Macramè a Reggio Emilia
Macramè è il nome di un nuovo indirizzo di ristorazione a Reggio Emilia. E riassume le idee di Fabrizio Mantovani, che nella città emiliana, non troppo distante dalla sua Faenza, ha trovato una nuova casa. Macramè come l’intreccio che, in ambito tessile, caratterizza un ordito denso di fili che si incontrano e si annodano, a creare un merletto; e dunque nome perfetto per raccontare uno spazio aperto al pubblico per tutta la giornata, che vede convivere tra le mura di Palazzo Busetti (peraltro edificio storico della città, fondato oltre tre secoli fa per volere di una facoltosa famiglia di tessitori) quattro anime diverse, secondo un concetto di ospitalità e ristorazione già sperimentato da Fabrizio a Faenza, come responsabile dell’offerta gastronomica dell’Hotel Vittoria.
Fabrizio Mantovani. Da Faenza a Reggio Emilia
Mantovani, del resto, ha sempre coltivato una visione molto personale della cucina e dell’accoglienza a tavola: di molti stimoli – a partire dalla musica – si è nutrito in passato il progetto FM con Gusto, modulato per gli ospiti dell’albergo e per i faentini, concluso all’inizio del 2019 dopo sette anni di intensa attività, ed evoluto verso il concetto di FMarket Cafè, indipendente dall’hotel e tuttora operativo.
A Reggio Emilia, invece, Fabrizio è stato coinvolto da un gruppo di imprenditori reggiani, intenzionati a realizzare un polo del gusto inedito in città, negli spazi che furono del caffè Sambirano di via Crispi, presso la Galleria del Monte. E lui ha aderito con entusiasmo, tanto che l’iniziale consulenza potrebbe trasformarsi presto in un sodalizio permanente, considerando pure che all’inizio di febbraio, all’interno del “contenitore” Macramé lo chef esordirà anche con il suo ristorante. Il locale ha inaugurato poco più di un mese fa, all’inizio di dicembre.
Macramè. Un locale per tutta la giornata
Aperto per la colazione, il pranzo, l’aperitivo, con una proposta di caffetteria, enoteca, cucina informale impostata sul concetto di Mezzadose, per assaggiare più piatti con la formula della mezza porzione. Il quarto step sarà, per l’appunto, l’apertura del ristorante serale. Ma il cuore concettuale del progetto resta la caffetteria, cui Fabrizio ha dedicato molti sforzi: “Abbiamo disegnato un caffè come lo vedrebbe un cuoco, secondo una linea già sviluppata a Faenza, con le miscele selezionate protagoniste dell’offerta, la proposta di pasticceria fresca, le torte, i lievitati e i pani farciti per la pausa pranzo, frutta e verdura freschi in arrivo dal mercato per le preparazioni di cucina. L’idea è quella di annullare le distanze tra i generi: non deve esistere una differenza tra grande ristorante e tavola informale. Qui facciamo le cose bene, quotidianamente, per tutti quelli che vogliono venirci a trovare”.
Quindi si parte al mattino, dalle 7.30, con le spremute di frutta fresca, le centrifughe e le acque aromatizzate, oltre alla selezione di caffè. Il servizio è libero, tutto finisce sul vassoio e ognuno sceglie dove sedersi, dove aver completato l’ordine: “Il cliente deve poter vivere lo spazio come meglio crede, guidato dai nostri ragazzi, ma senza imposizioni. Non si paga servizio al tavolo, si può godere del Wifi e del sottofondo musicale, che cambierà in funzione dei momenti della giornata”. In una grande città, probabilmente, l’idea non sarebbe così dirompente, ma a Reggio Emilia, in uno spazio centralissimo di così ampio respiro, il progetto è decisamente nuovo.
Il ristorante in arrivo
Nel pomeriggio spazio alla selezione di tè, poi, dalle 18, ecco la carta giocata sulla Mezzadose, piccole porzioni di cucina per accompagnare vini al calice o drink proposti dal bar. Al momento, Macramè è aperto fino alle 22. Dal 6 febbraio, con il debutto del ristorante, l’orario si protrarrà fino alla mezzanotte: “La proposta sarà legata al territorio, ma anche alla mia esperienza. Manterremo prezzi accessibili, ma proporrò anche due menu degustazione, uno di carne, l’altro di pesce, restando sulla fascia dei 50 euro”. La fase di rodaggio non è ancora terminata, “al momento ci stiamo occupando di perfezionare il servizio, non è facile per un posto che vive tutto il giorno, con tante anime diverse. Ma l’importante è mirare dritto all’obiettivo: dobbiamo cominciare a creare posti per la gente. Con l’idea di farla stare bene”. Le prime settimane hanno portato moltissimi curiosi, sarà importante fidelizzarli.
Macramè – Reggio Emilia – via Francesco Crispi, 3 – www.macrame.re