Pop up d’autore sulla costa di Agrigento
La Locanda al mare di Giancarlo Perbellini, sulla spiaggia di Bovo Marina (AG), ha inaugurato una decina di giorni fa, sancendo l’arrivo in Sicilia dello chef veronese, alla prima esperienza di ristorazione sull’isola.
Nel frattempo anche chi per primo si è fatto ambasciatore proprio di quella porzione di costa che fa capo alla provincia di Agrigento è approdato in riva al mare per l’estate. Sempre a Licata, che nella geografia della cucina d’autore coincide con la personalità di Pino Cuttaia, lo chef siciliano ha da poco avviato il progetto Uovodiseppiamare, ospite di uno storico stabilimento della città, il lido Miramare. Al quartier generale de la Madia il servizio è ripreso regolarmente, e pure la bottega-laboratorio Uovodiseppia, che dà evidentemente il nome anche alla nuova avventura, è tornata in attività. La parentesi “a mare”, direttamente sulla spiaggia di Licata, segna però una coccola in più per i clienti che non vogliono rinunciare al ristorante in un’estate diversa da tutte le altre. E in un luogo cui Cuttaia è molto legato, fonte di ispirazione per molti dei piatti che oggi raccontano l’evoluzione dello chef.
Uovodiseppiamare è dunque tavola pop (con proposte legate al lavoro de La Madia, presentate però in modo più accessibile) sempre ispirata dai ricordi di famiglia e dai grandi prodotti del territorio, ma anche bottega per l’acquisto di prodotti confezionati in laboratorio, e terrazza per l’aperitivo (prenotazione telefonica obbligatoria al 329 1615943). Il menu cambia spesso, secondo disponibilità delle materie prime, tra un calamaro ripieno (18 euro) e un polpo a strascinasale (12), o un piatto di busiati al corallo di mare (12); poi spaghetti alle vongole (18), Norma (12), tonno tonnato (20) e merluzzo all’affumicatura di pigna con patata schiacciata (20). Tra il primo e il secondo indirizzo corrono circa settanta chilometri di costa, a nord e a sud di Agrigento, che sta nel mezzo (mentre ancora più a sud, sconfinando nella provincia di Ragusa, a Donnalucata ha messo radici Carmelo Chiaramonte, con l’osteria Caro Melo).
Marzapane trasloca al mare. Da Roma alla spiaggia di San Leone
Ma è in arrivo una terza novità che arricchirà ulteriormente l’estate agrigentina. Sulla spiaggia di San Leone (siamo proprio alle porte di Agrigento), dal 10 luglio inizia la stagione di Marzapane al mare. E in questo caso la notizia è doppia: barcamenarsi in una città come Roma, nell’estate post Covid 19, si sta rivelando difficile per molte attività di ristorazione di qualità che lavorano in centro. Di turisti se ne vedono ancora pochi, figurarsi quelli che girano il mondo in cerca di mete gastronomiche da scoprire; e anche i romani, appena ricevuto il via libera, approfittano di ogni momento buono per evadere dalla città che li ha visti confinati negli ultimi mesi. Se a questo si aggiunge il sussistere di un certo timore a mangiar fuori in parte della clientela che normalmente affollava i ristoranti capitolini, il quadro è completo. E la stagione rischia di rivelarsi economicamente (oltre che mentalmente) insostenibile. Dunque, fino alla metà di settembre, Marzapane chiude le porte di via Velletri e trasloca con tutta la brigata in Sicilia, ospite della struttura Oceanomare, che Giancarlo Prosperi e Peppe Vita gestiscono da venticinque anni sulla costa agrigentina.
Marzapane a la cucina delle osterie di mare
Con loro Mario Sansone, giovane patron di Marzapane, ha stretto un sodalizio fondamentale per superare questo momento complesso: “In una transizione così difficile per il turismo e per la ristorazione abbiamo deciso di fare noi un passo verso i nostri clienti, avvicinandoci a loro nei luoghi in cui le regole del distanziamento si potranno applicare senza sacrificare l’esperienza primaria che ogni ristorante deve pur continuare a offrire: ritrovarsi vicini attorno alla condivisione di cibo e cultura. Poi a Roma - aggiunge Sansone - dopo un post-lockdown buono la situazione aveva iniziato a flettere a partire dal ‘ponte’ di San Pietro e Paolo, era necessario reagire e lo abbiamo fatto con velocità”. La cultura cui attingerà il pop up di Marzapane è quella delle osterie di mare che ha segnato l’adolescenza di Sansone, originario proprio di Agrigento.
Francesco Capuzzo Dolcetta (affiancato dal suo braccio destro Guglielmo Chiarapini) guiderà la cucina con la stessa filosofia di sempre, dunque lavorando sulla valorizzazione degli ingredienti per tirare fuori il meglio della loro essenza, stimolato anche dal confronto con le materie prime più povere, che in questo caso saranno principalmente i prodotti del mare, acquistati dai pescatori che arrivano in porto ogni mattina. E ci sarà la brace, elemento distintivo della cucina di Marzapane nell’ultimo anno, al servizio di una schietta cucina di mare, tra una grigliata di pesce e un più insolito cartoccio all’acqua pazza, completato però sulla brace. Poi polpo rosticciato, linguine con i ricci, zuppa di pesce allo scoglio e tanti classici della tradizione locale. La sfida sarà quella di conciliare la visione maturata in questi mesi dalla brigata di Marzapane con un contesto che richiede necessariamente un approccio più rilassato e accessibile. Ma i ragazzi hanno già dimostrato di saper fare bene, anche quando si tratta di ricorrere a creatività ed elasticità (vedi il delivery Marzanatra, tra le proposte a domicilio più originali maturate durante il lockdown).
Marzapane da Oceanomare - San Leone (AG) - viale delle Dune - 331 583 3399 - dal 10 luglio 2020