Un grande chef e uno dei pizzaioli più bravi d'Italia aprono un ristorante a Ischia

9 Lug 2024, 13:36 | a cura di
A Ischia Ivano Veccia e Nino Di Costanzo aprono Lisola insieme all'inventore della Poldina

«Siamo davanti a uno dei tramonti più belli del Mediterraneo: un panorama magico», dice Nino Di Costanzo per raccontare Lisola, nuovo progetto in apertura a Ischia condiviso insieme a un altro isolano doc, il pizzaiolo Ivano Veccia (Tre Spicchi nella guida Pizzerie d'Italia con il suo Allegrío a Roma) e all'imprenditore veneziano Federico de Majo, che qualcuno conosce come patron di Zafferano e creatore della Poldina, la lampada che ha cambiato il modo di creare i punti luce sui tavoli dei ristoranti. «Federico de Majo è un visionario dell’illuminazione che rappresenta l’eleganza e l’innovazione dei maestri vetrai di Murano», commenta Nino Di Costanzo, parlando dell’imprenditore, fedelissimo di Ischia.

Legati da una lunga amicizia, i tre hanno puntato su un progetto di grande respiro che li ha tenuti impegnati per oltre un anno e mezzo nei lavori di ristrutturazione dello spazio: una struttura del 1927 di fronte al mare, nella zona di Forio, con una vista che toglie il respiro e un giardino rigoglioso che pare fare da richiamo al meraviglioso giardino del primo ristorante di Di Costanzo, Daní Maison (Tre Forchette del Gambero Rosso).

Lisola nell'isola

Grandi spazi  – circa 700 mq – nel tipico tufo verde locale, un terrazzo che si sviluppa intorno a un albero d'ulivo, con un pergolato sorrentino in pali di castagno, una grande veranda dalle ampie vetrate, sei privé  e con una vista esclusiva sul mare delimitati da piante, vasi e spazi verdi, per assicurare un ambiente informale, accogliente e rilassato anche a fronte di grandi numeri: sono infatti 150 i coperti di Lisola, quasi tutti sulla terrazza da cui si vede a destra la Chiesa del Soccorso e il lontananza l'isola di Ventotene. Alle spalle si arrampica il Monte Epomeo, la vetta di origine vulcanica più alta di Ischia.

La natura è un filo conduttore: nei colori caldi della terra degli arredi e in quelli del mare del bancone, una delle aree insieme alla salumeria, la cucina, la pizzeria, la griglia e lo spiedo. I dettagli rimandano all'origine dei tre, dal vetro per il veneziano de Majo, per piatti, bicchieri, accessori e le lampade a sospensione - omaggio al bicchiere bilia - cesti artigianali ischitani per i paralumi, il tutto inserito in un’atmosfera semplice e calda con una illuminazione soft – quella studiata da de Majo – che si fa più decisa nelle zone che riguardano la pizzeria, la griglia e la cucina.

Cosa si mangia a Lisola

Ischia è la protagonista assoluta di questo progetto: presenza decisiva negli spazi e nella cucina, che declina la tradizione locale in un menu dedicato, a partire dal coniglio proposto all'ischitana ma anche come farcitura dei ravioli. La cucina segue infatti un'impronta mediterranea, stagionale, a partire da materie prime anch'esse mediterranee: il sud Italia foraggia infatti la dispensa di questo locale moderno, in cui cucina, pizza, brace condividono gli spazi in armonia, per costruire un format a tutta condivisione. In menu un degustazione pizza con 6 proposte con 5 impasti e cotture diverse (50 euro), il menu Lisola che mescola pizza e piatti cucinati (60 euro), a cui si aggiunge un menu speciale per i prive (120 euro).

Non mancano alcune proposte iconiche dello chef e del pizzaiolo: spaghettoni ai cinque pomodori, cacio e pepe con i gamberi rossi, gnocchetti all’astice – grandi classici di Nino Di Costanzo – e le pizze Lasagna povera e la Pizzaiuolo (ovvero Provola e Pepe) per Ivano Veccia. Ma ci sono anche cose studiate per il locale, come la paella napoletana, la pesce e la carne alla brace e il Pan Bauletto fatto in casa con burro e alici, oppure – sul fronte pizza – non mancano anche la pala romana e la pizza fritta. Tre i forni: due elettrici e uno a legna, per offrire a ogni tipologia di pizza la cottura più adatta, stesso discorso per il pane e la focaccia: in totale sono 7 gli impasti lavorati da Ivano Veccia. Tanta frutta nei dolci e a breve anche dolci della tradizione riletti in chiave moderna. La cantina interrata nel tufo ischitano ospita circa 300 etichette, molte campane e ischitane, ma non solo.

Lisola Restaurant – Ischia (NA) - Forio - via Giovanni Mazzella, 116 – 081 18182524 - www.lisola.restaurant

Foto: Pietro La Macchia, Megapix

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