Dove mangiare in hotel a Milano. I migliori ristoranti, bistrot, giapponesi, cocktail bar d'albergo scelti dal Gambero Rosso

20 Apr 2024, 10:12 | a cura di

Quando qualche anno fa Giancarlo Morelli ha fatto il bis a Milano insediandosi nel Viu, zona Chinatown, si parlava di uno dei primi esempi di "bleisure" hotel, un nuovo concept dell'accoglienza dove si sposavano le esigenze del soggiorno business a quelle della vacanza di puro piacere (leisure). Ma la città corre veloce, e se già storicamente l'hôtellerie meneghina è all'avanguardia in Italia, oggi dal cilindro spuntano in continuazione strutture dove il design (siamo nella capitale della Design Week, d'altronde) incontra investimenti mirati, da parte di catene prestigiose o di brand "altri" (specie del mondo della moda).

Il risultato è un panorama di strutture pensate (o ri-pensate dopo attenti restyling) nei dettagli, pronte ad accogliere il pubblico internazionale come quello locale, dotate di centri benessere, aree fitness e per lo smart warking, salotti e lounge per il relax e in parecchi casi di rooftop con vista pazzesca. E dove la ristorazione si modula di conseguenza: fine ma anche casual dining, tra tavole cosmopolite e luoghi della mixology d'autore. Ecco una selezione dei migliori, dove trovano spazio certezze blasonate e chicche "under the radar".

Dove mangiare in hotel a Milano. I migliori ristoranti, bistrot, giapponesi, cocktail bar d'albergo scelti dal Gambero Rosso

(10_11) Ten Eleven del Portrait Milano Hotel

Ristorante. Il "casual dining" del lussuoso Portrait Milano è stato il place to be dell’ultima stagione milanese, per stranieri amanti dell’Italia e italiani amanti del mondo. Il luogo è di gran classe, nell’ex Seminario Arcivescovile che Leonardo Ferragamo ha trasformato partendo dal Portrait e aprendolo alla città intera. Il menu è godibile con un tocco autoriale (vedi i mondeghili con carne "stracciata" a mano o la pasta in bianco che ha conquistato la città) e senza paletti: si va dal ceviche "italiano" a un perfetto Beef Wellington. Ci sono anche il Beefbar Quadrilatero, con carni eccellenti, e il nuovo arrivato, il cocktail bar Rumore, aperto a fine 2023 e dal design ispirato agli anni Sessanta.

(10_11) Ten Eleven del Portrait Milano Hotel - via Sant'Andrea, 10 - 02 367995850 - lungarnocollection.com

Acanto dell'Hotel Principe di Savoia

Ristorante. Sempre piacevole sedersi nella sala dell’Acanto, fine dining della vera istituzione dell’hotellerie milanese nonché luogo da sempre amato dai designer: ci si sente signori, si gode della perfetta mise en place e si è circondati da una bella clientela internazionale. Oggi alle redini di una cucina sempre affidabile, tarata su un pubblico assortito, c'è Matteo Gabrielli, per anni sous chef di Alessandro Buffolino, autore di piatti come il risotto al burro nocciola, limone e tartare di gamberi rossi o il reale di manzo, crema di sedano rapa speziato, carote baby e jus al pepe. Cantina che consente di divertirsi, a prezzi da grand hotel. Il Salotto è la lobby lounge, progettata da Thierry Despont, mentre il Principe Bar è il regno della mixology.

Acanto dell'Hotel Principe di Savoia - p.zza della Repubblica, 17 - 02 62302026 - dorchestercollection.com

Armani/Ristorante dell'Armani Hotel Milano

Ristorante. È la “casa” deluxe (con affaccio unico su una Milano splendida, dal Duomo a Porta Nuova) targata Armani, uno dei matrimoni più riusciti tra fashion e food. D'altronde di trova al settimo piano, in una sala di gran classe con pavimento a scacchi in onice e ampie vetrate che incorniciano l’intero piano. Qui la cucina di Francesco Mascheroni sfodera creatività e mente aperta, tecnica e rispetto della materia prima, in uno stile minimal coerente con la cornice esclusiva.

