Osteria Bacalhau a Torino. La storia
Torino, quartiere Vanchiglia, ma in una posizione piacevolmente defilata rispetto ai percorsi della movida, al 22 di corso Regina Margherita. L’Osteria Bacalhau dal 2017 è una referenza per gli appassionati di merluzzo nelle sue declinazioni di rito, baccalà e stoccafisso. D’altro canto, lo chef del baccalà è Fabio Montagna (ex allievo e collaboratore, e oggi erede, di Moreno Grossi, della leggendaria Smarrita), ha origini venete, terra di baccalà, e una passione per il Portogallo, dove l’ingrediente è piatto nazionale, e si declina come vuole la tradizione in 365 ricette diverse, una per ogni giorno dell’anno. Non a caso, lo chef ha battezzato la sua osteria contemporanea con un nome portoghese, e prepara un perfetto Bacalhau à braz abbinato a vini portoghesi selezionati, insieme a ricette più creative come il sashimi di baccalà o l’audace cheesecake di baccalà con salsa di mango, ultimo e innovativo dessert entrato in carta. Montagna utilizza il baccalà islandese, più grande, più magro e di più alta qualità rispetto al norvegese o al danese, oltre che più indicato per piatti di crudo.
L’idea. Un dehors alla fermata del tram
Riaperta con il giusto distanziamento tra i tavoli - mentre prosegue il servizio di delivery e asporto avviato nelle settimane passate - l’Osteria Bacalhau ha inaugurato a partire dal 5 giugno anche un dehors davvero unico: Fermata Bacalhau. Ovvero tavolini e seggioline bianche posizionati all’ombra di un grande albero, esattamente dove c’era la fermata del tram n. 3, di fronte al locale. Uno spazio che fa venire in mente certi localini all’aperto del quartiere di Alfama a Lisbona, dove ogni spazio riesce a diventare una terrazza sospesa sul Tago (e qui il Po dista pochi minuti…). Alla Fermata si possono assaggiare specialità come il baccalà con asparagi (questi alla piemontese), profumo di menta e polvere di olive, uno strepitoso tortello di baccalà con pachino al profumo di limone e ragù di stoccafisso, il sashimi di baccalà, e via declinando. E naturalmente il menu “Degustazione con ispirazione portoghese”, fra “bolinhos de bacala” - polpette di baccalà con salsa allo yogurt - e il “bacalhau à braz” (4 portate 30 euro, 3 portate 20 euro). O fermarsi per un aperitivo, in due varianti, a scelta: 2 portate e un cocktail a 15 euro, oppure, per la stessa cifra, petiscos vari alla portoghese e vino portoghese (dal Vinho Verde al Dao, all’Herdade Dos Lagos Aragonez Rosè). I vini li importa un lisboeta trapiantato a Torino, Paulo Brito di Lusitania Vini. E per finire, dessert piemontesi o la cheesecake al baccalà e, naturalmente, gli immancabili pasteis de nata.
Baccalà anche a pranzo, per un menu lunch a 10 euro (entrata e primo piatto, volendo anche piatti della tradizione piemontese e mediterranea). Insomma, un flash di Portogallo a Torino, in una location che sembra uscita da un’inquadratura di Lisbon Story di Wenders… Mica male l’idea.
Osteria Bacalhau - Torino - Corso Regina Margherita, 22 - www.bacalhau.it
a cura di Rosalba Graglia