ยซSe ci fosse stata la Stefania, non avrebbe certo avuto dubbi su questo progetto di osteria socialeยป. Fausto Fratti โ ex sindacalista prestato alla ristorazione che ha fatto e percorso con la sua Osteria del Povero Diavolo di Torriana la storia della gastronomia romagnola (e non solo) degli ultimi ventโanni โ ci racconta la nuova vita di un luogo iconico. ยซSรฌ, vogliono fare unโosteria sociale โ spiega Fausto che con sua moglie, Stefania Arlotti venuta a mancare poco piรน di un anno fa, aprรฌ la sua osteria nel 1990 โ Un progetto che mi piace, anche se dal punto di vista economico non nego che mi ha dato da riflettere anche perchรฉ ho avuto anche altre richieste per il Povero Diavolo. Ma condivido gli ideali dei ragazzi della cooperativa Aldeia e spero davvero con tutto me stesso che il loro progetto di inclusione e di sostegno per i ragazzi con difficoltร a inserirsi nella societร e nel mondo del lavoro possa funzionareยป
La nuova apertura con la coop sociale Aldeia
Il viatico dello storico ristoratore di Torriana ha il suo corrispettivo nellโentusiasmo dei 5 soci di Aldeia, a partire dal loro presidente, Samuele Ramberti che ha idee chiare e punta dritto al cuore del progetto. ยซIl nostro obiettivo รจ dare valore al territorio e ai prodotti agricoli della zona, alle nostre tradizioni, ma soprattutto puntiamo a sviluppare progetti di formazione e di inclusione per migranti con difficoltร di inserimento nel mondo del lavoro e per chi vive situazioni di disabilitร . Vogliamo essere anche un punto di riferimento per il paese che ci ospita. Osteria sociale: perchรฉ ha uno scopo sociale sia rispetto alla cittadinanza che rispetto ai nostri soci e collaboratoriยป.
La cucina di Tommaso Ferri: semplice, etica, di territorio
Certo, perรฒ, che oltre al progetto di inclusione sociale, unโosteria per poter funzionare deve avere attrattivitร : nellโatmosfera, nellโaccoglienza, nella cucina e nei piatti che propone.
A questo sta lavorando Tommaso Ferri, 35 anni, cuoco con esperienze importanti a San Patrignano e nella cucina di Lingua a Rimini, accanto a chef Paolo Bissaro. ยซIl menu sarร condizionato anche dallโessenza del nostro progetto โ spiega Tommaso โ Ho accanto a me persone che stanno imparando, che devono formarsi. E persone che hanno fragilitร e difficoltร . Vorrei farli crescere nella mia cucina e farli diventare professionisti a tutti gli effetti. Ma certamente questo percorso mi porta a iniziare lโavventura con pochi piatti e semplici. Alla fine, comunque, a me piace la cucina semplice: non voglio fare accozzaglie di ingredienti, non ne metto mai piรน di tre o quattro in un piatto. Magari propongo lo stesso elemento anche in modi diversi allโinterno di una stessa preparazione: il cavolo, per esempio, puรฒ essere fritto, bollito, in crema o crudoโฆยป.
I nuovi piatti per l'apertura del 4 ottobre
I piatti che lo chef sta provando coi i suoi ragazzi sono il massimo del gusto che si puรฒ ottenere da scelte semplici: pappa al pomodoro con erbe di campo e pecorino, pancia di maiale e melanzana grigliata e glassata in agrodolce, cannellone ripieno di patate e provola con ragรน bianco di cortile. E per dolce, la ciambella tradizionale che in casa o allโosteria si pucciava nellโAlbana passito e che Tommaso servirร accompagnandola con uno zabaione allโAlbana.
ยซLa mia vuole essere una cucina del ricordo โ fa Tommaso โ Parto dai ricordi legati alla mia famiglia e ai sapori dellโAlta Valle del Savio. Si facevano dei ravioli ripieni di patate e formaggio conditi col ragรน di cortile: io ora li ho trasformati in un cannellone. Il ripieno di altri ravioli con erbette e ricotta, magari diventano un flan di zucchine e bieta. E vuole essere anche una cucina che porti un messaggio etico: a partire dallโuso di tutte le parti dellโanimale che รจ stato sacrificato per noi, cosa questa che mi porterร a ruotare e cambiare continuamente piatti, cotture e preparazioni. Che so, in carta scriverรฒ โagnelloโ, ma poi nel piatto ci sarร il carrรจ o la coscia o le interiora o un altro pezzoโฆ Chiro, poi, che la cucina crescerร insieme ai ragazzi che ci lavorano: se avranno unโevoluzione positiva e veloce, presto potremo aggiungere piatti della loro tradizione, variare e rendere un poโ piรน complesso il menu. Ma lโimportante โ ricorda lo chef โ non รจ il piatto in sรฉ, ma il senso profondo di questo progetto che รจ sociale e solidaleยป.
Benedice lโavventura dei 5 ragazzi riminesi di Aldeia anche Fausto Fratti che vedrร rinascere la sua Osteria del Povero Diavolo. ยซHanno idee belle e sane โ commenta โ Spero davvero che gli vada bene, lo spero per loro e per il paese. E lo spero anche per me, che non nego di aspirare se fosse possibile a un mio coinvolgimento nel progettoยป.
Li aspettiamo al debutto: il 4 ottobre a Torriana. E per chi volesse sostenere la loro osteria sociale e assicurarsi anche un posto a tavola, sulla piattaforma ideaginger ci sono le informazioni giuste.