Spoiler: si mangia da cani sarebbe stato un titolo perfetto se cosรฌ fosse stato, ma, ahimรจ, dobbiamo conservarlo per unโaltra recensione. Se, quindi, vogliamo giocare sul tema, non ci resta che affermare lโovvio, ovvero lโinnegabile fiuto per gli affari dei tre soci - Mario Turano, Marco Turano e Alessandro Praticรฒ - che, un mese fa, hanno inaugurato il primo ristorante per cani della Capitale (anzi, dโEuropa!): Fiuto, appunto.
La conferma che non stiamo parlando di un underdog della ristorazione arriva al momento della prenotazione: impresa off limits di sabato sera. Dโaltronde siamo a Roma Nord (Ponte Milvio per la precisione), il regno di toilettature e negozi per cani allโultimo abbaio, dove mancava giustappunto un posto come questo per portare alle estreme conseguenze la richiesta di servizi per i pelosetti del quartiere (e non solo). Detto fatto.
Come si mangia da Fiuto a Roma
Che perรฒ dietro al business ci sia anche una buona dose di passione lo si intuisce dallโattenzione che viene riservata a cani e accompagnatori, fatti accomodare al proprio tavolo, sapientemente separato tramite pannelli di ottone da quello degli altri ospiti, in modo che nessun cane (il ragionamento potrebbe valere anche per gli umani!) debba condividere spazi e sguardi con i suoi simili.
Ma la vera chicca รจ la bottiglia di acqua Panna che arriva, insieme al biscottino di benvenuto, e che viene subito collocata sotto il tavolo per il cliente target. Occhio perchรฉ poi chi paga il conto (non di certo lui!) se la ritrova nello scontrino insieme a quella destinata agli umani. Non si paga, invece, il coperto per il cane, nonostante le cuccia, la tovaglietta e lo chef-maรฎtre a sua completa disposizione.
Apprezzabile, infine, la cucina a vista da cui vengono fuori i piatti per cani, collocata in un angolino della sala, ben distante da quella dedicata alla preparazione dei piatti destinati ai "clienti senza guinzaglio". Lโofferta, rigorosamente scelta da un nutrizionista e preparata dallo stesso chef-educatore, Luca Grammatico, spazia dalle bowl in versione veggie, fish, meat e chicken e di diverse dimensioni in base alla taglia del destinatario. Da notare la scelta non scontata del riso carnaroli. Si puรฒ poi proseguire con un secondo a base di pollo, uova, merluzzo o arista (il fornitore di carne รจ lo stesso dei โclienti a due zampeโ), per concludere con torta dog e estratti di frutta o verdura.
Il menรน per umani
Ma veniamo alla nostra esperienza, partendo dalla parte superiore del tavolo. Menu acchiappatutti: dai carnivori ai vegetariani, con immancabili guancia o polpo rosticciato e anche qualche scelta territoriale come la carbonara.
Il nostro percorso inizia con carciofi 3 testure: ottima la chips fritta, ben eseguita la vellutata, morbido il risultato della cottura alla romana. Nel complesso un piatto ben equilibrato che chiama la scarpetta finale.
Come primo, parmigiana in tortellino homemade. Piatto molto carico di ingredienti e colori, che perรฒ in bocca non esplode come dovrebbe. Probabilmente per colpa della melanzana che, oltre ad essere fuori stagione, รจ anche โfuori saleโ. Ben eseguita la sfoglia, cotta appena un minuto piรน di quanto avrebbe richiesto, ma che da sola fa salire ben oltre la sufficienza il giudizio finale.
Per proseguire, faraona ripiena di pane uovo pecorino e limone. Piatto non facile che presuppone una buona dose di coraggio. Qui lo chef Davide Barbacci evita lโeffetto stopposo, ma non quello disgregante: i quattro ingredienti del ripieno rimangono una sorta di bolo a sรฉ stante dal sapore poco deciso. Si puรฒ fare di meglio.
Come dolce la scelta cade sulla sfera di tiramisรน, che perรฒ somiglia piรน a un disco spiaccicato nel piatto con attorno quel che resta della spuma di mascarpone promessa dal menu. Nonostante il gioco di consistenze riesca poco, in bocca lโeffetto รจ piacevole, grazie anche alla presenza del crumble di cioccolato. Il percorso, con qualche piccolo inciampo, resta dunque dignitosamente in piedi. La carta dei vini รจ ben studiata, con una buona rappresentanza di prezzi e territori.
