Mantova, incorniciata dal fiume Mincio e i suoi parchi, è una città intrisa di storia e cultura, una visita è d’obbligo per scoprire i suoi tesori artistici e architettonici. Per prepararsi poi a degustare i piatti della tradizione locale accompagnati dai vini della zona, tra cui ottimi Lambrusco. Qui i migliori ristoranti tra Mantova e la sua Provincia.
Dove mangiare a Mantova
Il Cigno Trattoria dei Martini
Ristorante. Un’istituzione a Mantova, gestito dalla stessa famiglia con immutate passione e cura. Da sempre questa “trattoria” solo per vezzo è nobile e raffinata interprete della “cucina di principi e di popolo” della tradizione dei Gonzaga. In auge da decenni, conquista ancora chiunque per lo stile classico e dei tortelli di zucca memorabili, anche se il menu regala svariate soddisfazioni. Bei vini e suggestivo dehors.
p.zza C. D’Arco, 1 - tel. 0376 327101
Carlo Govi Ristorante
Ambasciatore di una storia gastronomica antica, discendente dal ricettario elaborato alla corte dei Gonzaga, il ristorante si raggiunge proprio in direzione del magnifico Palazzo Te, e può vantare un rilassato giardino di cui godere in estate. Da un glorioso passato culinario derivano suggestioni come il luccio in salsa, l’insalata tiepida di cappone alla Bartolomeo Stefani (cuoco di corte nel Rinascimento), i tortelli amari di Castel Goffredo. Spazio anche per il pesce d’acqua dolce, cui è dedicato un menu degustazione, e ampio il capitolo delle paste fresche ripiene, dai tortelli di zucca con sugo Gonzaga agli agnoli in brodo. Disponibili le mezze porzioni. Tra i secondi di carne, Guancialetto di maiale brasato al forno con polenta e petto d’anatra scaloppato con salsa al Porto e miele d’acacia, indivia gratinata. Solida e variegata la carta dei vini, con buona selezione di bollicine francesi. Servizio gentile e competente.
via Gorizia, 13b - tel. 0376 355133 - carlogoviristorante.it
Osteria dell'oca
Trattoria. Un ambiente dal sapore rustico e caldo, con tavoli in legno e apparecchiature essenziali, è la cornice ideale per immergersi nella più schietta tradizione culinaria mantovana, in un percorso di sapori che appaga e convince. Se siete almeno in due, non fatevi scappare il ricco antipasto misto con salumi, “gras pistà” (lardo agli aromi), polenta e giardiniera. Poi largo a risotti e paste fresche con condimenti generosi, carbonata o musso (carne d’asino) con polenta, cotechino e, nel finale, una golosa versione di zuppa inglese.
via Trieste, 10 – tel. 0376 327171 - osteriadelloca.it
La foto in alto è di Osteria dell'oca
Antica osteria Ai Ranari
Trattoria. Accogliente locale di storia ultrasecolare, ha mantenuto una qualità costante nel corso del tempo diventando uno degli indirizzi più affidabili della città. Si viene qui per assaporare i piatti della tradizione, che giorno per giorno sono segnati su una lavagna. Da non perdere le lumache in umido, il sorbir d’agnoli in brodo, il risotto alla pilota, i tortelli burro e salvia, il luccio in salsa, il bollito misto e le rane fritte, un boccone da re. Dolce chiusura con l’immancabile sbrisolona. Si beve bene, anche in tema birre.
Via Trieste, 11 - 0376 328431 - ranari.it
Osteria Regale
Ristorante. Appena fuori dal centro, un locale di sobria eleganza arredato con originalità e buon gusto, dotato di un ampio e curato giardino dove ci si accomoda quando il clima lo consente. La cordiale accoglienza e il servizio premuroso accompagnano la sosta, scandita da piatti giudiziosamente creativi, dai sapori centrati e ben presentati. In carta proposte di terra e di mare, le paste fresche sono fatte a mano e i dolci sono originali e golosi. Più che all’altezza la scelta dei vini, con referenze per tutte le tasche. Disponibilità di camere confortevoli per prolungare la sosta.
