Riapre il ristorante Famiglia Rana con un nuovo chef: in cucina arriva Francesco Sodano

16 Feb 2024, 17:28 | a cura di
Classe 1988, Sodano è stato un allievo di Anthony Genovese. Oggi è uno chef di razza che nel suo percorso ha dimostrato come tecnica, avanguardia, libertà di pensiero possano sposarsi con un certo rispetto per i luoghi e le loro storie

Novità per il Ristorante Famiglia Rana, che riapre dopo il restyling: arriva lo chef Francesco Sodano. Anche se in Italia e all'estero, soprattutto nel mercato statunitense, il nome Rana è sinonimo di pasta ripiena, quella che il fondatore Giovanni ha cominciato a produrre sin dagli anni Sessanta intercettando le esigenze di una società in trasformazione, l'attività della famiglia si è ormai ampliata fino a coprire anche altri settori, primo tra tutti quello ristorativo.

Ristorante Famiglia Rana

I ristoranti di casa Rana

Nel 2007 infatti l'azienda ha aperto il suo primo locale, in provincia di Brescia, da allora le insegne si sono moltiplicate, ma solo una – quella intitolata alla Famiglia Rana – propone una cucina d'autore. Lo ha voluto una manciata di anni fa Gian Luca Rana, amministratore delegato del gruppo, con l'idea di creare un luogo in cui sentirsi come a casa, rafforzando quell'allure familiare che accompagna il marchio, la stessa che si intercetta nelle pubblicità che mostrano il patron Giovanni come un nonno amorevole.

Le nuove generazioni oggi vogliono continuare a mantenere in vita quell'aria di casa. Una casa dei giorni nostri, però, che sa rinnovarsi, negli spazi come nei contenuti, libera dalla retorica della tradizioni a tutti i costi, evolvendo senza per questo perdere di vista le proprie radici e il legame con il territorio. «Lo spirito del nostro ristorante – spiega Gian Luca Rana – non è mai cambiato: raccontare il poetico luogo in cui viviamo e le persone straordinarie che ne sono l’anima». Per farlo ha chiamato Francesco Sodano.

Chef Francesco Sodano Foto Beatrice Pilotto

Chi è Francesco Sodano

Classe '88, Sodano è stato uno dei Genovese Boys, ovvero allievo dello chef Anthony Genovese. Oggi è uno chef di razza che nel suo percorso ha dimostrato come tecnica, avanguardia, libertà di pensiero possano sposarsi con un certo rispetto per i luoghi e le loro storie. Lo ha fatto nel ristorante fine dining Faro di Capo d’Orso, dove lavorava a fianco del fratello Salvatore (ora al Local di Venezia) ma anche nel progetto supercaual Is Pop. Ora è il momento di tornare a un nuovo progetto gastronomico, quello a Vallese di Oppeano, nel verde della Valle del Feniletto in provincia di Verona, in un organismo autarchico che include spazi verdi, animali da cortile, cavalli, un orto biologico, antiche varietà di frutta, persino alcuni reperti dell'Età del Bronzo.

Ristorante Famiglia Rana

Il Ristorante Famiglia Rana

All'interno di un ex magazzino per lo stoccaggio di tabacco e riso, il Ristorante Famiglia Rana conta tre sale: la prima al piano terra con 6 tavoli (circa 24 coperti), la seconda al primo piano pensata come un salotto in cui fermarsi dopo cena, e una cantina al piano interrato con un unico tavolo per cene esclusive. Il tutto tra opere di artisti, designers e artigiani locali e non, lavori tessili della cooperativa sociale Quid realizzati di concerto con lo stilista Antonio Marras, reperti archeologici e vasi di argilla moderni, persino un dente di Tyrannosaurus Rex di 67 milioni di anni fa e un fossile di 50 milioni di anni fa dell’Eocene proveniente dal Wyoming che duettano con opere d'arte contemporanea come i volti in terra cruda e alabastro della veronese Roberta Busato. Il tutto in un melange si storie, culture, arte di luoghi e tempi diversi che si armonizzano in un umanesimo proiettato verso il futuro in cui la cucina è una componente essenziale. È questo il contesto in cui Gian Luca Rana si pone come mecenate per un gruppo di giovani professionisti talentuosi a cui ha affidato la cucina con la consegna della libertà di espressione.

Non hai scampo di Francesco Sodano. Foto Beatrice Pilotto

Non hai scampo

Cosa si mangia al ristorante Famiglia Rana con Francesco Sodano

Nasce così un nuovo concept che non teme di intrecciare il territorio con l'avanguardia gastronomica, di mescolare tecniche, idee, suggestioni, culture diverse con una radice strettamente connessa con la Famiglia Rana, la sua terra, le sue storie. Alla base di tutto c'è la materia prima, la ricerca della qualità, ma anche la passione per l'innovazione, necessaria per costruire una nuova memoria. Parte fondamentale di questo progetto è infatti un nuovo laboratorio in cui spingere forte sulla tecnica di cucina. Così la storia di Francesco Sodano si mescola a quella della Famiglia Rana.

Porro tra fumo e cenere orizzontale di Francesco Sodano. Foto Beatrice Pilotto

Porro tra fumo e cenere.

Ne escono tre diversi menu che danno conto di questa pluralità di voci ed esperienze. Ricomincio da tre (12 portate divise in 6 atti) è una summa del percorso personale e professionale di Sodano, ci sono piatti storici (Porro tra fumo e cenere) nuove creazioni (Risone allo stoccafisso di storione) e piatti legati alle sue origini (il dessert Passeggiata a Napoli). Contaminazioni è un menu di 6-8 portate e unisce le esperienze asiatiche dello chef, tecniche e cotture varie, alle materie prime italiane e locali, tra i piatti Cannolo di polpo, Linguina all’estratto di finocchio e seppia o il Pescato e ricci, un piatto dove il pesce viene frollato: Sodano fa parte dei pionieri di questa tecnica in Italia. Il menu Vegetale (6-8 portate) nasce dai prodotti dell'orto, elaborati attraverso la tecnica (Bistecca di cardoncello) e valorizzati in accostamenti audaci (Eliche con estratto di zucca, miso di pan brioche e burro nocciola all’alloro), ci sono poi alcune incursioni nel mondo della green butchery per definire una proposta gastronomica capace di intercettare diverse esigenze, ma soprattutto la voglia, di patron Rana di dare un nuovo volto al ristorante di Famiglia che apre il 21 febbraio.

Ristorante Famiglia Rana - Oppeano (VR) - via Feniletto, 2 - 045 7130047  - ristorantefamigliarana.it

Foto: Beatrice Pilotto

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