Sarà l'arrivo delle belle giornate, saranno le prescrizioni post-Covid, fatto sta che la voglia di mangiare all'aperto si fa sempre più scalpitante. Qui abbiamo selezionato i migliori ristoranti di Bologna con giardino o semplici dehors. Magari da raggiungere in bicicletta (qui trovate un itinerario apposito).
Acqua Pazza
È uno dei punti di riferimento cittadini per gustare una valida cucina di pesce. Ed è lo stesso Francesco Carboni, chef e patron di questo accogliente locale con piacevole dehors, a selezionare un’ottima materia prima ittica e a lavorarla con rispetto e sprazzi di estro. In belle presentazioni, arrivano ai tavoli ostriche, ottimi crudi, insalata di mare, poi spaghetti alla chitarra con canocchie e mazzancolle e ancora pescato di giornata al forno con le patate.
via A. Murri, 168d – 051 443422 - www.acquapazzabologna.it
Botanica Lab
Arrivato in città quattro anni fa, questo locale si ispira ai dettami del guru Matthew Kenney, proponendo una cucina crudista e plant based. Artefice del progetto, Anna Artesiani, ex pasticcera crudista che ha deciso di dedicarsi a un’offerta a tutto tondo. Cucina a vista, arredamento minimal e pochi tavolini all’aperto, per un menu che tenta di sfidare le iconiche pietanze bolognesi, tortellini e mortadella in primis. In tavola, dalla pasta integrale con verdure di stagione alla “Buddha Bow” con cereali, legumi, verdura e frutta secca, dagli gnocchetti con carciofi e porri croccanti al quinoa burger. Non perdetevi i dolci raw, come la cheesecake alla frutta o al cioccolato.
via Battibecco, 4/c - 3428606026 - www.botanicalab.com
Camera con Vista
Bellissimo l'affaccio in piazza Santo Stefano per questo bistrot all’interno dello storico palazzo Isolani, nel quale si respira un'atmosfera suggestiva anche grazie ai mobili in arrivo da tutta Europa. La cucina, aperta a pranzo e a cena, propone un menu molto curato, anche nella presentazione, tra insalata di faraona, nocciole, miso, galletti e riccia, ravioli di patate con ricotta, scalogno, lime, salvia e pepe verde, e melanzana glassata. Da gustare nei tavolini all’aperto, affacciati sulla bella piazza chiamata da tutti “delle Sette Chiese”.
via Santo Stefano, 14 - 051224268 - www.cameraconvista.it
Cuoco di Latta
Esattamente da un anno in città batte un cuore piemontese, appena fuori dal centro, nelle vesti di un locale dove vitello tonnato, agnolotti del plin con Castelmagno d’alpeggio e santoreggia e il “bollito moderno” non fanno rimpiangere le gioie delle piole più tipiche. Potete optare anche per i due menu degustazione: uno a 45 € e l'altro a 65 (a base di tartufo nero). Propongono anche un valido aperitivo.
via L. Marenzio, 1 - 051 4857811 - cuocodilatta.com
Fourghetti
Potrebbe essere solo lo showroom di uno dei più noti telechef, ma è molto di più questo locale aperto nell’estate 2017 da Bruno Barbieri, ristrutturando una storica locanda per farne un concept che contempla ristorante, bistrot, locanda e anche degli ottimi drink. Sul fronte cucina del ristorante, potete cominciare con salumi, crescentine fritte e squacquerone, per continuare con degli ottimi tortellini ripassati in fonduta di parmigiano e noce moscata o la pasta patate e provola con tartare di gamberi. Tra i secondi, guazzetto di mare con trancio di scorfano o galletto in porchetta con mostarda, purea di fave secche e pomodori confit. Bello il locale, impreziosito dal murales dell'artista Afran, e oltre al giardino interno, quest'anno hanno inaugurato anche un nuovo dehors all’ombra di via Murri.
via A. Murri, 71 – 051391847 - www.fourghetti.com
Al Pappagallo
In un palazzo trecentesco un’insegna storica, in passato frequentata e amata da attori e artisti, vive da un paio d’anni una nuova vita grazie a Elisabetta e Michele, i patron, che oggi rinnovano la tradizione con tocchi di creatività misurata e con materie prime di qualità. Piatti come i tortellini qui sono davvero super: classici in doppio brodo di cappone e manzo o al mignolo "goccia d’oro" in crema di latte al Parmigiano Reggiano. Carni e salumi, poi, sono di prima scelta, vedi la cotoletta di vitello con osso, da non perdere.
