Dove mangiare ad Agrigento: i migliori ristoranti consigliati da Gambero Rosso

16 Set 2023, 10:58 | a cura di
Città dai mille contrasti e dalla bellezza senza tempo, oltre alle meraviglie storiche offre anche un bel parterre di insegne di qualità, dalle pasticcerie storiche ai bistrot contemporanei.

L’antica Akragas

È straniante misurarsi con lo spettacolo dei templi. Al tramonto la luce radente rende infuocate quelle colonne di tufo di duemila anni, costruite in una valle dove pare si concentri la fecondità del creato, con le arance, i mandorli, i peschi a far da puntello. E poi lo sfondo, quel mare azzurro abbacinante, confinato dalla marna, bianca e porosa. Scolpendola le acque e il vento hanno dato vita nei secoli allo spettacolo della Scala dei Turchi, qualche km a ovest, nella vicina Realmonte.

scala dei turchi

La scala dei turchi

Solo qui si può camminare nell’Eden perdendo di vista il tempo: per ammirare, ad esempio, un agrumeto con duemila anni di storia bisogna andare nel Giardino della Kolymbethra, nella Valle dei Templi, oggi rigoglioso e splendente grazie all’opera del FAI. Dal sito del Fondo Ambiente Italiano è anche possibile sostenere il progetto acquistando le cassette delle deliziose arance raccolte in loco.

scalinata cattedrale di San Gerlando

La scalinata cattedrale di San Gerlando

La città nuova

Per questo, per tutta questa esaltante bellezza, il confronto con la città “nuova” che guarda tutto dall’alto della collina è impietoso: quei palazzi senza anima costruiti durante il sacco di Agrigento, dagli anni ’50, una macchia immane che non riesce comunque a cancellare il fascino, l’attrattiva di questo luogo. Certo aumenta l’amarezza, al pensiero di quanto sarebbe stata incredibilmente bella la città se l’avessero lasciata in pace.

panorama dalla cattedrale

Il panorama dalla cattedrale

Si intuisce ammirando le linee di via Atenea, il salotto buono cittadino: medioevo e barocco si danno la mano fino a piazza Pirandello, il figlio illustre di Girgenti. E poi, che panorami che si godono dagli angoli più defilati. Salire sui campanili della splendida Cattedrale di San Gerlando è un’esperienza nell’esperienza, ma anche una chiacchierata sulle panchine del belvedere Domenico Modugno, lo sguardo che spazia sull’antica area sacra, ha il suo perché.

capra girgentana

La capra girgentana

Cosa mangiare

Siamo sempre in Sicilia, qui il patrimonio gastronomico è parte integrante dell’esperienza. Chi vuole dedicarsi allo street food troverà ad Agrigento tutto il repertorio di tavola calda, focacce e fritti, come arancine, rizzuole, ravazzate. I dolci ubertosi, come cannoli, cassate, granite, ricci di mandorla. Ma anche antichissimi, come il cous cous di pistacchi, ricetta delle suore cistercensi del Monastero di Santo Spirito. E in tavola piatti di mare e di campagna, dal macco di fave alle caponate, passando per cavatelli e involtini, con l’esotismo dell’agrodolce, marchio di fabbrica dell’isola. Grande peculiarità della zona i formaggi di capra girgentana, bellissima razza ovina dalle lunghe corna attorcigliate, pare importata dagli Arabi nell’isola, e oggi reintrodotta, con un interessante progetto del parco archeologico, nell’ambiente della Valle dei Templi.

Dove mangiare ad Agrigento

le boccerie

Le Boccerie

Food lab in pieno centro cittadino, sulla via Atenea, che vede ai fornelli il giovane Alessandro Ravanà, scuola Pino Cuttaia. La proposta è ampia, da bistrot, incentrata su piatti interessanti e saporiti, come il macco di fave o lo stinco glassato al forno, ma si va anche dalle pizze gourmet ai panini con prodotti locali, come verdure sott’olio, formaggi di capra girgentana e salumi di maiale nero. D’estate è aperto solo a cena, ma nel resto dell’anno si punta a una formula “all day”, dalla mattina alla sera, con bancone del pane e salumi che diventano pezzo forte anche per un take away di classe. Da assaggiare il cous cous di pistacchio. Buona selezione di vini, soprattutto siciliani.