Bassotto soddisfatto: menu per cani approvato
Intanto, ai piani bassi del tavolo, Carlotto il bassotto, dopo lโiniziale resistenza a dispensare saluti e scodinzoli ai pur gentili addetti alla sala, si fionda sulla sua bowl di riso carnaroli, manzo, carote e grana, battendo il suo ultimo record di pulizia della ciotola. Fidatevi: non รจ un cane da โbuono tuttoโ. In passato ha perfino mandato indietro pietanze che non incontravano i suoi gusti.
Rimane tuttavia diffidente rispetto alla cuccia (anzi alle ben due cucce) che gli vengono offerte per godersi al meglio lโesperienza. Premesso che, con i nostri limitati mezzi da umani, il locale ci รจ sembrato piuttosto pulito, non possiamo giurare sugli odori che un quadrupede con 300 milioni di recettori olfattivi possa avvertire. Ma siamo piรน orientati a credere che dietro la scelta di non accomodarsi sul sofร ci fosse un pensiero piรน articolato, simile ad un nostro โchi dorme non piglia pesciโ.
@gambero_rosso๐ถAbbiamo portato il nostro Carlotto da Fiuto, il primo ristorante per cani della Capitale (anzi, dโEuropa!) ๐ถDietro al business, perรฒ, c'รจ sicuramente una buona dose di passione. Lo si intuisce dallโattenzione che viene riservata a cani e accompagnatori, fatti accomodare al proprio tavolo, sapientemente separato tramite pannelli di ottone da quello degli altri ospiti, in modo che nessun cane (il ragionamento potrebbe valere anche per gli umani!) debba condividere spazi e sguardi con i suoi simili. Cosa mangia il cane da Fiuto? ๐ถLโofferta, rigorosamente scelta da un nutrizionista e preparata dallo stesso chef-educatore, Luca Grammatico, spazia dalle bowl in versione veggie, fish, meat e chicken e di diverse dimensioni in base alla taglia del destinatario. Da notare la scelta non scontata del riso carnaroli. Si puรฒ poi proseguire con un secondo a base di pollo, uova, merluzzo o arista (il fornitore di carne รจ lo stesso dei โclienti a due zampeโ), per concludere con torta dog e estratti di frutta o verdura. ๐๐ปPer saperne di piรน vai sul sito del Gambero Rosso
Dโaltronde, alzi la mano chi si รจ mai steso o perfino addormentato nel corso di una cena al ristorante, mentre tuttโattorno sfilano piatti e proposte potenzialmente allettanti.
Chiusura dolce anche per lโavventore a quattro zampe, con crumble di biscotto mela e ricotta. La dobby bag - che pur รจ prevista nella policy del ristorante - non sarร necessaria: un indizio importante sul grado di apprezzamento canino. Se i giudizi fossero espressi in slappini senzโaltro Fiuto, ne guadagnerebbe tre. Almeno รจ questo lโinsindacabile giudizio del nostro bassotto ispettore.
Prezzi da Roma Nord
Chiudiamo con lo scontrino, di certo non alla portata di tutti. Praticamente una cena completa dallโantipasto al dolce sfiorerebbe i 100 euro a persona, cane compreso, ma solo se parliamo di una taglia piccola come il nostro. Ben piรน salato il conto se si fa riferimento a una โcena extra largeโ commisurata alla taglia del cliente peloso. Una bowl XXL puรฒ arrivare a costare fino a 20 euro. Quindi un menu per cani completo puรฒ anche venire 50 euro (acqua esclusa).
Ma anche questo fa parte del gioco: sedersi nel primo ristorante per cani dโEuropa ha ovviamente un suo prezzo che, chi ci va รจ sicuramente disposto a pagare. Sebbene, il nostro fiuto canino ci spinga a credere che quello di Ponte Milvio non resterร a lungo un caso isolato. Cave canem: la rivoluzione a quattro zampe รจ appena iniziata.
Fiuto Restaurantย | Via Flaminia, 498/500 - 502 | Roma | Prenotazioni: www.fiutorestaurant.it/