Firenze: fermento tra hotel & ristoranti
Grande fermento si respira in città da quando i ristoranti hanno potuto ricominciare il lavoro: dapprima quelli che avevano a disposizione giardini e terrazze e poi, da inizio mese, tutti gli altri. Chi aveva lavorato per tempo, ovvero tenendosi il personale anche in momenti avversi, è riuscito a programmare e ripartire in maniera immediata, per gli altri è iniziata un’affannosa ricerca di cuochi e camerieri, professione soprattutto quest’ultima, sempre più rara e che la pandemia ha messo in crisi, con molte persone che svolgevano questo lavoro che hanno cambiato completamente settore lavorativo.
Non poche le novità nel settore alberghiero: registrato ormai l'addio di Vito Mollica al Four Seasons, si guarda avanti, e dopo aver indagato nel mondo dei grandi cocktail bar d'albergo, adesso ci concentriamo sui ristoranti. Grazie a una location fantastica è potuta ripartire a pieno regime Villa San Michele, l’albergo di lusso arrampicato sulla collina di Fiesole: al comando della cucina Alessandro Cozzolino, che ha inserito nuovi menu, tra cui quello vegetariano, e l’apertura di una pizzeria nel parco dell’hotel, secondo un’idea di Alessandro maturata dopo un tour nelle pizzerie campane. È aperta dal giovedì alla domenica e vede alla pala Alessandro Maglione.
Al Plaza Hotel Lucchesi l’apertura dell’Empireo, la terrazza estiva dedicata al cocktail bar, si arricchisce dell’esperienza di Simone Cipriani, popolare sugli schermi di Gambero Rosso HD (Sky 132 e 412) con la trasmissione L’Appartam3nto: il suo Essenziale si trasferisce, nel periodo estivo, sulla terrazza dell’albergo, curando il light lunch che segna l’inizio del rinnovamento della ristorazione dell’hotel, che culmina con le proposte nel nuovo ristorante Empireo Ground Floor dove si potrà degustare il menu completo di Essenziale.
Si sono celebrati altri matrimoni tra ristoranti e alberghi fiorentini: all’Helvetia e Bristol si è insediato Giulio Picchi del ristorante Cibreo, che con il suo marchio si occuperà della gestione di tutto il settore FB, mentre lo storico locale Harry’s Bar del Lungarno Vespucci ha stretto un legame con l’albergo Villa Medici, celebrato anche dalla creazione di un nuovo cocktail, chiamato Pink 53, per il colore rosa che caratterizza gli arredi del ristorante, abbinato all’anno di fondazione dello stesso.
Grandi ritorni nella campagna di Firenze
Un ritorno alle origini quello di Matteo Lorenzini, chef senese di nascita ma fiorentino di formazione e sentimento: torna in Toscana, dove aveva guidato il Se.Sto on Arno, dopo un periodo trascorso tra Parigi e Londra, a gestire locali che avevano la supervisione di Alain Ducasse. L’arrivo in Toscana lo vede ad occuparsi della cucina dell’Osteria di Passignano, locale di proprietà degli Antinori, posto a metà strada tra i due capoluoghi. Dal primo menu già si capisce come gli ortaggi e le verdure avranno sempre di più importanza nelle nuove preparazioni.
Una coppia che ha ben operato per molti anni a La Tenda Rossa, storico ristorante di Cerbaia oggi chiuso, nel comune di San Casciano Val di Pesa, ovvero Maria Probst e Cristian Santandrea, si è insediata a Torre a Cona, azienda dei Colli Fiorentini di proprietà della famiglia Rossi di Montelera, per l’apertura dell’Osteria di Torre a Cona, dove fanno una proposta legata ad ingredienti locali e piatti di tradizione alternati ad altri più creativi, appena qualche tocco, però: "volevamo fare un locale dove venire quando si ha fame e si vuole stare bene, in un bellissimo posto" spiega Maria Probst, che racconta così questa nuova fase della loro carriera, in cui voltano pagina completamente rispetto al passato: "non volevamo portarci dietro piatti già fatti in un posto nuovo e totalmente diverso". Una cosa non cambierà, però: " il piacere di cucinare. Ci diverte e fa da mangiare, ci divertiva prima e ci diverte ora".
Le pizzerie
Trattando di pizzerie, Gabriele Dani, proprietario e pizzaiolo di DiSapore a Cecina, premiata con Tre Spicchi dalla nostra guida Pizzerie d'Italia, sta avendo successo con il suo impasto leggero e digeribile a LargoNove, in piazza Annigoni, dove aveva aperto il suo primo locale Giovanni Santarpia e successivamente Duje: importanti lavori di ristrutturazione hanno cambiato impostazione e filosofia del locale. Bene anche Michele Chianese a Hortus in via delle Seggiole: partito come allievo di Marco Manzi di Giotto, ha trovato la sua dimensione autonoma. Ha preso avvio da Firenze, la catena di ristoranti pizzeria denominata Sophia Loren, che vede la consulenza in cucina di Gennaro Esposito e per la pizza quella di Francesco Martucci.
Riaperture e nuove collaborazioni
Grazie a tre imprenditori fiorentini già operanti nel settore è stato riaperto il ristorante dove sorgevano Le Rampe, locale popolare negli anni Ottanta: oggi si chiama The Lodge e in cucina c'è Andrea Magnelli, chef con provata esperienza di cucina nikkei, avendo già lavorato in Perù e, prima del lockdown, presente in città ai fornelli del Fusion Bar dell’hotel Gallery, di proprietà del gruppo Ferragamo, ancora in cerca di una nuova identità. E proprio nell’altro locale del gruppo invece, il Caffè dell’Oro, è arrivato Antonio Minichiello, chef di origini campane anche se nato nel New Jersey, che ha lavorato negli States tra Las Vegas e Florida per poi scegliere le rive dell’Arno come sbocco professionale. Anche da lui una bella proposta di cucina fusion, con molte suggestioni nikkei.
In San Lorenzo, fervono i lavori di ristrutturazione a La Ménagère che si presenterà ai clienti in forma completamente rinnovata a luglio, con un restyling firmato dall’architetto Claudio Nardi. Intanto, è terminata da parte della proprietà la collaborazione con The Student Hotel. Conto alla rovescia ia anche per l’apertura del Jardin La Ménagère, experience restaurant nel giardino segreto del Riva Loft, dove lo chef israeliano Erez Ohayon (che conosciamo da La Bottega del Buon Caffè).
Nuovo chef all’Oliveto del Grand Hotel Villa La Massa a Bagno a Ripoli: si tratta di Stefano Ballarino, proveniente dall’hotel Villa d’Este sul lago di Como. Interessante la collaborazione con Marco Manzi, per una serata di pizza alla settimana.
E bei movimenti allo Chalet Fontana, dove l’offerta si va diversificando con proposte tapas intriganti, grazie anche all’arrivo di nuove forze in cucina come Barbara Corrado e Diego Abad. Luigi Bonadonna, precedentemente ai fornelli dello Chalet, è oggi il titolare della cucina del The Stellar in piazza del Cestello, aperto all’interno di Nana Bianca, luogo che racchiude tutte le start up del territorio fiorentino.
a cura di Leonardo Romanelli