Milano non si ferma mai. Specie a primavera, quando le temperature invogliano a vivere la città all’aperto, la vocazione modaiola ispira sfavillanti inaugurazioni e la metropoli viaggia ancora a pieno ritmo prima della diaspora di metà luglio. L’imprenditoria della ristorazione, poi, è più che mai prolifica e disposta a investire: tra concept inediti, pizzerie gourmet, luoghi per appassionati di mixology (e buona musica), formule all day long, fine dining esclusivi e nuove sedi di insegne già sulla breccia non c’è che l’imbarazzo della scelta.
A Milano nuove aperture per tutti i gusti. Ecco i posti da provare nell’estate 2023
All’Antico Vinaio
In zona Moscova, ecco il terzo store dell’insegna fiorentina - 15esima in Italia - protagonista di un’inarrestabile ascesa e di un notevole successo internazionale. Le schiacciate più appetitose dello Stivale sono oggi anche in uno dei quartieri più vivaci della metropoli, in una sede in pieno stile fiorentino su 120 metri quadrati. Ci sono i salumi, i classici della casa, l’immancabile dedica al capoluogo. E molte altre sorprese.
All’Antico Vinaio – via dello Statuto, 18 (ingresso via della Moscova) - allanticovinaio.com/
Allangolare
“Petit bistrot, fiori e design”. E occhio a scriverlo tutto attaccato. Dopo la sede di via Plinio 46 (angolo viale Abruzzi), aperta tutti i giorni dalle 18 alle 2, ecco che il 3 maggio nasce un secondo “salotto” con piccola cucina e dehors. Qui le saracinesche si sollevano alle 9 del mattino. Anche rivendita di oggetti di design, cocktail bar, caffetteria.
Allangolaare - seconda sede via Ampère angolo via Porpora 95 - allangolare.it
Autem*
Il 5 maggio ha visto la luce il progetto tanto atteso di Luca Natalini, pistoiese di nascita, giramondo e ultimo protagonista dello storico Pont de Ferr a fianco di Maida Mercuri. “Quel che arriva dal mercato” è il mantra di un menu che cambia ogni giorno, cui si affianca il Carte Blanche. Il signature? La “sua” pasta in bianco. E sono già un must i plin di pasta verde all'uovo con un ripieno di erbe spontanee e salsa al parmigiano.
Autem* - via Serviliano Lattuada 2 - 351 278 0368, 02 8352 0526 - www.autem-milano.com
Da’Berti
“La nostra storia continua e va incontro al futuro”: nuova vita per la storica insegna, da qualche mese sotto la gestione Dante e Giuseppe di Paolo, “responsabili” del successo dell’amatissimo A’ Riccione. La sostanza non cambia: cotoletta, cassoeula, risotto alla milanese con ossobuco con un garbato tocco moderno, ma pure - e soprattutto - carne pregiata da tutto il mondo. Rinnovata pure la location, con bella veranda interna.
Da Berti - Via F. Algarotti, 22 - 02 6694627 - daberti.it
Casa Fiori Chiari
È già un trend, gettonato per l’allure modaiolo ma pure perché il contenuto non manca. La cucina viaggia tranquilla sui classici italiani, pesce e carne (calamaro alla puttanesca, per esempio), fatti con buone materie prima e senza troppe velleità creative. Atmosfera soffusa ed eleganza discreta in zona Brera. Vini e cocktail.
Casa Fiori Chiari - via Fiori Chiari, 8 - 02 4962 3564 - casafiorichiari.com
Caviar Milan
Lusso vero nella boutique di Mahsa Mehrnam, nata a Teheran, che al posto di perle e diamanti espone il caviale iraniano proveniente da allevamenti sulle rive del Mar Caspio. I prezzi? Si viaggia dai 2 ai 12mila euro al chilo. Si compra e si degusta, ovviamente innaffiando con Champagne.
Caviar Milan - via della Moscova, 27 - 02 87197306 - Profilo Instagram
Il Circolino del Pane
Ennesimo progetto dell’inarrestabile panificatore Davide Longoni, all’interno dello spaccio di Calvairate, ex quartiere industriale. Inaugurato il 9 maggio, è uno spazio di condivisione, ricerca, sperimentazione concepito insieme alla designer Astrid Luglio. L’approccio è multidisciplinare: vi trovano spazio danza, canto, ovviamente design, tutto in una “cucina” firmata da Very Simple Kitchen. Dove oltre a incontri e laboratori il protagonista indiscusso rimane comunque il pane, in tutte le sue sfaccettature, anche in abbinamento a piatti di chef talentuosi, come Tommaso Tonioni, il primo protagonista di una serie di cene organizzate in collaborazione con Il Cucinista.