piazza della Mercanzia, 3c – 051232807 - www.alpappagallo.it
Trattoria Pane e Panelle
È davvero un giardino segreto quello custodito nella corte del locale di via San Vitale, sotto i portici che conducono verso una delle porte d’uscita dalla città medievale. Alla guida della cucina c’è Luca Pappalardo, comandante di quella che si definisce orgogliosamente una “trattoria diversa” (che tende la mano alle diversità di ogni genere), più vicina alle radici mediterranee dello chef siciliano che alla matrice bolognese. Ma oltre le etichette, la cucina di Pane e Panelle è ispirata dall’istinto di un cuoco abile nel trattare le materie prime (specialmente pesce, di cui si riutilizza tutto, dalle teste alle interiora) riducendo al minimo gli sprechi, per servire piatti mai banali. L’atmosfera è quella rilassata di un’osteria popolare, che invita a condividere un giro di “nicareddi” – proposte in piccolo formato, per assaggiare più pietanze – o a godere di un pranzo rilassato nella corte-giardino, aperto anche per l’aperitivo, dalle 18, con la selezione di vini dell’enoteca Lortica e gli sfizi dalla cucina (anche delivery). Meglio prenotare.
via San Vitale, 71 – 051270440 – www.paneepanelletrattoria.it
Osteria Bartolini
A Bologna c'è il mare, che non si vede ma si mangia. Accade nell'avamposto bolognese dei Bartolini di Cesenatico (ex Osteria del Gran Fritto, con terza sede a Milano Marittima), un simbolo della cucina adriatica in Romagna, che qui nel capoluogo ha portato ventate di iodio in un ambiente moderno e confortevole col plus del magnifico giardino, dove troneggia un platano secolare che è la mascotte della casa, fresco rifugio delle torride estati cittadine. In carta pura e dura tradizione del litorale (non chiedete spaghetti allo scoglio!) e pesce di giornata e di prima scelta: poverazze alla marinara, sardoncini saltati in tegame, tagliolini al ragù bianco di pesce, spiedini di calamari e gamberi alla griglia o i loro famosi fritti.
piazza Malpighi, 16 – 051262192 - www.osteriabartolini.com
Scaccomatto agli Orti
Un appuntamento fisso dell’estate bolognese che trasferisce la cucina di Mario Ferrara nei giardini di via della Braina, fino a settembre, ma solo per tre giorni alla settimana. Il contesto è quello particolarmente suggestivo di un cortile seicentesco nascosto alla vista, che ha preservato la memoria di un orto conventuale di origine medievale. Ancora non sono aperti (per lentezze burocratiche), ma apriranno presto.
via della Braina, 7 - 051 263404 - www.facebook.com/scaccomattoagliorti
Vetro alle Serre
Un luogo nato da un progetto di riqualificazione e divenuto ben presto uno dei punti di incontro più frequentati dai giovani. 650 metri quadrati di coworking, spazi per esposizioni, eventi, uffici e ovviamente il bistrot, dove ci si viene per una colazione veloce, ma anche slow durante il weekend, per il pranzo, la merenda o l’aperitivo, da godersi nello spazio esterno. I piatti sono semplici e genuini, nei quali spesso a far da protagoniste sono le verdure dell’orto, nato sull’area di quelli che un tempo erano i vivai ornamentali dei Giardini Margherita.
via Castiglione, 134 - 370 3336439 - vetro.kilowatt.bo.it – chiude alle 18.00
Vicolo Colombina
Proprio di fianco alla cattedrale di San Petronio, questo bel locale, dotato di dehors, è meta sicura grazie a una cucina che parte da tradizione e territorio ma rivisita entrambi con spunti creativi interessanti usando materie prime di prima qualità (è ben visibile lo zampino di Massimiliano Poggi, che qui offre la sua consulenza e indaga maggiormente la tradizione culinaria bolognese). Nel menu, dunque, tortellini in brodo, tagliatelle al ragù o lasagna di ragù bianco, ma anche battuta di fassona piemontese con maionese di patate o proposte vegetariane.
vicolo Colombina, 5b – 051233919 - www.vicolocolombina.it
a cura di Annalisa Zordan