Perugia atto secondo. Una nuova edicola - dopo Edicola 518, oggi anche enoteca - diventa luogo di scambio e di cultura nella cittadina umbra. Stavolta, però, è tutto a tema food. Si chiama Edicola Cucina lo spazio in Largo Porta Pesa che fa rinascere un antico chiosco trasformandolo in uno spazio dedicato al cibo, quello da leggere e quello da mangiare. “Edicola Cucina è un luogo reale e irreale insieme” sorride Marco Virginia Billi, ideatore del progetto. Reale perché è lì, la vedi, in quello slargo in prossimità del centro, dove un tempo si pesavano le merci prima di farle entrare in città, oggi nel pieno della vita perugina in una zona “che merita di essere riqualificata”. E irreale perché? “Perché ti fermi e pare di stare da un'alta parte, a Milano, o magari a Parigi. Insomma è un posto che non pensi possa esistere. E invece c'è”.
Aperta a maggio 2023, nelle intenzioni doveva far parte di un progetto più ampio che comprendeva tre stalli; parte invece con uno: questioni burocratiche hanno ridimensionato la partenza - “un tempo con le edicole ci vivevano intere famiglie, ora se vuoi un problema prendi un'edicola”, scherza Billi – ma non è detto che nei prossimi mesi non possa crescere, “cerco di rendere credibile il mio investimento, ho pur sempre studiato economia”. Esperienze in una multinazionale del cibo e un legame fortissimo con la cucina - “era il luogo in cui mi rifugiavo da bambino” - Billi ha fatto una scelta di cuore: “Vedevo questo spazio sofferente, ora è un posto che ti dà delle emozioni. Sono quelle che cercano le persone”.
Edicola Cucina, un progetto romantico
“Un progetto romantico”, lo definisce Billi che ha dunque preso una vecchia edicola, che sta lì da prima degli anni Cinquanta, l'ha rimessa a nuovo esaltandone il fascino un po' retrò, riempiendola di cibo e di parole. Una dozzina di testate, un centinaio di libri tutti a tema food (molte i titoli di Guido Tommasi e Biblioteca Culinaria, ma non mancano altre edizioni e volumi anche di autori locali), un po' di oggettistica per la cucina e la tavola e poi una selezione di cibi e bevande quasi esclusivamente regionali: birre, vino in lattina, succhi di frutta e analcolici, snack, prodotti al tartufo, ragù di cinghiale, humus, spezie secche e conserve come quella di sedano nero. E poi una pasta a marchio Edicola Cucina prodotta ovviamente in Umbria. Niente somministrazione, però: “la legge non lo consente”.
La riconversione delle edicole
Tema molto attuale, quello della riconversione delle edicole, che soffrono della crisi della carta stampata e impongono nuove strategie di vendita. La soluzione potrebbe proprio essere quella di affiancare a giornali e riviste anche altre categorie merceologiche in formule ibride che spesso si rivolgono ai cibi, come deciso recentemente anche in Sicilia. Per ora, però, l'impossibilità di effettuare la somministrazione è un grande freno: “posso vendere solo prodotti confezionati e pronti. Non, per esempio, formaggi e salumi” che in Umbria vantano non poche specialità. Un freno che non è detto che nei tempi a venire possa essere rimosso, trovando soluzioni adeguate. Per ora, infatti, l'iniziativa ha suscitato l'interesse di esponenti di amministrazioni comunali di altre città proprio per capire la fattibilità di un progetto simile che può mettere un freno al dilagare di edicole morenti, vestigia di un passato potenziali elementi di degrado per la città, quando abbandonate. Da parte sua, Billi dà il suo contributo, di giorno come di sera: “ho messo una telecamera a mie spese, e lascio le luci accese la notte: vedessi come è romantica”.
Gli eventi
“Alla fine facciamo una attività che non è per tutti, per questo dobbiamo inventarci qualcosa ogni giorno”. Ecco allora le iniziative volte a coinvolgere concittadini e turisti, diventando una sorta di infopoint per stranieri, anche grazie a un pannello termoled “volevo dare un tocco d'antico ma anche di moderno che ci proietta nel futuro. Insomma: Back to the future ma sempre rispettando le tradizioni con i prodotti tipici del territorio”, e poi i piccoli eventi con cuochi – come Silene, Carlotta Delicato o l'ecuadoregno Don Pai - le iniziative durante Umbria Jazz, quando Campari ne ha fatto una base operativa che ha richiamato tanti passanti e un coro austriaco che ha improvvisato live per due giorni consecutivi, e la partecipazione a eventi come il Salone Nazionale del tartufo bianco pregiato di Città di Castello, quando Edicola Cucina è andata in trasferta per incontrare cuochi del territorio come Giorgione, portando in giro un frame come sfondo per interviste. Sono i primi passi di una serie di iniziative che contano sul legame che stringe la cucina con diversi ambiti del vivere umano. A partire da quello con l'arte. E non è un caso se al “bancone” ci sia un artista, Lorenzo Marroni in arte Maqced, e non è ancora un caso se – sovrintendenza permettendo – c'è in ballo una collaborazione pre un intervento artistico sulla vetrina di Edicola Cucina. Ulteriore tassello di un progetto di riqualificazione della città in nome dela cultura del cibo. A 360 gradi.
Edicola Cucina – Perugia – Largo Porta Pesa - https://www.edicolacucina.com