Le Boccerie – via Atenea, 231 – Agrigento - leboccerie.it

ginger piatto

Ginger People & Food

Val la pena accomodarsi solo per la vista meravigliosa che si gode dal piccolo dehors su strada, ma anche per il bellissimo progetto di integrazione alla base del lavoro della cooperativa Al Kharub e della chef di origini senegalesi Mareme Cissè (quest’estate vittima di uno spiacevole episodio di razzismo). Materie prime di assoluta qualità – a partire dalla degustazione di formaggi di capra girgentana – entrano in piatti stagionali, ricchi di contaminazioni tra la cucina siciliana e quella senegalese.

Ginger People & Food- Agrigento - via Empedocle, 21- www.gingerpeoplefood.com

expanificio

Ex Panificio Osteria e Buvette

In pieno centro storico, in una deliziosa piazzetta, un locale di tendenza ma con l’anima. Ex panificio degli anni Cinquanta, con dentro ancora antichi attrezzi del mestiere e i cassettoni in legno per farina e granaglie, oggi è riferimento per chi cerca in città ricette tradizionali, “svegliate” anche da un tocco di creatività. Fra i piatti più apprezzati il primo sale alla piastra, semplice e gustoso, i cavatelli, lo spiedino di sarde a beccafico e la gettonatissima pasta n’caciata con cavolfiore, pinoli, uvetta e caciocavallo. Buona selezione di vini, servizio cordiale e svelto. Adiacente agli ambienti del ristorante, Buvette, un piacevolissimo cocktail bar, con una proposta seria e curata.

Ex Panificio Osteria e Buvette - Agrigento - p.tta G. Sinatra, 16 - osteriaexpanificio.it

sitari

Sitàri - Sorce family

Per gustare un’ottima pizza si va al Villaggio Mosè, nell’insegna della famiglia Sorce. Prodotti in prevalenza locali arricchiscono le pizze a lunga maturazione. Il menu si articola in cinque macro sezioni: pizze fritte, 4 Margherite, specialità, selezione gourmet e classiche. Sontuoso il menu degustazione, a soli 30 euro. Buone le varie proposte di impasto, dal padellino alla pala alla romana, passando per il localissimo Cudduruni Favarese, con pomodoro siccagno pelato, parmigiano, sarde, aglio, basilico e origano. Molto attento il servizio.

Sitàri - Villaggio Mosè (AG) - Sorce family - v.le L. Sciascia, 286 – sitari.it

pasticceria rizzo

Pasticceria Rizzo

Locale molto moderno e curato, sulla salita che porta alla Cattedrale, con proposta di pasticceria tradizionale fatta con cura e quarant’anni di storia alle spalle. Si viene qui per il caffè della mattina, magari accompagnato da cartoccio alla crema di ricotta, per rinfrescarsi con una granita o con un gelato al pistacchio dal gusto pieno. Non manca nulla dell’antologia dolciaria locale, dalla cassata ai ricci di mandorla. Non male fermarsi per un aperitivo.

Pasticceria Rizzo - Agrigento - Via Duomo, 32 - pasticceriarizzo.eu

est caffe concordia

Caffè Concordia dal 1948

Nella piazza intitolata all’agrigentino premio Nobel per la letteratura, la famiglia Saito gestisce questa solida insegna specializzata in dolci siciliani. D'estate granite e gelati - in coppa o insieme alle soffici brioche - vanno fortissimi; doverosi gli assaggi di cannoli, torta rustica, cassate (anche al forno), sfince di San Giuseppe, genovesi e sciarduni (specialità locale, cannoli di frolla glassati ripieni di crema di ricotta e coperti di granella di mandorle). Ancora, geli in gusti assortiti, frutta martorana e frolle. Buono pure il repertorio di pasticceria italiana classica, in primis bignè, babà, cestini crema e frutta. In vetrina refrigerata, torte e monoporzioni (ottimo il tiramisù alla ricotta). Buccellati e biscotti ricci alle mandorle sono ideali come golosi souvenir. Servizio gentile e disponibile.

Caffè Concordia – Agrigento - p.zza L. Pirandello, 36

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