Armani/Ristorante dell'Armani Hotel Milano - via A. Manzoni, 31 - 02 88838702 - locations.armani.com

Il Cairoli Bar & Restaurant by “UNA cucina”

Ristorante. Posizione centralissima, con vista sul Castello Sforzesco, e una sala luminosa per il ristorante interno all'UNAHotels Cusani. Il menu è essenziale e diretto, adatto a una clientela business e a un turismo di livello, che punta sull'italianità. Non mancano il risotto “vecchia Milano” e medaglione di ossobuco e il suo jus. Buona cantina, servizio efficiente.

Il Cairoli Bar & Restaurant by “UNA cucina” - via Cusani, 13 - 02 8560605 - gruppouna.it

Caruso Nuovo del Grand Hotel et de Milan

Caruso Nuovo milano Foto-© Andrea Ferrari

Bistrot. Un hotel che ha 160 anni di vita dove sono passati scrittori, pittori, musicisti, simbolo cittadino dove, oltre al gourmet Don Carlos, opera oggi dopo un restyling filologico il Caruso Nuovo, impostato da Gennaro Esposito. Il quale ha portato qui una cucina improntata su una napoletanità salottiera e poliglotta, con molta attenzione al vegetale. Minestra di pasta mista con pesce di scoglio, cotoletta alla milanese, l’immancabile babà napoletano con crema pasticcera e frutta di stagione. Carta più snella a pranzo.

Caruso Nuovo del Grand Hotel et de Milan - via A. Manzoni, 19 - 02 723141 - grandhoteletdemilan.it

Da Noi In dell'Hotel Magna Pars, l'hotel à Parfum

Ristorante. Andrea Alfieri, cuoco di grande esperienza, è al comando della cucina di uno spazio tra i più belli e originali di Milano, un hotel à parfum ricavato in un'ex fabbrica di profumi e con tanto di "perfume laboratory" interno (LabSolue) arredato con pezzi d’epoca degli anni ‘60 appartenenti all’archivio dell’azienda cosmetica della famiglia Martone, la Marvin. La sala interna è raffinata, calda e ben illuminata mentre il piccolo giardino regala una tranquillità naturale nella bella stagione. Il menu offre alcune proposte classiche di pesce e di mare (costoletta alla milanese, fritto di calamari e gamberi), i signature dish della casa (uovo in gabbia, crema di latte e Grana Padano, tartufo bianco e nero) e piatti molto italiani, semplici e ben eseguiti. Cantina valida e servizio adeguato. Bancone, cantina a vista e cocktail li trovate al LiquidamBar.

Da Noi In dell'Hotel Magna Pars, l'hotel à Parfum  - via Forcella, 6 - 02 8338371 - magnapars.it

The Dome Restaurant dell'ODSweet Duomo Milano Hotel

Ristorante. Un 4 stelle centralissimo dal concept originale, tutto a tema “dolce”. Per prima cosa, appena varcata la soglia, si resta immediatamente colpiti dall’aroma di cioccolato e vaniglia degli ambienti. Le camere – 17 a tema cioccolato fondente e 17 a tema marshmallow – fra l’altro hanno in dotazione uno Sweet Corner a cui attingere per soddisfare un’eventuale voglia di una pausa golosa in ogni momento della giornata. Al settimo piano dell’edificio si trova il The Dome Rooftop abbellito da un tripudio di piante e fiori, dove ogni giorno ci sono quattro proposte diverse per la prima colazione, mentre al secondo c'è The Dome Restaurant, con menu internazionale e drink list.

ODSweet Duomo Milano Hotel – via G. Mazzini, 2 (angolo piazza Duomo) – 02 26600449 – odsweethotel.com

Domenica al 21 House of Stories

Bistrot. Ospitalità innovativa e community: così i fratelli Benetton hanno inquadrato il 21 House of Stories Navigli, simbolo di un quartiere in cerca di un’identità meno tradizionale, più da New York che da cartolina milanese. La struttura, di design, è finita subito in copertina grazie ai due Mirador: spettacolari terrazze gemelle con tanto di piscina. Le camere? Rain shower, letti king-size e cuscini extra-comfort. Al settimo piano regna la grande mixology, al nono si servono crudi di carne e pesce da abbinare al vino. L’offerta culinaria completa si ha al piano rialzato nel bistrot dalla cucina affidabile, italianissima, diretta. Dal vitello tonnato al pollo al mattone, dagli spaghettoni tonno e cipolla alla panna cotta con fragole. Anche a Città Studi.

