La storia ha confini labili e indefiniti, ma il succo della storia che ha scatenato l’ira sui social è questo: il cameriere avrebbe detto a una mamma con due bambini: "Se può lasciare i bimbi da qualche parte le trovo un tavolo". Il fatto raccontato sui social dalla suddetta mamma è successo a Ladispoli (Roma) nella pizzeria Tripolina. Il cameriere avrebbe accolto la donna con una frase che, se fosse vera, sarebbe davvero esagerata: "I bambini sono un problema".
La famiglia respinta in pizzeria a Ladispoli e il racconto su Facebook
La storia, però, sarebbe più complessa. La donna, infatti, afferma di aver prenotato e di aver chiesto due seggiolini al tavolo perché aveva con sé i due bambini. Ma la prenotazione è sparita e il cameriere si sarebbe trovato in difficoltà. La signora si indigna e racconta la cosa su Facebook all'interno del gruppo "Stappamamma". Da lì, le ire del pubblico social contro la pizzeria "nemica" dei pargoli. Addirittura, c'è chi si propone per organizzare azioni di boicottaggio.
Ladispoli, la pizzeria ristorante Tripolina. In apertura, foto di Kyle Nieber/Unsplash
Ladispoli: il ristoratore smentisce tutto
Non ci sta però il titolare del locale di Ladispoli. “Sentite i bambini che giocano? - strilla al telefono del giornalista del Corriere della Città di Ladispoli che lo ha contattato per chiedere spiegazioni - "Siamo tutti genitori qui, e non abbiamo mai e poi mai cacciato dei clienti per questo. E per nessun altro motivo, noi non discriminiamo nessuno". E minaccia: “Valutiamo eventualmente delle azioni legali nei confronti di chi a vario titolo sta diffondendo falsità sulla nostra attività". Il ristoratore di Ladispoli non accetta che una versione non verificata di una parte possa screditare la serietà di un locale senza che ci sia un confronto di nessun tipo. “Non è possibile che i lavoratori si impegnino per anni e anni al fine di offrire un servizio di qualità e poi qualcuno si possa inventare certe storie senza alcuna prova. Questo episodio da noi non è mai successo, al cento percento, lo escludo categoricamente".
