Dove mangiare la paniscia a Novara. I 6 ristoranti migliori scelti dal Gambero Rosso

28 Feb 2024, 16:49 | a cura di
Da non confondere con la panissa vercellese, la paniscia, simbolo della tradizione culinaria novarese, è un risotto arricchito da verza, fagioli, salame della duja, cipolla, vino rosso locale e burro

In posizione strategica, a un’ora da Milano e a un’ora e un quarto da Torino, vicina ai laghi Maggiore e d’Orta, Novara è una città tranquilla, a misura d’uomo. Il centro storico svela gioielli architettonici come la Basilica di San Gaudenzio, la Cattedrale e il Battistero, ma si possono ammirare antichi palazzi signorili, il Castello, l’Arengo del Broletto e il Teatro Coccia, il più storico del Piemonte. Dal punto di vista enogastronomico, il prodotto principale è il riso, seguito a ruota dal formaggio Gorgonzola, dalle rane e da salumi quali il fidighin (a base di carne e fegato di maiale), il salame d’oca e il “salam d’la duja” che si conserva in un recipiente riempito di strutto, a garanzia della morbidezza delle sue carni. Una curiosità: Novara è la patria dell’aperitivo Campari, che nacque proprio qui nel 1860

Dove mangiare la paniscia a Novara

Vineria Caccia Reale

Trattoria. Sulla strada che porta verso il lago d'Orta, offre una spaziosa veranda per l’estate e un ambiente in stile rustico con travi di legno ai soffitti e tavoli vestiti di tovaglie a quadretti, d’inverno riscaldato dal camino acceso. La cucina offre i piatti tipici della zona: antipasti di salumi e affettati vari, la tradizionale paniscia, agnolotti al brasato, poi, come secondi, il ricco fritto alla piemontese, lo stufato con patate, bolliti vari o pesce di acqua dolce. Nel periodo giusto, tante buone pietanze a base di funghi (soprattutto porcini) e di tartufo. Dolce chiusura con bonèt e crème caramel. Da bere vino della casa e alcune buone bottiglie.
Vineria Caccia Reale – corso Risorgimento, 125/A – 0321 472345 – Facebook

Cavallino Bianco

Trattoria. In pieno centro, a pochi metri dalla Basilica di San Gaudenzio, un’insegna di solida gestione familiare ideale per chi vuole gustare la cucina tipica locale, articolata in due salette accoglienti e ben sistemate. L’esordio è affidato al misto di salumi e Gorgonzola o al vitello tonnato, poi la paniscia, ricca di sapore, agnolotti del plìn e gnocchi alla Radetzky (la pasta fresca è fatta in casa, così come i dolci). Si prosegue il percorso con la lingua in salsa verde, la guancia di manzo brasata, le costine di maiale con patate. Tra i dolci, spiccano bonèt, panna cotta e salame di cioccolato. A chiudere il cerchio, una mirata scelta di vini per tutte le tasche, con l’opportunità di bere a calice.
Cavallino Bianco – vicolo dell’Arco, 2/A – 0321 393908 – www.trattoriacavallinobianco.it

Circolo della Paniscia

Trattoria. Nell’insegna una dichiarazione d’intenti perché qui si fa un’autentica cucina della tradizione, con menzione speciale per la paniscia, tra le migliori in città, preparata seguendo fedelmente un’antica ricetta di famiglia dello chef patron Giorgio Moroncelli. Ma non è il solo piatto che vale la pena assaggiare, troverete anche le lumache in guazzetto, la trippa in umido, le rane fritte, il tapulone d’asino, la “cassola” (un misto di verze, carni d’oca e di maiale), le costine con le verze e perfino pesce. Come antipasto niente di meglio che il misto di affettati e formaggi, nel quale non mancano mai il “salam d’la duja” e la fidighina. Menu degustazione a prezzi convenienti, vini all’altezza.
Circolo della Paniscia – via C. Perazzi, 1/F – 0321 613156 – www.circolodellapaniscia.com

La Locanda delle Due Suocere

Trattoria. Appena fuori dal centro, davanti all’Università, un indirizzo attivo dal 2006, sempre con successo. Il menu, che cambia spesso, affianca riletture della tradizione a proposte stagionali più creative, anche a base di pesce. Da sottolineare, inoltre, che pasta fresca e dolci sono di produzione propria. Si comincia con un ricco tagliere di affettati e formaggi accompagnato da sottaceti e confetture, oppure con la battuta di carne cruda a coltello da condire a piacimento, poi paniscia, tajarin al ragù di coniglio e vari tagli di carne sapientemente cucinati. Al capitolo dessert, panna cotta al pistacchio in barattolo e bonèt. Soddisfacente la lista dei vini, con scelta al bicchiere.
La Locanda delle Due Suocere – corso Trieste, 42 – 0321 032310-351 6747812 – Facebook

Osteria Dal Nano

Trattoria. La gestione consolidata della famiglia Viana è una garanzia, l’ambiente è curato, informale, senza troppi fronzoli, ma con un’atmosfera rilassata che mette chiunque a proprio agio. La cucina è genuina, robusta, dai gusti decisi. Per iniziare i salumi tipici della zona, compreso l’ottimo salame della duja e la fidighina (salame di fegato), peperoni con bagna cauda. A seguire una sontuosa paniscia fatta come si deve, polenta e Gorgonzola, lo stufato d’asino con polenta, le costine con le verze, l’ossobuco. Tutto buono e in porzioni generose. Goloso finale con il bonèt e la meringata al cioccolato. Vino della casa e della zona da abbinare al tutto. Conto leggero, prenotazione indispensabile.
Osteria Dal Nano – corso Vercelli, 48 – 0321 466560

Trattoria dello Stadio

Trattoria. Proprio di fianco al vecchio stadio, un’affidabile insegna con molti anni di onorata attività alle spalle. Bancone bar all’ingresso, salette con sobri arredi in legno, accoglienza cordiale. Dalla cucina arrivano piatti ben fatti che evidenziano ingredienti di qualità, dal riso all’olio extravergine d’oliva alle carni. Esempi: tartare di Fassona, misto di affettati, gnocchi al ragù d’ossobuco, paniscia, guancia di vitello brasata, arrosto di maiale, Gorgonzola di diverse stagionature. Non manca qualche pietanza di pesce secondo mercato. Finale goloso con dessert al cucchiaio, dalla panna cotta al bonèt. In cantina le etichette del territorio fanno la parte del leone.
Trattoria dello Stadio – via N. Sottile, 2/C – 0321 1645288

linkedin facebook pinterest youtube rss twitter instagram facebook-blank rss-blank linkedin-blank pinterest youtube twitter instagram