Domenica al 21 House of Stories - via A. Sforza, 7 - 02 89079880 - 21houseofstories.com

Duo Bistrot del Duo Milan Porta Nuova

Bistrot. Aperto a colazione, pranzo e cena, il bistrot della seconda struttura italiana della collezione di hotel indipendenti Tribute Portfolio di Marriott, aperto a marzo 2023 nell’ex Four Points Milan Center by Sheraton dopo un importante restyling, si trova in uno dei quartieri più cool e frequentati del capoluogo. L’albergo conta 239 camere, di cui 11 suite, ed è concepito secondo un format sullo stile bleisure - fra business e leisure -, con un design smart e contemporaneo coerente con quello della zona che lo ospita. C’è anche un ristorante peruviano sul rooftop.

Duo Bistrot del Duo Milan Porta Nuova - via Gerolamo Cardano, 1 - 02 667461 - marriott.com

Terrazza Duomo 21 del The Glamore Milano Duomo

Bistrot. Il 5 stelle con 15 camere e suite (ma arriveranno a oltre 30), molte con balcone privato, si trova al terzo piano dell'edificio, tutto di proprietà del gruppo Glamore, in posizione unica e con una delle poche offerte non turistiche in zona. La proposta food peraltro è più che variegata: al primo piano ci sono il club con esclusiva terrazza affacciata sulla piazza e intrattenimento serale fino a tarda notte e sala colazione e il bistrot con vista sulla Galleria e tipica cucina italiana e internazionale. Mentre al secondo ecco il ristorante Verso , dei fratelli Remo e Mario Capitaneo, che lo scorso autunno hanno conquistato due stelle Michelin in una botta sola.

Terrazza Duomo 21 del The Glamore Milano Duomo - p.zza del Duomo, 21 - 02 47755459 - terrazzaduomo21.it

Terrazza Gallia dell'Excelsior Hotel Gallia

Ristorante. La vista sul colosso babilonese della Stazione Centrale è uno dei motivi per arrampicarsi in cima a questo albergo storico, che qualche decennio fa sollecitava i sogni dei tifosi, ospitando il calciomercato. L’altro è la cucina dei fratelli Lebano, Vincenzo e Antonio, scelti dai Cerea (Da Vittorio a Brusaporto) che li hanno avuti come allievi. I due sono campani e si vede e si sente. Il Mediterraneo sbuca dappertutto e dà nome (Essenza mediterranea) al piatto più potente, la pasta mista con cozze alla saracena, alghe, verbena e grano arso, un vero concentrato di sapori. Una proposta per tutto il giorno con antipasti, insalate, qualche semplice primo e sandwich.

Terrazza Gallia dell'Excelsior Hotel Gallia - p.zza Duca d'Aosta, 9 - 02 67853514 - galliadining.com

Morbido del Quark Hotel Milano

Ristorante. Alla guida dell’offerta di questa storica struttura - un must dell'accoglienza business - tornata alla luce dopo oltre due anni di ristrutturazione c’è Andrea Ribaldone (già consulente al Domenica del 21 House of Stories). L’offerta food è modulata in diversi ambienti: il Morbido, La Veranda, Tonico lounge bar, Grab&Go (cosiddetto “prendi e vai” h24). Il primo è la versione casual dining, sofisticata ma rassicurante, con una cucina fatta di ingredienti di prossimità e piatti che vanno dagli antipasti in condivisione freddi e caldi al risotto Carnaroli alla zucca mantovana e amaretti, dai tagliolini di pasta fresca al ragù di scoglio al guancialino con purè di sedano rapa e nocciole tostate.

Morbido del Quark Hotel Milano - via Lampedusa, 11 - 02 847391 - quarkhotelmilano.com

Giancarlo Morelli dell'hotel Viu Milan

Ristorante. Il locale milanese di Giancarlo Morelli, chef-patron di grande esperienza con la prima casa a Seregno, in Brianza (Pomiroeu Giancarlo Morelli), si trova al piano terra di questo "bleisure" hotel che in cima ha rooftop con piscina e vista strepitosa. Al ristorante Morelli mantiene la sua linea con la voglia di divertirsi e divertire, e piatti sempre nuovi a ogni stagione, fermi restando i suoi classici. La sala è molto bella e c'è un "tavolone" dello chef in cucina. A pochi metri, il Bulk Bistrot per un aperitivo in apertura e un cocktail in uscita.

