Ora che la fine del lockdown ha spinto le persone ad uscire più spesso la sera, i ristoranti di città si stanno attrezzando per apparecchiare all’aperto, alcuni anche in strada, però in città esistono già molti indirizzi dove è possibile mangiare “en plein air” dentro a giardini inaspettati o terrazze dalla vista splendida. Non mancano, pur se in ritardo rispetto al solito, i temporary restaurant, ovvero quegli spazi dove solo nel periodo estivo viene allestito un servizio di ristorazione, anche se la maggior parte si limitano a cocktails e stuzzichini
La Leggenda dei Frati
Posto all’interno di Villa Bardini, unisce la bellezza del posto a un panorama splendido, migliorato ultimamente grazie all’abbattimento di un albero malato: è il regno di Filippo Saporito e di sua moglie Ombretta, che sono riusciti a creare un luogo unico, dove alla qualità dello stare si unisce quella della cucina. La ripartenza li vede in forma con tre menu degustazione: Per noi classici - 5 portate a 115 euro - La via di mezzo - 7 portate a 130 - e il Gran menu dei frati, 9 portate a 145 euro oltre a una carta, dove si conferma una rinnovata attenzione a pietanze che vedono super protagonisti i vegetali.
Costa S. Giorgio, 6/a - 055 0680545 - laleggendadeifrati.it/
Le Bistrot dell’hotel Villa Cora
Un periodo di chiusura più lungo, ma poi però arriva l’estate a favorire la riapertura del ristorante ricavato nella veranda in giardino, con i tavoli che arrivano a bordo piscina. Sempre nello stesso spazio c’è l’angolo del bar dove è possibile sostare per un aperitivo o un drink dopo cena: altrimenti, sempre come bar, da non perdere la terrazza dalla quale si gode un’ottima vista. Lo chef Alessandro Liberatore ha scelto di proseguire con due linee di menu: in uno propone i piatti della tradizione altrimenti nella carta gourmet ci sono pietanze innovative come Paglie e Fieno, ovvero acqua e farina alla chitarra con zafferano e spirulina, ristretto di vongole, crudo di cannolicchi lattuga di mare
Viale Machiavelli, 18 - 055 228790 - www.villacora.it/mobile/it/restaurant-bistrot-5-stars-hotel-florence.php
Cestello Ristoclub
Situato nell’omonima piazza, è il ristorante di pesce che ha portato a Firenze una ventata innovativa come format, con tanto di “pescheria” interna dove poter scegliere il pescato del giorno, unito a preparazioni innovative e mai banali dello chef Gabriele Rastrelli. Il dehors si trova sulla piazza con vista sulla chiesa, il bar all’ingresso favorisce abbinamenti insoliti con un menu che vede anche piatti di carne protagonisti. La carta dei vini, oltre ai grandi classici, si sviluppa proponendo etichette di piccoli produttori, frutto della ricerca di Faramarz Poosty, il direttore del locale.
Piazza di Cestello, 50124 - 055 2645364 - www.cestelloristoclub.com/
Cibreo
Il villaggio gastronomico della famiglia Picchi si sviluppa in mille varianti, tutte legate a una proposta di cucina classica, per quanto riguarda il ristorante, il Caffè e la trattoria, più insolita nel Cibleo. Il caffè sfrutta un ampio dehors, dove è possibile osservare la realtà brulicante del mercato di Sant’Ambrogio, la trattoria ha invece la parte esterna vicino alla chiesa dal nome omonimo al mercato, mentre la cucina oriental toscana del Cibleo la si può gustare sui tavolini posti sul marciapiedi. Da segnalare la terrazza del Cibio, nella vicina via della Mattonaia, dove è possibile mangiare i prodotti e bere i vini in vendita nel sottostante negozio
Via Andrea del Verrocchio, 8r - 055 234 1100 - www.cibreo.com/
Chalet Fontana
Dopo una partenza alla ricerca di uno stile definito, finalmente il posto ha trovato la sua dimensione, con la svolta green, la costruzione cioè di un orto da dove arrivano la stragrande maggioranza di verdure e ortaggi utilizzate nelle pietanze, oltre ad adottare una politica di chilometro zero per gli altri prodotti. Nella riapertura, la possibilità di organizzare pic nic nel parco, e la messa in funzione di una griglia a carbone, per cuocere a vista carni e verdure. Il menu adottato da Luigi Bonadonna, lo chef, rispecchia l’idea della semplicità unita al gusto, dal vitello tonnato alla parmigiana di melanzane, passando per gli spaghetti alle acciughe e la crema di zucchine.
