Ha aperto sabato 29 giugno Ie Koji, nuovissimo izakaja che va ad arricchire ulteriormente la proposta di cucina giapponese a Roma. A capo di questa autentica osteria giapponese c’è lo chef Koji Nakai che, in società con Roberto Salvati, proporrà i piatti tradizionali della sua terra, gli stessi che da bambino gli preparavano sua mamma e sua nonna.
Lo chef e la lunga esperienza in Italia
Lo chef Nakai, classe ’84, inizia a lavorare giovanissimo nel mondo della ristorazione senza risparmiarsi, infatti appena ventenne decide di fare le sue prime esperienze nel mercato ittico di Kobe sua città natale e contemporaneamente, lavora nelle cucine di diversi ristoranti della città. Nel 2009 decide di lasciare il Giappone per raggiungere l’Italia e conoscerne la tradizione gastronomica; fa base a Roma da dove si sposta tra nord e sud alla volta di nuovi ristoranti, e quindi cucine, in cui maturare nuove esperienze da inserire nel suo curricola. Nel 2022 arriva per Koji Nakai, la grande occasione, quella cioè di aprire il suo primo ristorante a Roma: Nakai, in cui mixa tradizione nipponica e capitolina. Seguirà poi la creazione di un’agenzia di consulenza dedicata alla ristorazione ed oggi questo secondo ristorante nel quartiere Cipro.
L’ambiente casalingo e accogliente
Ie Koji vuol dire letteralmente “la casa di Koji” e nell’ideazione degli spazi di questo ristorante si è cercato di riprodurre un ambiente accogliente, informale dove appunto sentirsi a casa. A dare forma a queste idee ci ha pensato la bravissima interior stylist Valeria Vecellio (a cui recentemente è stato assegnato il David di Donatello per gli interni del film “Rapito” di Marco Bellocchio) che ha ricreato un ambiente caratteristico e autentico, dove domina il legno naturale accompagnato da elementi tipici della cultura del Sol Levante come le tende Noren o le lanterne Chochin. Attualmente nell’izakaya Ie Koji ci sono circa 40 coperti, ma più avanti si aggiungeranno i posti all’esterno.
Cosa si mangia da Ie Koji
Anche se è presente in menu una selezione di crudi e dunque sushi e sashimi, la proposta gastronomica di Ie Koji si concentra principalmente sui piatti cotti, tutte preparazioni tipiche della cucina tradizionale giapponese. La carta alterna carne e pesce, con ricette ancora poco conosciute e tutte da provare come la frittata giapponese, Mentai dashimaki tamago, colazione d’infanzia dello chef Nakai, condita con con mentaiko e foglia di shiso, oppure la fuwa omu rice che è l’omelette tipica del Sol Levante, particolarmente soffice servita su riso con zucchine e pomodoro. Da provare anche i Tokyo abrua soba, il ramen senza brodo servito con uova, spinaci, pancetta brasata e soia. E ancora il mini sukiyaki, un piatto tipico di Kobe che è uno stufato di verdure con tofu, straccetti di manzo e verdure con shirataki, spinaci e soia, servito direttamente su pentolino a tavola, mentre ancora sta cuocendo. Bella ed interessante l’ampia proposta di piatti vegetariani sempre presenti nel menu come il tofu fatto in casa con salsa di verdure di stagione, fico in tempura e gyoza di verdure. Il bere si sceglie in una carta che include circa dieci etichette di sakè ma anche birre e cocktail giapponesi. Ie Koji è aperta tutti i giorni a cena e da settembre anche a pranzo.
Ie Koji – via Marcantonio Bragadin, 13 – Roma – Tel 3484302368