Giancarlo Morelli dell'hotel Viu Milan - Sarpi - via A. Fioravanti, 4 - 02 80010918 - morellimilano.it

PanEVO del The Westin Palace

Ristorante. In zona Porta Nuova, in un palazzo del 1950 con la facciata in marmo di Aswan, è un albergo di prestigio e al passo con i tempi, attento com’è alla sostenibilità e alla tutela dell’ambiente. Oltre alle camere, alle suite e al residence, dispone di un Lounge Bar e di una splendida terrazza panoramica all’ottavo piano, ad apertura stagionale. Il ristorante è guidato dallo chef Moris La Greca, che propone un menu d'impronta mediterranea con spunti creativi.

PanEVO del The Westin Palace - p.zza della Repubblica, 20 - 02 63364001 - panevorestaurant.com

Pellico 3 Milano dell'Hotel Park Hyatt Milan

Pellico 3 Park Hyatt Milano

Ristorante. Ha riaperto dopo il restyling dello studio di Flaviano Capriotti che ne ha fatto un luogo se possibile ancora più esclusivo ed eclettico, dall'offerta variegata: Cupola, Mio Lab bar più il fine dining Pellico 3, dove Guido Paternollo, giovane chef milanese, laurea da ingegnere e soste da Enrico Bartolini nonché Yannick Alleno e Alain Ducasse, sfodera uno stile che dal Mediterraneo si apre al mondo, senza dimenticare il luogo in cui si trova (vedi l'animella soufflé alla milanese, burrata, caviali e grani di senape). Cantina e servizio di livello adeguato alla struttura.

Pellico 3 milano dell'Hotel Park Hyatt Milan - via S. Pellico, 3 - 02 88211236 - pellico3milano.it

Portico 84 Coffee&Co dell’Urban Hive Milano

Ristorante. Nel cuore di Brera e all’interno dell’affascinante quattro stelle aperto a gennaio 2023, un concept contemporaneo (“bistrot di quartiere”) aperto da mattina a sera in un ambiente moderno e cosmopolita. 97 camere, area business, salotto urban e area fitness, tra gli altri servizi. La formula food lascia piena libertà all’ospite, e la carta si articola in Snack, Bar Food, Main Course e Dessert. Si va quindi dai mondeghili con maionese allo zafferano allo spaghetto con ragù di luganega, spuma di parmigiano e olive dry, fino alla cotoletta alla milanese con patate. Piatti veg - il brand punta anche alla sostenibilità ambientale - e drink come si deve.

Portico 84 Coffee&Co dell’Urban Hive Milano - c.so Garibaldi, 84 - 02 29003888 - urbanhivehotels.com

Sachi Milano del Giardino Cordusio Gran Melià

Giapponese. Apertura a febbraio 2024 per il nuovo cinque stelle lusso curato dal Sunset Hospitality Group, a un passo dal Duomo, dove oltre al raffinato cocktail bar Giardino Cordusio, svetta - è proprio il caso di dirlo: si trova al quarto piano e ha una terrazza-giardino con cento coperti - il prestigioso fine dining giapponese con innovativi tocchi fusion. Qui infatti va in scena un mix fra gli stili Izakaya (da trattoria) e Kaiseki (più strutturato ed elaborato), definito Kappo Ryori, dove si insinuano anche suggestioni italiane. La materia prima è a cinque stelle come l'albergo (e i prezzi ne conseguono): da provare il carpaccio di tonno blu con soia al tartufo, tartufo nero, shio-kombu, erba cipollina. Il bere segue il resto: bolle e fermi, sakè e liquori, mixology d'autore.

Sachi Milano del Giardino Cordusio Gran Melià - via Orefici, 26 - 02 82759853 - sachirestaurants.com

Sadler all'Hotel Casa Baglioni

Ristorante. Il "signore" del Naviglio Pavese, dove è stato protagonista della scena da oltre un trentennio, senza abbandonare del tutto la via d’acqua dove resta l’amato Chic ‘n Quick, ha portato il fine dining all’interno di un elegante boutique hotel in stile anni ’60. Anche la sala è in tema, molto lineare e pulita, più leggera rispetto a quella sul Naviglio. Un palcoscenico ideale per uno chef con una simile carriera alle spalle. Detto che la carta con i suoi classici è sempre a disposizione, si può optare per i menu degustazione, valida opzione per fare un viaggio nello stile di Sadler. Percorso veg, cantina di livello, il servizio si comporta bene. Proposta lunch. Il Casa Baglioni rooftop by Sadler è aperto da lunedì a sabato dalle 18 all’una di notte.

