Le edicole, come i mercati rionali, sono reperti di una società che sta ormai scomparendo e, come certi esempi di archeologia industriale, possono diventare altro, nell'ottica di una rigenerazione urbana che restituisce nuova vita e nuovi valori a spazi in disuso. Così è stato per Edicola 518 di Perugia. Un chiosco diventato in breve tempo un effervescente epicentro culturale. Punto di riferimento per quella comunità che si stringe intorno alle riviste indipendenti, ai volumi d'arte, ma anche a un certo modo di vivere la città: informale, curioso, non convenzionale.
E non convenzionale continua a essere la cifra caratteristica della realtà fondata nel 2016 da Antonio e Alberto Brizioli. Non convenzionale nel ripensamento degli spazi, nella selezione dei titoli, e ora anche delle etichette. Perché il progetto Edicola 518 non si è fermato alla sola editoria, né al solo chiosco: in questi anni si è misurata con la città e il suo turismo, è cresciuta con iniziative ed eventi, e nel 2019 ha aperto una seconda sede, la vicina libreria Paradiso e diventata ben presto base operativa. Proprio di fronte, nei giorni scorsi si è affiancato un ulteriore spazio, stavolta dedicato al cibo e al vino, naturale, ovviamente, ma si potrebbe anche definire non convenzionale, per sottolineare l'elemento di continuità che lega la neonata vineria – nome ancora da definire, per ora basta un numero: 518, scritto con un font che Antonio definisce liquido, al punto da conquistare il nomignolo di Paradiso Liquido – all'edicola e alla libreria.
Continuità nello stile, nello sguardo prensile sempre in cerca di piccoli progetti innovativi e di qualità, ma anche per quell'idea di comunità che sin da subito si è creata intorno alla 518, fatta di un pubblico insoddisfatto dalle proposte più commerciali, ma curioso, attivo, vivace, in cerca di qualcosa di diverso dall'offerta livellata dalla gdo, si tratti di editoria o di enogastronomia. E sempre a proposito di continuità, gli spazi che ora ospitano la vineria sono quelli di un vecchio alimentari, un negozio di prossimità, altra categoria oggi in affanno, che necessita di un ripensamento dell'offerta e degli spazi, un po' come abbiamo visto accadere in attività come PizziCarola o altre botteghe di qualità che hanno saputo catalizzare un gruppo di persone intorno a un'idea, una selezione originale, alla personalità di chi le ha create. Così è stato per Edicola 518 in ogni sua manifestazione.
La vineria di Edicola 518: Paradiso Liquido
Ora il richiamo di un bicchiere si unisce a quello della pagina scritta o illustrata, in quella specie di agorà che si è venuta naturalmente a creare nella strada pedonale – “una delle poche di Perugia” - che divide la libreria e la vineria. Anime diverse che possono interagire, dialogare, ma poi devono rimanere separate, nell'ottica di Antonio: “Non sono un convinto dell'idea di vendere alla stessa cassa libri e vini, anche perché a un certo punto la somministrazione prende il sopravvento. Ci è sempre piaciuto che questo rimanesse uno spazio dedicato totalmente alla carta. E poi” aggiunge “siamo dei fan delle professioni e ci piace che qui si trova da una parte un libraio e d'altra un oste, e per quanto l'oste legge e il librario beve, sono due professioni differenti”.
L'oste è Mauro Orsini, cliente e amico esperienze nel mondo della somministrazione, da anni interessato dei vini naturali sul punto di aprire un locale proprio. “Poi c'è stata una convergenza abbastanza naturale: cercavamo una persona con questa professionalità e lui è appassionato del nostro progetto e farlo con noi gli pareva un punto di forza”. Detto-fatto: una manciata di metri quadri, un piccolo bancone con qualche sgabello e lo spazio esterno a disposizione.
Cosa si beve e cosa si mangia
L'80% della proposta riguarda il vino, con una selezione che vuole essere molto dinamica. Circa 150 etichette, esclusivamente naturali, molte – ma non tutte – locali, con qualche fuga nel resto d'Italia e del mondo, di nuovo in coerenza con il progetto dei libri e delle riviste. Una piccola selezione di vini al bicchiere e qualche boccone da accompagnare scegliendo dalla lavagna, anch'essa in continuo aggiornamento, “cose semplici con materie prime molto buone”.
Il prosciutto al coltello è un punto fermo della proposta, ci sono poi salsicce, coppa, pesto etrusco con spalla e lardo di cinturello di Estrusco Carni che lavora razze autoctone “una macelleria che fa cose interessanti, molto buone, trovi sapori che non conoscevi prima”, formaggi di capra di Calcabrina di Montefalco, insieme pinzimonio, erbe e fiori eduli di La Terra è Bassa, il pane è di Pane & Companatico. Sugli scaffali cose come chips di Patatas Nana, crackers, sardine, conserve, piccole produzioni che raccontano una prospettiva precisa: “abbiamo mantenuto lo stesso approccio dell'edicola, prendere tutto fuori dalla gdo, sempre con un rapporto diretto, scegliendo le cose in cui crediamo”. Secondo una visione che potrebbe sembrare anacronistica, invece è quanto di più attuale si possa trovare per far rinascere spazi e mestieri.
Vineria 518 - Perugia - corso Cavour 22 - https://edicola518.com/