Ogni periodo dell'anno è buono per andare alla scoperta dell’entroterra ligure sia di Levante che di Ponente, punteggiato da paesini arroccati sulle colline e sulle valli che si spingono ad arrivare fino in Piemonte, uno splendido territorio ricco di storia e tradizioni, anche a tavola. Qui 13 indirizzi, fra cui un tre gamberi nella Guida Ristoranti d’Italia 2024.
Dove mangiare a Campo Ligure (GE)
Caccia C’à Bugge
Trattoria. Una cucina all’insegna della sostenibilità, del non spreco e della tradizione ligure-piemontese è quello che vi aspetta in questo gettonato indirizzo della Valle Stura, il cui nome significa letteralmente “butta che bolle” (riferito all’acqua della pasta). Tra i cavalli di battaglia il vitello tonnato, i ravioli fatti in casa, il coniglio. Ambiente intimo, di pochi coperti (la prenotazione è necessaria), carta dei vini ben orchestrata, con diverse chicche d’Oltralpe. Nel corso dell’anno si organizzano spesso serate a tema e degustazioni.
Caccia C’à Bugge – via Trieste, 32 – 010 920999-371 3840351 – pagina Facebook
Dove mangiare a Masone (GE)
Da Pippi
Trattoria. Accogliente indirizzo con un secolo di attività alle spalle e una gestione familiare che si succede da generazioni. Bello l’ambiente, con travi di legno a vista, pavimenti in cotto, oggetti di gusto, affettatrice e bilancia Berkel in vista. Quanto alla proposta culinaria, paste fresche fatte a mano, cacciagione, funghi, tartufo, formaggi sono solo alcuni degli ingredienti protagonisti di piatti saporiti e di soddisfazione. Lasciate un po’ di spazio per i dolci, a partire dalla mitica panna cotta. Cantina ben fornita, inclusa una bella scelta di grappe.
Da Pippi – via Roma, 94 – 010 9269126 – Instagram @dapippiristorante
Dove mangiare a Ne (GE)
La Brinca
Trattoria. Tre Gamberi nella Guida Ristoranti d’Italia 2024, è un solido avamposto della cucina tipica contadina ligure e della Val Graveglia, in mano alla famiglia Circella da più di 35 anni. Difficile dare suggerimenti su cosa scegliere, è tutto squisito, ma il “brandacujun” (baccalà), i “testaieu” al pesto di mortaio, i ravioli di erbette “cu tuccu”, il minestrone alla genovese, le lattughe in brodo, il coniglio ripieno e la punta di vitello al forno sono piatti “obbligatori”. Circa un migliaio le referenze della lista dei vini, centinaia quelle di distillati, e c’è pure la carta degli oli.
La Brinca – via Campo di Ne, 58 – 0185 337480 – labrinca.it
Dove mangiare a Badalucco (IM)
Cian de Bià
Trattoria. Si parcheggia l’automobile e si arriva solo a piedi nel centro storico di questo borgo della Valle Argentina. All’interno di una caratteristica casa in pietra, ecco un locale molto amato e famoso per la buona cucina, basata soprattutto su ingredienti provenienti dall’azienda agricola di famiglia (olio evo in primis) e su ricette della tradizione. Secondo stagionalità e mercato si mette a punto un menu degustazione che comprende vari antipasti, un paio di primi, secondi e dolce, il tutto accompagnato da una valida scelta di vini. Prenotazione indispensabile.
Cian de Bià – via S. Pellico, 14 – 320 6622079
Dove mangiare Dolceacqua (IM)
Casa e Bottega
Ristorante. Un indirizzo fuori dagli schemi, a partire dall’originale ambientazione e dall’arredamento, che abbina personalità e buon gusto. La proposta culinaria, fondata su materie prime di indiscussa qualità (pane di Triora e olio evo compresi), diverte e appaga. Esempi: baccalà in oliocottura, cipolla agrodolce e polentina bio; gnocchi fatti in casa al pesto; coniglio al Rossese con patate al forno; “tacunà” sbagliata (torta di pasta frolla e marmellata di albicocche). Per il pranzo, sono previsti tre menu degustazione. Vini all’altezza.
Casa e Bottega – piazza G. Garibaldi, 2 – 0184 205038-320 3339444
Dove mangiare a Pigna (IM)
Terme
Trattoria. Gestita dal 1968 dalla famiglia Lanteri, è una gradevole struttura con camere e dehors. La cucina è genuina, casereccia, verace e si basa su prodotti della zona, con menzione particolare per i famosi fagioli (lo spezzatino di capra accompagnato appunto dai citati legumi è davvero un piatto da re). In questa stagione potrete trovare un percorso di degustazione interamente dedicato ai funghi, da quelli fritti a quelli che condiscono la pasta fresca. Curata la selezione di vini, con giusta attenzione alle aziende del territorio.