Il Circolino del Pane - via Tertulliano, 68 - www.davidelongoni.com
Pizzeria Ciro Cascella 3.0
La passione dei milanesi per le (pizze) napoletane non è mai sopita. E così anche Ciro Cascella, di stanza in via San Pasquale a Napoli, ha aperto una succursale sotto la Madonnina. Le basi sono a lunga lievitazione, gli impasti per tutti i gusti e i topping campani doc.
Pizzeria Ciro Cascella 3.0 - Via Emilio Morosini, 5 - 02 5518 0320 - cirocascella.it
Confine Pizza e Cantina
A ribadire il concetto di cui sopra, ecco l’insegna di Francesco Capece e Mario Ventura, vicino al Duomo. Di origini salernitane e con due locali all’attivo in patria, nella metropoli sperimentano un approccio moderno (una su tutte, la crema di patate, fiordilatte, salsiccia di maiale, prezzemolo, chips di peperone dolce sciuscillone di Teggiano, extravergine di oliva monocultivar Itrana) soprattutto in fatto di wine pairing. Il tutto in uno spazio di 500 metri quadrati con cantina e social table al piano inferiore. Aperto pure a pranzo.
Confine Pizza e Cantina - Piazza Guglielmo Massaia (angolo via San Sisto) - 375 5426086 - confinemilano.it
Dal Cordaro
La cucina romanesca è un altro pallino da queste parti. E da qualche tempo amatriciana, gricia, carbonara, coda e pajata sono disponibili anche nella neonata sede di questo “vino e cucina romana dal 1922” di Porta Portese. Che segue la scia di altri monumenti capitolini come Felice a Testaccio, ora lanciato alla conquista di Torino.
Dal Cordaro - Largo Domodossola, 2 - 02 3453 1149 - Profilo Instagram
CotoliAMO dell’Hilton Milan
Nel luxury hotel vicino alla Stazione Centrale, accanto al ristorante di cucina italiana Pacific, c’è oggi un gastro-bistrot dove la primadonna è l’”orecchia d'elefante", cotta nel burro chiarificato aromatizzato alla salvia e servita con pomodorini e sfoglie sottili di patate fritte. Non mancano classici regionali così come una mixology di livello.
CotoliAMO dell’Hilton -Via Luigi Galvani, 12 - Profilo Instagram
Dirty
È aperto fino all’alba e da mangiare offre carne Simmenthal (proprio la scatoletta), Saikebon, Coppa Malù. Poi, niente bottigliera e mix “a mano libera”, perché Mario Farulla, Carola Abrate e Gigi Tuzzi, gli artefici di un cocktail bar che farà parlare di sé, vanno in direzione ostinata e contraria per concentrarsi sulla sostanza e liberarsi delle sovrastrutture. Succede in Porta Venezia, in un posto per nottambuli e assetati di (vere) novità.
Dirty - Viale Regina Giovanna, 14 - Profilo Instagram
DoMish
Tartare di midollo tiepido, manzo, anacardi sabbiati, salsa all’ibisco e germogli. Oppure un filetto di Angus argentina con patate al gras de canard. Non solo per amanti della ciccia, che qui è presente nei tagli più pregiati, ma anche per chi ama divertirsi con piatti non convenzionali. Dentro, soffitti alti, mattoni a vista, lampadari preziosi, grandi vetrate.
Domish - corso Lodi, 56 - 329 3255018 - domish.it
Fairouz
Terza sede inaugurata da poco per questo libanese già in via Buonarroti e in via Cornalia. Qui occupa gli spazi di uno storico ristorante di pesce, e offre un’esperienza mediorientale a misura di appassionato. Ci sono tante formule di degustazione, di pesce o vegetariane: da provare il crudo Shada e le mezzeh (una su tutte l’astice blu alla libanese).
Fairouz - via Mantegna 19 - 02 341533 - 335 5789817 - www.fairouzmilano.com
Martesana Porta Romana
Il 30 marzo la storica pasticceria (Tre Torte nella guida Pasticceri & Pasticcerie 2023) ha generato il quinto punto vendita (dopo la casa madre in via Cagliero e quelli di via Paolo Sarpi, Sant’Agostino e Mercato Centrale). Dove non smentisce lo stile elegante e l’impostazione a cavallo tra classico e moderno.
Martesana Milano - corso di Porta Romana, 131 - 02 66986634 - martesanamilano.it
Meat Crew
Mocho, il barbuto youtuber fan sfegatato del fast food in stile USA, un paio di mesi fa ha aperto un locale a sua immagine e somiglianza. Il menu parla ovviamente di hamburger, hot dog, mac 'n' cheese, pastrami sandwich, chili fries, tutto oversize e generosamente innaffiato di salse. C’è anche il food truck.
