Natale 2022. Ristoranti: le previsioni per il pranzo del 25 dicembre

24 Dic 2022, 14:58 | a cura di
Natale al ristorante. Le previsioni per il 2022 lanciano un segnale che fa ben sperare: crescono gli italiani che scelgono di passare i pranzo del 25 dicembre fuori casa. Ma sono meno i locali aperti.

Per il pranzo di Natale si spenderanno 350 milioni di euro

Ammonta a 350 milioni di euro, ovvero 70 euro a testa, la spesa complessiva nei ristoranti italiani che resteranno aperti il 25 dicembre. Secondo l'Ufficio studi di Fipe-Confcommercio, il numero di persone che pranzeranno fuori casa torna ai livelli pre-pandemia ma è anche in crescita il numero di ristoratori che non apriranno. Rispetto al 2021, 500mila persone in più trascorreranno la festa al ristorante: 4,9 milioni rispetto ai 4,4 milioni dello scorso anno.

Natale: più ristoranti chiusi, per gli altri si prevede il tutto esaurito

Sono 77mila i ristoranti che alzeranno le serrande il 25 dicembre, il 65,1% del totale, in leggero calo rispetto al 2021 quando il 67,6% degli imprenditori aveva deciso di accogliere i clienti nel proprio locale, mentre rimane lontano il dato del 71,8% pre-pandemia. La spesa media è in aumento: 70 euro a persona, per un menù che nell’81,7% dei casi sarà a prezzo fisso, con bevande incluse nel 46,5%. Qualche proposta più accessibile si potrà trovare: il 23,4% dei ristoranti proporrà soluzioni sui 50 euro, mentre per chi ha maggiori disponibilità economiche si potrà arrivare a oltre 80 euro nel 15,3% dei locali. Nel complesso, si spenderanno 350milioni di euro.

Natale 2022: ottimismo dagli addetti ai lavori

Considerando, infine, il sentiment degli operatori del settore, la Fipe rileva ottimismo, e sottolinea che nonostante un lieve calo delle cene aziendali pre-natalizie, gli imprenditori che si aspettano un risultato superiore a quello del 2021 e, addirittura, superiore al 2019 prevale nettamente su quelli che, al contrario, hanno aspettative meno positive. Secondo il presidente Lino Stoppani, le ragioni di questa dinamica dipendono da un lato “dall’oggettiva difficoltà di reperire personale e anche dalla volontà di imprenditori che sono direttamente coinvolti nelle aziende di staccare la spina almeno in una giornata particolare come il Natale, per consentire a loro stessi e ai collaboratori di trascorrere la festa con i propri familiari”.

 

L’articolo completo è stato pubblicato sul Settimanale Tre Bicchieri del 22 dicembre

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