Via Leopoldo Pilla, 13 – 0376 1620477 - Instagram @osteriaregale
Lo Scalco Grasso Osteria Contemporanea
Ristorante. Un indirizzo che accontenta sia gli amanti della cucina tipica sia coloro che vogliono provare qualcosa di innovativo, il tutto in un clima distensivo e piacevolmente conviviale. I piatti del classico repertorio mantovano si affiancano alla tartare di agnello con il suo ristretto e tartufo nero, agli spaghetti neri con cappesante guanciale croccante e agrumi, alla costoletta di maiale iberico alle spezie. Bella sorpresa la carta dei vini, con circa 200 referenze (fra regione, Italia e oltreconfine) e opportunità di bere a calice.
Via Trieste, 55 – 349 3747958 - loscalcograsso.it
Dove mangiare nei dintorni di Mantova
Dal Pescatore
Ristorante. Quasi un secolo di storia per questo locale che rappresenta una favola: quella della Cenerentola che diventa regina, ma senza la scorciatoia di un incantesimo, bensì facendo carriera senza mai tradire se stessa. La favola dei Santini ha il suo c’era-una-volta nel 1926, quando Antonio con la sua sposa Teresa aprì una locanda sull’Oglio, di “Vino e Pesce”, ed è proseguita di generazione in generazione fino a un altro Antonio, il nipote del primo, che oggi con la sua amata Nadia anima questo locale che ha pochi eguali in Italia - ma forse in Europa - per coerenza, atmosfera e tasso di felicità. Da trattoria da viandante a tempio della gastronomia italiana (e non solo) il passo sembra enorme ma visto con il metro del secolo appare semplicemen- te un cammino naturale. Che prosegue con i figli dei due, Giovanni che sta in cucina con mamma Nadia e Alberto in sala con papà Antonio, a fare anche da sommelier. Un pasto dal Pescatore è un’epopea in poche ore, una passeggiata in paradiso. Si può scegliere tra tre menu, quello di campagna a 150 euro, tutto vegetale (rapisce l’assoluta semplicità degli asparagi di primavera con maionese agli agrumi); il menu di stagione a 210; il menu del Pescatore a 290, che vive di piatti perfettamente compiuti come la terrina di astice con caviale Oscietra royal e olio evo toscano, come le chiocciole petit gris della pianura con salsa di erbe aromatiche e aglio dolce, come gli immancabili tortelli di zucca al burro e parmigiano, come l’anguilla alla griglia con radicchio verde dell’orto. Si chiude con dolci tecnici e affettuosi come la meringa con mousse di pistacchio di Bronte, mandorle e zabaione al Marsala. La carta dei vini è un atlante enologico, con migliaia di etichette per tutti i gusti selezionate da ogni parte del mondo. Il servizio, praticamente perfetto, fa sentire chiunque Cenerentola a corte.
Canneto sull’Oglio (MN) - loc. Runate, 15 - 0376 723001 - dalpescatore.com
La foto del piatto è del ristorante Dal Pescatore
Hostaria del Teatro
Ristorante. Curato ed elegante indirizzo che si distingue per la costanza qualitativa della proposta. Prospiciente il locale teatro, si estende tra la sala e un gradevole dehors estivo. Dalla cucina a vista, Claudio Truzzi si muove con autorevolezza tra i grandi classici, come le tartare di asino e di tonno o lo spaghettone aglio, olio, peperoncino e bottarga, e valide novità come i buonissimi fusilli al torchio con pane, burro francese, alici del Cantabrico, prezzemolo e limone. Equilibrato e competitivo nel prezzo il solo degustazione. Dai lievitati alla golosa pasticceria, tutto è fatto in casa, con cura e misurato utilizzo di grassi e condimenti. Cantina davvero notevole con una propensione viscerale per vini e bolle d’Oltralpe (fatevi consigliare). Servizio in tono, ben gestito dalla moglie in sala.
