Michelin Nordic Countries 2022
Lo scorso anno è stato quello della consacrazione (attesissima) del Noma nell'Olimpo dei Tre Stelle, insieme al Maaemo di Oslo, altro tre macaron giunto a consolidare il ruolo dei paesi nordici nell'alta ristorazione mondiale. Quest'anno la guida ha riservato forse meno clamori ma uguale emozione, quella genuina che ha animato il palco dello Stavanger Concert Hall in Norvegia, con bambini – figli degli chef - telefonate in diretta agli chef impossibilitati a presenziare. lacrime sincere, e la consueta sfilata di chef e ospiti speciali arrivati - ha detto il direttore internazionale della Michelin Gwendal Poullennec - “per rendere omaggio ai nuovi ristoranti della nostra selezione nordica, ai loro talentuosi chef e ai loro team dedicati”, fautori di una “fantastica gastronomia”, quella che ha trasformato i paesi nordici (Copenaghen in testa) in una destinazione per il turismo enogastronomico, e la rossa lo testimonia, con 255 ristoranti presenti, di cui 74 stellati, 38 con una Stella Verde e 32 Bib Gourmand. “Ospitare un evento di questo calibro” ha commentato il sindaco di Stavanger Dagny Sunnanå Hausken “pone la città gastronomica di Stavanger sulla mappa e rafforza la nostra regione come destinazione gastronomica internazionale”.
Scenario immutato per i Tre Stelle, due nuovi Due Stelle
Nessun cambiamento nello scalino più alto del podio, con i 4 tristellati che confermano la posizione dello scorso anno, quando il Noma di Copenaghen (dopo un'attesa che sembrava non dover finire mai) e il Maaemo di Oslo hanno affiancato Geranium (Copenhagen) e Frantzén (Stoccolma).
Si allunga invece la lista dei Due Stelle, con Frederikshøj nell'ex alloggio del personale del Palazzo Reale di Aarhus (Danimarca) che ha convinto gli ispettori grazie a “proposte audaci e coraggiose che fondono elementi moderni e classici per creare piatti giocosi e ricchi di personalità” e Palace di Helsinki, unico Due Stelle finlandese, con la magica vista sul porto che si gode dal 10° piano, perfetto corollario di un menu ricco di sapori, equilibrato, moderno e delicato. Sono queste le insegne che si uniscono al Kong Hans Kælder di Copenaghen dello chef Mark Lundgaard (promosso lo scorso anno), una delle molte insegne della capitale danese, come il premiatissimo Alchemist di Rasmus Munk con la sua “esperienza immersiva e originale di un percorso unico nel suo genere”, l'a|o|c, il Jordnær, il Kadeau; e poi sempre in Danimarca: Henne Kirkeby Kro (Henne) e KOKS (Leynavatn). In Svezia, nessun cambio al secondo gradino del podio, dove confermano la posizione Gastrologik e Oaxen Krog a Stoccolma, Aloë appena fuori città e Vollmers, a Malmö. In Norvegia Stavanger ospita l'unico ristorante con due Macaron: RE-NAA.
Le nuove stelle
Sono 11 le insegne che conquistano la prima stella, quest'anno; con la Norvegia a guidare la fila delle new entry: Hot Shop, Hyde, Schlägergården di Oslo e Lysverket di Bergen che si uniscono a Bare (Bergen), Credo, FAGN e Speilsalen di Trondheim, Kontrast e Statholdergaarden di Oslo, Sabi Omakase a Stavanger, Under di Lindesnes.
In Svezia le novità sono Adam / Albine e Nour a Stoccolma, Knystaforsen a Rydöbruk, che rimpolpano la lista compasta da 28+, bhoga, Koka, Project, SK Mat & Människor di Gothenburg; Agrikultur, Aira, Ekstedt, Etoile, Operakällaren, Sushi Sho di Stoccolma, ÄNG (Tvååker) e PM & Vänner (Växjö).
Segue la Danimarca con le nuove Stelle di Jatak e MOTA di Nykøbing Sjælland che affiancano Alouette, formel B, Marchal, Kiin Kiin, The Samuel, Søllerød Kro, Kokkeriet, tutti a Copenaghen, Domestic, Gastromé e Substansdi Aarhus, Dragsholm Slot Gourmet (Hørve), Frederiksminde (Præstø), Kadeau Bornholm (Åkirkeby), LYST, e Me|Mu a Vejle, Syttende (Sønderborg), Ti Trin Ned (Fredericia).
Finlandia e Islanda hanno ognuna una nuova insegna premiata: Kaskis - unica insegna stellata a Turku che si aggiunge alle altre, tutte a Helsinki: Demo, Finnjävel Salonki, Grön, Inari, Olo, Ora – e ÓX a Reykjavík new entry tra gli stellati, insieme a DILL.
Le stelle Verdi
Sono 5 i ristoranti che quest'anno hanno conquistato la Stella Verde, facendo salire a 38 le insegne premiate per il loro impegno a favore della sostenibilità: quasi la metà degli stellati, a conferma che alta ristorazione e attenzione per le buone pratiche possono andare a braccetto, laddove – come nel caso dei paesi nordici – la sostenibilità è un'attitudine ormai pienamente inserita nella cultura locale e nella vita quotidiana. Le novità di quest'anno sono: Natura di Helsinki, Dill di Reykjavic, Jossa Mat & Drikke di Trondheim (Norvegia), gli svedesi Knystaforsen di Rydöbruk e Oxenstiernan di Stoccolma.
I premi speciali
Sono 4 i premi speciali che ha assegnato la guida Michelin dei Paesi Nordici 2022 premiando alcuni professionisti del settore, a partire dal premio Young Chef che va a Jimmy Øien del ristorante Rest di Oslo, chef mentore è invece Wassim Hallal del neobistellato Frederikshøj di Aarhus (Danimarca). Miglior Sommelier è Christina Haukka di Kaskis di Turku (Finlandia) e il premio alla migliore sala – il Welcome and Service – è andato a Heidi Bjerkan e il teamd el ristorante Credo di Trondheim in Norvegia.
I Bib Gourmands
Buon cibo, buon rapporto qualità prezzo caratterizzano i ristoranti premiati con il Bib Gourmand e quest'anno conta cinque nuove insegne, facendo arrivare a quota 32 i locali contraddistinti dall'omino. In Danimarca Bjørnekælderen (Copenhagen) e Møf (Aarhus), in Norvegia Jossa Mat & Drikke di Trondheim (anche Stella Verde), in Svezia Mathias Dahlgren-Matbaren di Stoccolma e Ruths di Malmö.
a cura di Antonella De Santis