Viale Galileo, 7 - 055 2280841 - www.chalet-fontana.com/
Fulin
In quello che era un famoso negozio di articoli sportivi, è nato un ristorante cinese di alta qualità, distribuito su tre piani, con tanto di terrazza interna dalla quale si osserva il Piazzale Michelangelo. Siamo nella periferia sud della città, che sta attirando sempre più imprenditori della ristorazione, e questa scelta ha permesso di creare un piccolo polo di locali dove si parla di cucina etnica di grande livello, con piatti mai banali, come gli gnocchi di riso al pollo piccante e aglio o le girandoline dell’orto, ravioli ripieni di verdure assortite, frutto di ricerca e creatività. Con la riapertura è possibile oggi mangiare anche nel giardino interno.
Via Giampaolo Orsini, 113r - 055 684931 - www.fulin.it/
Le Tre Panche all’hotel Hermitage
Se un ristorante ha solo tre panche dove far accomodare ai clienti e il distanziamento non è possibile effettuarlo, tanto vale cambiare luogo: è quello che hanno deciso Andrea e Vieri, i titolari dell’osteria vicino allo stadio, che si sono trasferiti per l’estate all’Hotel Hermitage, che ha sede vicino al Ponte Vecchio, con una terrazza che permette di godere di una splendida vista. I piatti proposti sono legati al tartufo, l’ingrediente che caratterizza ogni piatto, dalle uova al tegamino alla tartare, ma anche la milanese e ovviamente i taglierini ne sono beneficiati. Non mancano però le polpette tradizionali con il pomodoro o gli spaghetti con bottarga, asparagi e pomodori per chi ha voglia di altro.
Hotel Hermitage - Vicolo Marzio, 1 - 055 287216 -
Le Tre Panche - Via A. Pacinotti 32/R - 055 583.724 - www.osteriadelletrepanche.com/it
Il Palagio Del Four Seasons
Molte le novità adottate da Vito Mollica chef e responsabile FB del Four Seasons, per questa riapertura che vede protagonista ovviamente il grande parco inserito nel centro cittadino. Riapre l’Atrium Bar e la sua cucina, fatta di specialità tradizionali di stile locale e internazionale, ma sarà possibile anche prenotare un tavolo per il Palagio: uno solo a sera con i piatti che hanno reso famoso il ristorante. Le pizze di Romualdo Rizzuti saranno presenti nel menu del bar, insieme al panuozzo, mentre nel fine settimana i piatti di sushi e di cucina nikkei proposti nel ristorante Magnolia lo scorso anno, saranno protagonisti della carta dell’Atrium.
Borgo Pinti, 99 - 055 26261 - www.fourseasons.com/it/florence/dining/
La loggia
Quando i fratelli Caprarella hanno deciso di prendere in gestione il ristorante del piazzale Michelangelo, sapevano che l’impresa sarebbe stata non facile, ma poi grazie alla tenacia e alla perseveranza i risultati sono arrivati: la vista è probabilmente la migliore di Firenze, visto che comprende tutta la città, ed è possibile sostare anche per un aperitivo o bere qualcosa durante il giorno: a disposizione anche un menu più ristretto definito bistrot. La carta del ristorante è ampia ed alterna pesce e carne in egual misura, dagli spaghettoni all’astice ai pici con ragù d’anatra, dalla guancia di maialino con fiori fritti, al merluzzo alla mugnaia con pomodori confit e spinaci.
