Pescaria, dalla Puglia alla conquista d’Italia
Alla fine di marzo, Pescaria avrebbe dovuto inaugurare a Roma, preceduto dalla fama che l’accompagna ormai dal 2015, quando tutto è iniziato nel borgo di Polignano, sulla costa pugliese, per crescere poi alla volta di Milano, dove il format dedicato ai panini di mare conta già due locali. Nel 2019, invece, è arrivata Torino, a due passi da Palazzo Madama. In cinque anni, il progetto che ha messo insieme Domingo Iudice, Bartolo L’Abate e Lucio Mele (un comunicatore, un commerciante ittico e uno chef), non solo ha conquistato estimatori in tutta la Penisola e clienti fedelissimi che affrontano persino decine di minuti di fila per assicurarsi un panino ripieno di tartare di tonno pinna gialla, burrata pugliese, pomodorini freschi e pesto di basilico (un classico della casa, capostipite di una lunga serie di panini di mare, che abbinano i prodotti ittici a salse homemade e specialità pugliesi come la burrata, la ricotta, il mosto cotto); ma è diventato anche un caso mediatico, modello esemplare di comunicazione e marketing ai tempi dei social network (grazie alle intuizioni di Brainpull, agenzia di comunicazione guidata da Domingo). Forte di questi risultati, peraltro ora solo moderatamente intaccati dalla crisi della ristorazione nelle grandi città, dunque, all’inizio della primavera scorsa Pescaria era in procinto di aprire a Roma, zona Prati; ma l’emergenza sanitaria ha bloccato tutto, costringendo il team a rinviare l’inaugurazione a data da destinarsi. In realtà, come ci anticipa Domingo Iudice, il locale di via Leone IV aprirà presto. Molto presto.
Pescaria a Bologna
Nel frattempo, però, l’insegna approfitta per appuntare una nuova bandierina in Italia, a Bologna, dove il 3 settembre Pescaria aprirà in via Nazario Sauro, civico 12, a pochi passi dal Mercato delle Erbe, in una zona decisamente popolata di giovani locali e format street food (ma a pochissimi metri, in via San Gervasio, non perdete un’altra bella novità, di tutt’altra pasta: Ahimè, ultimo tassello dell’universo di Lorenzo Costa in città). Dunque dopo Temakinho, che di recente ha aperto il suo primo locale nel capoluogo emiliano, un altro fast food di qualità made in Italy arriva a presidiare una scena gastronomica sempre più vivace. Anche a Bologna il menu di Pescaria combinerà panini di mare, crudi, cuoppi e sfizi adatti per ogni momento della giornata, dal panino ripieno di polpo fritto con cicoria e burrata alle frise “fantasia” dello chef, al panino con tartare di gambero rosso, bufala, maio al frutto della passione, insalata di spinacino, mela murgina, granella di pistacchio e chips di carote di Polignano, che è uno degli ultimi arrivati in menu.
Ma il locale bolognese, con una quarantina di posti all'interno e un piccolo dehors, potrà contare anche su una cucina completa, per la preparazione di primi piatti e pietanze cotte. La materia prima proviene da attività di pesca e acquacoltura certificate, un’attenzione che è valsa al progetto la certificazione Friend of the sea. Con lo stesso approccio etico, dal 2018 Pescaria ha deciso di rinunciare alla plastica monouso, diventando plastic free; e oggi dichiara di risparmiare 6 tonnellate di plastica ogni mese per punto vendita, pratica virtuosa che si somma a un contenimento degli sprechi alimentari, inferiori a un tasso del 5%.
Pescaria - Bologna – via Nazario Sauro, 12 – dal 3 settembre, inaugurazione alle 19.30