprenditori si guardano in cagnesco timorosi della concorrenza dei colleghi. ยซCerto - spiega Sbraga - servirebbe una condivisione piรน ampia, un maggiore coinvolgimento delle imprese su queste riflessioni. Altrimenti c'รจ paura che se si riducono gli orari o i giorni di apertura, i clienti scappino. Il pensiero รจ che il cliente รจ affezionato finchรฉ non trova un posto migliore. Il pensiero รจ che se nel giorno di chiusura 10 abituali vanno dal concorrente vicino che sta aperto, poi magari due di loro resterebbero di lร . Se invece ci fosse piรน coinvolgimento, la paura si neutralizzerebbeยป.

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