Piazzale Michelangelo, 1 - 055 234 2832 - ristorantelaloggia.it/
Ristorante il Cavaliere dell’hotel Villa Olmi
L’ingresso si trova esattamente sulla strada che divide il comune di Firenze da quello di Bagno a Ripoli, ed è caratterizzato da un ampio parco che si sviluppa ben oltre l’edificio principale, dove è situato anche un eliporto. Non mancano il verde e lo spazio in questo albergo, sul retro del quale si trova il ristorante, con una veranda appena rinnovata dalla quale si può osservare la campagna circostante, isolandosi totalmente dall’idea di città. La proposta di cucina si basa su specialità toscane come la pappa al pomodoro, la panzanella i ravioli di ricotta e spinaci, i tortelli mugellani oltre a specialità alla griglia. Ma non manca qualche suggestione diversa, come il tofu croccante saltato alla soia e mirin con cipollati freschi e cetrioli marinati all'anice
Via del Crocifisso del Lume, 18 - 055 637710 - hwww.villaolmifirenze.com/it/ristorante-firenze-hotel-4-stelle.php
La Beppa Fioraia
Via dell’Erta Canina si trova nel quartiere di San Niccolò, considerato la rive gauche di Firenze, con un rutilante mondo variegato di turisti e fiorentini che ha permesso l’apertura di molti locali di vario genere. Da qui si passa anche per andare sul viale dei Colli o si sceglie semplicemente di sostare a bere qualcosa. La Beppa Fioraia esiste da tempo immemore e dopo aver passato varie gestioni è oggi di nuovo in pista con in cucina Mauro Consolati: si mangia immersi nel verde, con tavoli e sdraio modello spiaggia per il bar, con una proposta semplice, dove la griglia la fa da protagonista per i secondi ma non mancano le proposte di salumi e formaggi sul tagliere, i coccoli con lo stracchino, la panzanella con burrata o i pici con ragù di chianina.
Via dell'Erta Canina, 6/R - 055 760 1636 - www.beppafioraia.it/
Quinoa
Siamo a due passi dal Duomo in una piazzetta che si affaccia sulla via che porta alla Stazione. Accanto alla chiesa, un chiostro e proprio qui si trova il ristorante specializzato in una cucina senza glutine. Oltre a questo, la creazione di un orto di erbe aromatiche denominato ZAP, zona aromatica protetta, contribuisce a creare veramente l’idea di una pace monacale. La cucina è varia, con specialità che attingono anche dalla tradizione orientale come l’hummus di ceci con insalata di branzino, cipollotti e pomodorini, il cous cous di verdure e cannella ma anche le orecchiette alla Norma o il polpo dorato con salsa di anacardi e patate al prezzemolo
Vicolo di Santa Maria Maggiore, 1 - 055 290876 - ristorantequinoa.it/
Eden Flower Bistrot
Un ristorante agricolo all’interno di un vivaio: così si definisce il locale nato lo scorso anno e che ha riaperto i battenti con la nuova stagione. La proposta gastronomica segue le regole degli agriturismo in Toscana, e quindi gli ingredienti utilizzati per le varie preparazioni sono tutti localie, con le verdure coltivate nell’orto prospicente. Si mangia sotto agli alberi e, ovviamente, in mezzo alle piante, piatti freddi come panzanella, pomodori verdi fritti con maionese al basilico, burger di carne o vegani, con una piccola scelta di birre artigianali e vini toscani
Via del Larione snc - 345 377 0852 - www.facebook.com/edenflowerbistrot/
Serre Torrigiani
Un luogo magico posto nel cuore di Firenze, un piacere che si rinnova ogni giorno a partire dalle 18, con orario allungato al mattino per il fine settimana. Un’occasione per vivere un posto altrimenti aperto per eventi privati. Qui si concentra l’attenzione della famiglia Torrigiani, visto che quest’anno non sarà possibile l’apertura delle Serre in piazzetta, lo spazio estivo ricavato in pieno centro, a due passi da via Calzaiuoli. Si viene fondamentalmente per sorseggiare un cocktail bar, accompagnati anche da dj set, mentre per la cucina i piatti sono semplici come carne alla griglia o polpette, con anche scelta di preparazioni fredde.
Via Gusciana 21 - 349 2868449 - www.serretorrigiani.it/
Le Lune
È stato il primo vivaio ad aprirsi alla ristorazione, posto sulla strada che da Firenze porta a Fiesole. Sono tre le fattorie che lo dirigono: Barbialla, Fontallerta e Le Lune appunto, dalle quali arrivano la stragrande maggioranza degli ingredienti. In cucina uno chef del calibro di Francesco Lagi, con trascorsi anche all’Enoteca Pinchiorri. In inverno si mangia nella sala ricavata al centro, come se fosse una serra dedicata alle persone, mentre in estate è possibile sostare nell’ampio giardino, immersi nel verde tra alberi e piante. Molti i piatti vegetariani come la carbonara di verdure ed ampia proposta di carne alla griglia.
Via S. Domenico, 36 - 055 570222 - www.lelunefirenze.it/
a cura di Leonardo Romanelli