Meat Crew - American Burger - viale Bligny, 18 - 337 1412085 - Profilo Instagram
Pan’
Bakery giapponese con cucina e wine bar in zona Risorgimento: è l’ultima avventura di Yoji Tokuyoshi e Alice Yamada, i soci della celebre Katsusanderia. Un bel locale ampio ed elegante con caffetteria, specialità nippofrancesi come il croissant allo yuzu o al Matcha, e poi shokupan, il tipico pane al latte giapponese disponibile in tante varianti. Il tutto in uno spazio polifunzionale aperto da mattina a sera. Entrato di diritto nella Guida Pane e Panettieri 2024.
Pan’- via Leopoldo Cicognara, 19 – panmilano.com
Osteria Na.Pa.
Cantina Urbana esiste da un lustro e nel tempo ha triplicato l’offerta con altre sedi quasi gemelle della prima in via Ascanio Sforza. L’ultima nata, come insegna promette, completa l’offerta con una cucina più strutturata, di stampo tradizionale con piglio moderno. Fermo restando che il focus rimane sul vino. Anche per degustazioni e incontri.
Osteria Na.Pa. - via Silvio Spaventa, 1 - 02 62065858 - www.cantinaurbana.it
Nepà
Vicino alla Stazione Centrale, una piccola pasticceria “100% plant based”. Il locale è confortevole, con divanetti e credenze e tavoli in legno, e l’offerta - anche salata - completa e variegata. Croissant, frolle, pain au chocolat, torte da credenza, maritozzi. Lunch menu sfizioso e colorato. Packaging curato e staff giovane.
Nepà - via San Gregorio 45 - 02 49793422
Portico 84 Coffee&Co dell’Urban Hive Milano
Nel cuore di Brera e all’interno dell’affascinante quattro stelle aperto a gennaio, un concept contemporaneo aperto da mattina a sera in un ambiente moderno e cosmopolita. La formula lascia piena libertà all’ospite, e la carta si articola in Snack, Bar Food, Main Course e Dessert. Si va quindi dai mondeghili con maionese allo zafferano allo spaghetto clorofilla di rucola, bisque e tartare di gamberi, crumble di pane e chips di verdure, fino a piccoli assaggi perfetti da condividere. In compagnia di un drink come si deve
Portico 84 Coffee&Co dell’Urban Hive Milano - c.so Garibaldi, 84 - 02 29003888 - www.urbanhivehotels.com
Solchi
Sottotitolo “drink d’ascolto”. In questo cocktail bar non c’è solo una mixology di tutto rispetto, ma anche musica da intenditore rigorosamente in vinile. La gestione fa capo a due ragazzi capaci e appassionati. Belle serate all’insegna di dj set e buoni drink, occhio ai social.
Solchi - via Pollaiuolo 2 - 392 8782031
Trattoria Sincera
Il nome non inganna: qui si mangiano risotto giallo col midollo, ossobuco di vitello in gremolada, tagliatelle di ragù di asina, mondeghili con le salse della casa, senza sconti calorici o variazioni creative. All’ingresso bancone di salumi e formaggi, e da bere una sintetica ma efficace selezione di vini naturali. Ambiente “di casa”, come giusto che sia.
Trattoria Sincera - via Antonio Porpora, 54 - 389 8741577 - www.trattoriasincera.it
Una Cosa
Ci beviamo (mangiamo) una cosa? Magari in Conca del Naviglio, nel neonato (giugno 2023) spin off di Ofelé Milano di via Savona, apprezzato bar e bistrot aperto quasi dieci anni fa. Qui la formula è più ampia e versatile, perlopiù vegetariana senza preclusioni, ma il concetto (prodotti naturali e di filiera) non cambia. Il giardino nascosto da solo vale la visita. Per pranzo, aperitivo, cena e brunch.
Una Cosa - via Scaldasole, 7 - 339 2268584 - www.unacosabistrot.it
Il Vinaio al calice
Al civico 11 della stessa via c’è la storica enoteca (dagli anni Sessanta), che qualche mese fa in un fascinoso wine bar moderno che già ha conquistato un folto pubblico. Niente di trascendentale nell’offerta, si viaggia su una vasta selezione enoica, anche al calice e con superalcolici, e su crostoni, tartare, taglieri di salumi e formaggi pregiati. Bel bancone incorniciato da uno slogan che non lascia spazio a dubbi: “all you need is love and wine”.
Il Vinaio al calice - via Mussi 16 - 02 39622455 -