Terme – località Madonna Assunta – 0184 241046 – ristoranteterme.com
Dove mangiare a Altare (SV)
Quintilio
Ristorante. Datata 1869, è un’insegna storica che da cinque generazioni regala ottime pietanze del territorio con scollinamenti nel vicino Piemonte. Tutto nasce dalla seria ricerca degli ingredienti migliori, che giornalmente vanno a comporre i piatti del menu. Agnolotti, fettuccine, maltagliati, tagliolini sono tutti fatti in casa, così come lo squisito pane e la focaccia con lievito madre. Nella bella cantina riposano centinaia di bottiglie, frutto di tanti assaggi e passione, che si possono anche acquistare. Disponibilità di camere.
Quintilio – via A. Gramsci, 23 – 019 58000 – ristorantequintilio.it
Dove mangiare a Calizzano (SV)
Msetutta
Trattoria. Calizzano è un paese tra il Piemonte e la Liguria famoso principalmente per le castagne. Nelle vie del centro storico, strette e costellate di botteghe artigianali, ha sede questa accogliente osteria gestita da Eugenio Nari (in sala) e Maria Grazia Ravera (ai fornelli). Le preparazioni sono di qualità indiscussa, anche originali, strettamente di territorio, proposte in un menu fisso ricco e articolato. Da bere vini della zona, con qualche escursione in regione e in Piemonte, nonché un gradevole sfuso. Prenotazione obbligatoria.
Msetutta – via G. Garibaldi, 7 – 339 3199648 – pagina Facebook
Dove mangiare a Castelbianco (SV)
Da Gin
Ristorante. Antica locanda con confortevoli camere e un lussureggiante giardino, gestita da anni dalla famiglia Fenocchio. La linea di cucina si basa soprattutto sulle verdure del proprio orto e su ingredienti a km0 elaborati con sapienza e un tocco di fantasia, come nel caso del coniglio con crema alle mandorle. In autunno trionfano funghi, castagne e cacciagione. Non mancano opzioni per vegetariani e persone con problemi di intolleranza. Piccola ma rifornita cantina per scegliere a vista o farsi accompagnare dalle suggestioni dell'oste.
Da Gin – località Colletta Sottana via Pennavaire, 79 – 0182 77001 – dagin.it
Dove mangiare a Millesimo (SV)
Pantarei Cucina
Trattoria. Grazioso posticino nel cuore del centro storico, con tavoli anche sotto ai portici. La cucina è rigorosa nelle esecuzioni di classici liguri, attentissima nell’utilizzo di prodotti locali e precisa nelle cotture. Nella stagione giusta il tartufo è protagonista, sia bianco che nero, abbinato a uova, tagliolini e vellutate (squisita quella di topinambur). In menu può capitare anche qualche alternativa di pesce. Tra i dolci, da non perdere la panna cotta con castagne e cioccolato. Carta dei vini piccola, ma impreziosita da tante proposte a bicchiere.
Pantarei Cucina – piazza Italia, 52 – 019 565968 – pagina Facebook
Dove mangiare a Carrodano (SP)
Antica Locanda Luigina
Trattoria. 70 anni di attività alle spalle, con la stessa gestione familiare, per questa locanda con camere nel cuore della Val di Vara, il posto giusto per rilassarsi e gustare una cucina che attinge dall’ampio bacino di prodotti di questo felice angolo di territorio. Oltre ai menu degustazione (da quello vegano a quello a base di funghi) c’è un’invitante carta stagionale, da cui assaggiare gli gnocchi ai porcini con patate rosse e borragine, i ravioli al ragù, il coniglio in umido, il cinghiale in casseruola. Vini della zona.
Antica Locanda Luigina – frazione Mattarana via Aurelia, 182 – 0187 893683-348 7628240 – anticalocandaluigina.com
Dove mangiare a Ortonovo (SP)
Da Fiorella
Trattoria. Varrebbe la pena venire qui anche solo per la splendida vista che abbraccia tutto il golfo, da La Spezia alle isole dell'arcipelago toscano. E non entrare per gustare i piatti ben fatti che propone questo locale sarebbe davvero un peccato. Il menu si divide tra specialità di origine toscana e ligure, a ricordare che qui siamo in terra di confine. Panigacci, ravioli al ragù, tortellini in brodo di gallina, polenta e stoccafisso, costolette di agnello al Porto, semifreddo di castagne e tartufo nero. Vino della casa e interessanti etichette a completare il tutto.
Da Fiorella – frazione Nicola via per Nicola, 46 – 0187 66857 – pagina Facebook
Dove mangiare a Varese Ligure (SP)
Amici
Ristorante. Un’insegna storica – con parcheggio, giardino, camere e ristoro – datata 1760 e da allora sotto l’egida della famiglia Marcone. Qui l’attenzione all’ospite si percepisce fin dal primo approccio e a maggior ragione a tavola. La qualità delle materie prime, in massima parte biologiche, si sposa con l’esecuzione da manuale di ricette tipiche e i piatti che si assaggiano restano impressi a lungo nella memoria, come i ravioli con “u tuccu”, i “croxetti”, la cima alla genovese, le “tumaxelle”. Vini della zona e regionali in abbinamento.
Amici – via M. Caranza, 33 – 0187 842139 – albergoamici.it