Si chiama Esperit Roca, e apre le porte il 16 maggio nel Castello di Sant Julià de Ramis sulla collina di Sants Metges, a pochi chilometri dal centro di Girona e da molti considerata la culla della città. È il novo ristorante degli Hermanos Roca, i tre fratelli alla guida di uno dei ristoranti più importanti al mondo: El Celler de Can Roca, premiatissimo ristorante di Girona, che ha segnato la storia della gastronomia contemporanea di tutto il mondo.
I tre fratelli Joan, Josep, Jordi – rispettivamente chef, sommelier e pastry chef - sono alla guida di un impero gastronomico eterogeneo, che conta, oltre all'ammiraglia di Girona, wine bar, bistrot, bar e ristoranti casual tra cui il Can Roca aperto dai loro genitori negli anni '60 da cui tutto è cominciato, le gelaterie e pasticcerie Rocambolesc, la linea di distillati Esperit Roca Destilería (prodotta proprio nel Castello di Sant Julià de Ramis), l'hotel Casa Cacao con cioccolateria annessa, una l'azienda che si occupa di riciclare imballaggi e bottiglie di vetro Roca Recicla, oltre a diversi altri progetti di ricerca e sviluppo in ambito gastronomico e botanico.
Il ristorante Esprit Roca
Esprit Roca, progettato con il designer di fiducia di casa Roca Andreu Carulla, è il luogo in cui trovare una reinterpretazione delle creazioni più famose di El Celler, quelle che, durante il lungo periodo della pandemia, si trovavano al Roca Mas Marroch, spazio per eventi che torna così alla sua funzione originaria. Gli appassionati del trio trovano all'Esprit un menu à la carte e due menu degustazione di 8 portate: 6/2, ovvero 6 piatti salati e 2 dolci (€150); e il 2/6, con 2 salati e 6 dolci (€115). Da bere, una delle 80mila bottiglie della spettacolare cantina ospitata nella cupola al centro del castello e firmata come sempre da Josep Roca. L'idea è quella di un format a metà tra il bistrot Normal e il fine dining El Celler de Can Roca, come proposta e fascia di prezzo.
Hotel e spazio espositivo
Non finisce qui: Il Castello di Sant Julià de Ramis, una ex fortezza militare risalente alla fine del XIX secolo, è destinato a diventare una base operativa dei tre, centro gastronomico e culturale «per seguire i progressi e le nuove sfide della crescita concettuale, spirituale e ricreativa», in cui sviluppare progetti e seguire la loro visione. «Uno spazio dove far crescere il nostro team, attivare i talenti interni e costruire un palcoscenico gastronomico", hanno dichiarato i fratelli. Oltre al ristorante, alla distilleria che produce gli spirits e i liquori della cucina liquida di El Celler de Can Roca con i quali viene «distillato il paesaggio dei dintorni», e al negozio in cui trovare i prodotti dei vari progetti dei Roca, c'è uno spazio espositivo per spiegare la loro storia.
La mostra CCR. Cucina. Coscienza. Riflessione di prossima inaugurazione, racconta la traiettoria di El Celler de Can Roca negli ultimi 38 anni del ristorante, attraverso quello che definiscono «un percorso visivo che riflette l'evoluzione di un sogno che è diventato realtà, attraverso le nostre linee creative». In modo diverso da quanto fatto da Ferran Adrià a Roses, dove ha trasformato elBulli in museo, anche i fratelli Rica hanno sentito l'esigenza di documentare la propria storia, che unisce in equilibrio valore artistico e imprenditorialità.