Sadler all'Hotel Casa Baglioni - via dell'Annunciata, 14 - 02 58104451 - ristorantesadler.it

Seta by Antonio Guida

Ristorante. Uno dei ristoranti d'albergo migliori d'Italia è quello dove opera Antonio Guida, cuoco di rara sensibilità e acume che lo conduce da anni con una brigata affiatata e ricca di talento. Il menu cambia spesso ed è frutto di continue ricerche, sperimentazioni e intuizioni, in ogni campo. Sul fronte vegetale per esempio, secondo stagione, ecco l'”Orto verticale”, la melanzana in estratto di peperone, la fettuccina di mais in salsa di pomodoro verde e rosso e pistacchio, il cavolfiore in tempura con glassatura di carota e brodo freddo a latere. Oppure animella (cioccolato e pompelmo, contrasti esemplari), l’anguilla foie gras e salsa miso, il signature pollo “ficatum”, salsa d’uvetta e millefoglie di rigaglie. Al Mandarin Garden si fa tappa per un drink o un aperitivo, data la proposta mixology di altissima qualità.

Seta by Antonio Guida - via Monte di Pietà, 18 - 02 87318897 - mandarinoriental.com

Vico Milano

Cocktail Bar. Una chicca "under-the-radar", come si legge sul sito, questo boutique hotel ricavato nell'ex fabbrica delle bici Legnano. La proprietà è di Neri Baccheschi Berti, nome legato a un altro posto di gran charme in Toscana, Il Castello di Vicarello. La struttura è esclusiva, disegnata dall'architetto siciliano Giuseppe Alito e arredata con mobili fatti a mano, lampade di Flos, tappeti dall'Iran, maioliche di Fez, opere d'arte. Per la parte food&wine c'è un cocktail bar in stile speakeasy, dove si offrono cocktail e i vini dell'azienda di famiglia insieme a sfizi in accompagnamento.

Vico Milano - c.so Genova 11 - 02 49418437 - vicomilano.com

Zaïa dell'Aethos Milan

Bistrot. Nel boutique hotel della community internazionale fondata da Benjamin Habbel, statunitense che ha quartier generale a Berlino, con 32 camere tutte diverse tra loro e arredate con oggetti vintage, completamente ristrutturato lo scorso anno, il ristorante interno offre un ambiente accogliente e semplice che invita alla condivisione ed è diviso in più spazi, tra la pizzeria affidata a Umberto Iervolino, l’Aethos Club riservato ai suoi membri, il Doping Bar per la mixology. La cucina di Luigi Gagliardi e Dario Guffanti è mediterranea con incursioni mediorientali e di tradizione ebraica moderna. Menu d’impostazione sharing: solo antipasti (che invitano alla condivisione), portate principali e dolci. Aperto a cena (a pranzo per i membri del club).

Zaïa dell'Aethos Milan - p.zza XXIV Maggio, 8 - 02 89415901 - zaia-ristorante.it

Zelo del Four Seasons Hotel Milano

Garden

Ristorante. Il Four Seasons non corre il rischio di passare di moda, per la storia, per la posizione, perché il rinnovamento del chiostro (fantastico per bere un aperitivo o un drink nel dopo cena) è stato azzeccato. Del resto lo ha firmato Patricia Urquiola, con complementi e arredi che sono pezzi iconici del design italiano, da Cassina a Flos, e opere di artisti come Vanessa Beecroft e Massimo Listri. Il fine dining serale svolge bene il suo compito, senza poter fare eccessiva creatività ma curando in modo esemplare ogni proposta (con carta e menu a sorpresa). Il bistrot durante  tutto il giorno propone piatti sfiziosi e leggeri. In più ci sono il bar Stilla e, in giardino, rinnovato a sua volta, il Crudo Bar.

Zelo del Four Seasons Hotel Milano - via Gesù, 6 - 02 77081478 - fourseasons.com

foto di copertina Excelsior Gallia

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