Castiglione delle Stiviere (MN) - via B. Ordanino, 5 – tel. 0376 670813 - hostariadelteatro.it
Da Pietro
Ristorante. Se è osteria nel nome, di fatto è un elegante ristorante: suggestive salette con camino, apparecchiature raffinate, tappeti e arredi antichi in un bel palazzo d’epoca. Molto curato perfino il dehors. Giampietro, “in arte” Pietro, è il padrone di casa, mentre la sorella Fabiana è ai fornelli. La cucina convince per la riuscita commistione di tradizione, territorio, ingredienti di qualità e creatività intelligente, sapori concreti ed equilibrati al tempo stesso. Dalla carta: lumache, erbette, aglio rosso, polenta di Storo e pepe lungo; agnolotti di piccione, il loro sugo e Grana Padano; rognone di vitello, pepe nero e Cognac su purè di patate; crostata di fragole marinate con salsa al bergamotto. Impeccabile il servizio, carta dei vini ben strutturata, con possibilità di bere a calice.
Castiglione delle Stiviere (MN) -via Chiassi, 19 – tel. 0376 673718 – osteriadapietro.it
Hostaria Viola
Trattoria. Da quattro generazioni la famiglia Viola porta avanti questo locale, prima a Castel Goffredo e dal 1978 qui a Castiglione delle Stiviere, offrendo una cucina precisa e golosa con lo sguardo sempre rivolto alla tradizione. Si mangia quindi padano doc: salumi e formaggi di valore, luccio in salsa alla mantovana, il famoso trittico con le paste ripiene, il cotechino dei colli morenici con purè di patate. Da provare assolutamente i dolci, la sbrisolona in primis. Sul fronte vini si gode altrettanto: la cantina spazia dagli sfusi del territorio agli Champagne transalpini, con la possibilità di bere al calice. Si sta bene, in un ambiente da osteria moderna ma sincera.
Castiglione delle Stiviere (MN) - via G. Verdi, 32 – tel. 0376 670000 – hostariaviola.com
La Locanda delle Grazie
Trattoria. Non era facile prendere in mano e soprattutto dare continuità al grande lavoro di Fernando e Daniela Bellintani, che hanno reso la Locanda un luogo simbolo della cucina mantovana, sia nella proposta che nello spirito dell’accoglienza. Eppure i ragazzi oggi al timone portano egregiamente avanti il buon nome della casa, mantenendone i fondamentali “caserecci” con un’accoglienza affettuosa e la sinergia con i piccoli produttori della zona. Anche la cucina, solo lievemente “ristrutturata” in chiave più moderna, rimane ancorata stretta al territorio: salumi, formaggi, paste ripiene fatte comme il faut, qualche “esotismo” come la polenta e scopeton (aringhe) di derivazione veneta. Si sta sempre e comunque bene e in relax, spendendo poco e innaffiando con vini locali ben scelti.
Curtatone (MN) – fraz. Grazie via Pio X, 2 – tel. 0376 348038
L’Ambasciata
È un abbraccio profondo e avvolgente alla tradizione quello che lega l’Ambasciata con il suo territorio: a partire dalla cucina mantovana qui rappresentata nei suoi cavalli di battaglia (eccellenti i tortelli di zucca), ma non solo. Perché è già dall’impaginazione del menù, con quel richiamo ai “primi e secondi servizi di credenza” che rimanda agli usi presso la corte dei Gonzaga, che lo chef Matteo Ugolotti intende offrire ai suoi ospiti una sosta sontuosa dal sapore rinascimentale. Punto di forza, la selezione di materie prime di qualità insieme a cotture e accostamenti precisi e sempre riconoscibili. La croccante anatra muta all’arancia servita al tavolo vale la sosta. Ambiente dal fascino unico e irripetibile. Servizio con gesti e cadenze di un tempo che non c’è più. Ampia la carta dei vini con attenzione speciale agli Champagne.
Quistello (MN) - p.tta Ambasciatori del Gusto, 1 (già via Martiri di Belfiore, 33) – tel. 0376 619169 - ristorantelambasciata.eu