A Bologna l'afa estiva non è mai clemente, di giorno e di notte, e quando il sole picchia forte c'è solo da rifugiarsi in luoghi opportunamente refrigerati. Ecco perché è questo il momento migliore per godersi i Portici - Patrimonio Mondiale Unesco -, i vicoli, i giardini, i colli circostanti all'aria aperta, quando il caldo impegnativo non è ancora arrivato e si può mangiare en plein air senza patire. Di posti che offrono contesti particolarmente ameni per colazioni, pranzi e cene in dehors ce ne sono parecchi, dai ristoranti ai bistrot, dagli hub alle trattorie fino ai tanti chioschi che animano gli spazi verdi della città. Di seguito quelli da non perdere secondo noi.
Dove mangiare all'aperto a Bologna. I 7 migliori indirizzi scelti dal Gambero Rosso
Barrio
Al grido di “svago- estro-gusto”, Noi - Quelli di Cantina Bentivoglio, Banco 32 e Officina Pinseria animano il menu del nuovo concept (prende il posto della Baia) di DumBo, distretto urbano gestito dalla società Open Event, nell’ex scalo merci Ravone. Una piazza conviviale che fino a novembre ospiterà mercatini, eventi, dj set, a misura di famiglie e di amanti della musica e, ovviamente, del buon cibo. L'offerta è ampia: passatelli o tortellini fritti, tortellini in crema di Parmigiano Reggiano 24 mesi, e ancora pinse, crostoni, taglieri, fritti di pesce, sarde in saor, polpette di tonno. Da bere birre artigianali, vini, anche in mescita, cocktail, amari. Inaugurato ad aprile, Barrio è aperto giovedì al sabato dalle 19 all’una, la domenica dalle 10 alle 23.
Barrio Bologna - via Camillo Casarini, 19 - Instagram
Osteria Bartolini
Il progetto bolognese della famiglia Bartolini, ben conosciuta per i suoi locali a tema ittico (sono anche a Cesenatico e a Milano Marittima), ha nel dehors un vero plus: è infatti tra i più suggestivi della città grazie all’imponente presenza di un platano secolare. La proposta è di tradizione marinara adriatica, su tutto da provare i sardoncini in tegame, le poveracce (vongole) e i tagliolini con ragù di pesce. Impossibile non menzionare i fritti, come il senza spine "per vagabondi”. Il servizio giovane e spedito risponde ai grandi flussi di clientela.
Osteria Bartolini - p.zza Malpighi, 16 - 051 262192 - osteriabartolinibologna.com
Battirame 11
Ha inaugurato da poco la sua quarta stagione questo spazio nel verde che ospita la Bottega Creativa con corsi di formazione, workshop e vendita di opere d'arte, il mercato agricolo a chilometro zero, aperitivi e cene che animano il giardino attorno alla casa colonica nel Quartiere San Donato – San Vitale. Per la parte gastronomica c’è il team di Ingrediente Italia capitanato da Massimiliano Poggi in collaborazione con l’ente no profit Eta Beta Cooperativa ONLUS, che si occupa di formazione e inserimento professionale di persone con difficoltà, mentre sul fronte musica ci sono gli studenti del Conservatorio Giovan Battista Martini. Il posto è incantevole, e la cucina, “diversamente gourmet” e “valoriale” per autodefinizione, ha in Poggi una guida che assicura parecchie soddisfazioni. Il menu cambia ogni settimana e la maggior parte degli ingredienti proviene dagli orti urbani della cooperativa e da produttori e allevatori locali.
Battirame 11 - via del Battirame, 11 - 334 6120997 - Facebook
Berberè
Il brand degli Aloe non conosce battute di arresto. Hanno recentemente aperto anche una scuola per pizzaioli, oltre che ulteriori sedi a Modena, a Firenze (dentro Manifattura Tabacchi), a Rimini, ma è a Castel Maggiore che tutto ha avuto inizio. Oltre all'altro locale di via Petroni e a quello appena inaugurato in via Murri 71, c’è questo con significativo spazio all’aperto che d’estate, complici contesto e luci “giuste”, diventa uno spazio davvero piacevole (afa permettendo). Funziona pure a pranzo, e propone pizze dall’impasto ormai collaudato, leggerissimo e disponibile in diverse tipologie, con topping stagionali dove fanno la differenza le materie prime selezionate. Irresistibili inoltre i dippers di crosta, hummus, salsa verde, aioli, pesto al basilico con mandorle, miele e ‘nduja per intingere (e dare golosa dignità) al cornicione.
Berberè - p.zza di Porta Saragozza, 6a - 051 0185193 - berberepizza.it
La Bottega di Franco
Alle porte della città, in quella che una volta era una casa padronale, la Bottega è un posto solido che funziona da oltre quarant’anni. L’atmosfera è speciale e gli spazi ampi e diversificati: c’è la sala ma ci sono anche giardino fiorito, acchittato ad hoc in stagione e con bancone bar, veranda, persino una “casa sull’albero” a quasi 4 metri di altezza sotto grandi ippocastani, in travi di legno lamellare e legni di larice dell’Engadina, concepita secondo i dettami della bioarchitettura, per cene speciali. Il menu passa dalla schietta tradizione delle tagliatelle al ragù alla moderata innovazione del raviolo di branzino con crudo di tonno rosso al lime, olive taggiasche e capperi, salsa alla curcuma e uovo di quaglia. La pasta e il pane sono fatti in casa, l’attenzione alle materie prime ragguardevole, con predilezione per quelle a filiera corta. Anche tapas da abbinare a vini e cocktail.
La Bottega di Franco - via Agucchi, 112 - 051 311243 - labottegadifranco.com
Scacco Matto agli Orti
Scacco Matto, dei fratelli Ferrara, nasce nell’87 nella storica sede di via Broccaindosso, zona San Vitale, e diventa un apprezzato avamposto di cucina perlopiù lucana e del Sud con qualche tocco fusion. Rimane per quasi trent'anni stabile in quello spazio, che però non ha sfogo all'aperto. Così Mario Ferrara per diverse stagioni all'arrivo dell'estate traslocava temporaneamente qui in via della Braina, dove ha deciso di stabilirsi definitivamente lo scorso agosto. Il contesto in effetti è tutta un'altra cosa, con intorno un giardino di 900 metri quadri con ortaggi e alberi da frutto da cui si coglie molto di quello che finisce nei piatti, che rimangono fedeli alla linea della casa.
Scacco Matto agli Orti - via della Braina, 9 - 051 263404 - ristorantescaccomatto.com
Vetro - Le Serre dei Giardini
Grazie a un importante investimento volto alla riqualificazione delle serre comunali, Kilowatt con il supporto della Regione ha ridato vita a questo spazio di 650 metri quadrati all'interno dei Giardini Margherita. Oggi è un vero e proprio hub metropolitano concepito per promuovere l'inclusione sociale, la condivisione di un'ampia gamma di progetti, momenti di svago nel verde che includono anche la parte enogastronomica. Il bistrot si chiama appunto Vetro: si mangia proprio dentro o vicino alle serre, seduti sulle panche, e la cucina segue il mood del posto, nel nome della genuinità e prevalentemente del vegetale: spaghetto al torchio con pomodoro, burrata e olio al basilico, falafel, salsa yogurt, sesamo, cetriolo e pita, patate al forno con mayo veg. Da bere bibite, vini, drink. Aperto da colazione a cena.
Vetro - Le Serre dei Giardini c/o Il centro culturale di Kilowatt - via Castiglione, 134 - 351 5219104 - leserredeigiardini.it
foto di copertina Battirame 11