LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI
THE BEST IN ROME & LAZIO
Non un ristorante d'hotel, neanche un ristorante dentro un hotel. Ma qualcosa di piรน: un hotel che si sviluppa a partire dal ristorante. Non รจ un caso, infatti, che per arrivare alla reception del Maalot si debba superare il Don Pasquale, bistrot che di questo nuovo boutique hotel nel cuore di Roma รจ il biglietto da visita, spazio aperto alla cittร ai suoi abitanti stanziali e ai molti turisti che affollano l'area.
La zona del Don Pasquale del Maalot hotel
Siamo in una zona ad altissima densitร di passaggio, stretta com'รจ tra Fontana di Trevi, la Galleria Sciarra con il suo soffitto in vetro, il teatro Quirino e il Dei Servi,ย la Galleria Alberto Sordi, uno snodo strategico dal punto di vista commerciale e turistico, ma storicamente poco vivace per quanto riguarda l'ospitalitร : poche insegne rimarchevoli (tra le altre Baccano, che nei mesi scorsi ha messo a segno il colpaccio di riunire di nuovo Valerio Caprioti e Nabil Hassen), un'offerta in gran parte acchiappaturisti, e poche grandi catene alberghiere a orientare il mercato, prerogativa questa tutta capitolina. Finora. Le cose infatti stanno cambiando, come vi abbiamo anticipato e come continueremo a informarvi, e nel frattempo qualche bandierina possiamo metterla giร , inserendola nelle coordinate dei passanti in cerca di un indirizzo sicuro, turisti desiderosi di vivere da dentro, per un po', il cuore della cittร o solo di fermarsi per una sosta golosa. Confermando l'attitudine inclusivaย della nuova ristorazione d'albergo ย (cosรฌ ย anche per il W Rome del Marriot appena inaugurato) che pare volersi scrollare di dosso quell'aura di inaccessibilitร per rivolgersi al grande pubblico, che puรฒ godere dei vantaggi offerti dalla struttura, leggi: ambienti d'autore, posizioni strategiche, bar di livello, proposte all day long, e โ nell'eventualitร โ camere a portata di mano per non rimettersi in macchina dopo il secondo (o terzo) giro di drink.
Per sua natura il Don Pasquale si pone non come un'insegna da grandi e isolate occasioni, ma come un luogo da vivere in varie situazioni e ore del giorno, โvogliamo diventare il punto di riferimento per una clientela anticonformista, giovanile, amante del bello e della buona cucinaโ dice ilย General Manager Edoardo Officioso, non solo per gli ospiti dell'hotel, dunque, ma soprattutto per la clientela locale, un vero all day dining dal mood internazionale e l'anima pienamente romana: โun bistrot in cui andare con leggerezza, per la proposta semplice e i prezzi accessibiliโ spiega Claudio Ceccherelli, ceo del Gruppo Shedir di cui questa รจ la terza insegna: oltre Tiberio Palace di Capri, anche il delizioso Vilรฒn a Roma
Il Maalot e la Shedir Collection
โL'albergo non va preso solo singolarmente ma visto nel complesso della collezioneโ continua Ceccherelli, una lunga carriera nei Park Hyatt in Italia e in Francia, e poi l'approdo a Roma, un paio di mesi fa, sedotto dall'idea di forgiare il carattere di questi 5 Stelle cosรฌ diversi tra loro. ร lui stesso ad anticipare le prossime aperture del gruppo, collegato a doppio giro con i JK Place attraverso la figura di Edoardo Safdie. A breve arriveranno Palazzo Umiltร e Palazzo Roma, a costruire, insieme, un mosaico eterogeneo per stile e proposta, architettura e possibile clientela, ma con alcuni tratti distintivi comuni: โi focus al design, alla qualitร dei materiali, agli ambienti, firmati ogni volta da un architetto diverso; e poi il grande senso di ospitalitร , l'intimitร e autenticitร del servizio offerto: sincero, spontaneo e personalizzatoโ, reso possibile anche dalle dimensioni delle strutture: 30 stanze al Maalot, 18 al Vilรฒn, 47 all'Umiltร (con 18 piccoli appartamenti pensati per permanenze piรน lunghe) e 39 a Palazzo Roma.
Il Maalot e il Don Pasquale
Cosรฌ, se il Vilรฒn (firmato da Paolo Bonfini, Giampiero Panepintoย eย Massimo Listri) รจ uno scrigno segreto che si rivela solo a chi conosce la sua esistenza, uno spazio intimo che occupa uno spicchio di Palazzo Borghese, con l'incantevole cortile e lo spazio che accoglie come in un salotto privato, il Maalot รจ l'esatto opposto: โsiamo in una delle strade piรน trafficate d'Europa. La sala del ristorante รจ totalmente diversa: anticonformista, giovane, vibrante. Questo รจ il cuore dell'hotel, sarร la lounge a dettare i ritmi e l'atmosfera dell'albergo, anche seโ continua โrimane ferma la stessa ricercatezza e il comfort del Vilรฒnโ.
Il punto di riferimento? Il Costes di Parigi - โun ristorante con intorno 40 camereโ un posto dall'identitร precisa โchi va lรฌ per soggiornare o per mangiare, ci va per vivere quell'atmosfera. Lo sceglieโ. Diventa dunque una destinazione cosรฌ come lo vuole diventare il Maalot, boutique hotel dall'anima conviviale, con il lucernario che pare guardare all'art nouveau deli Galleria Sciarra, il grande lampadario, e poi rimandi british, i colori pieni โ pavone, rosso intenso, verde inglese - che scaldano l'atmosfera, l'ampia parete completamente rivestita di quadri che a uno sguardo attento rivelano spiritose e inattese interferenze, twist on classic dall'anima impertinente. E poi ci sono gli spazi teatrali: quinte, scenografie, archi a suggerire prosceni e rimandi teatrali che si rinnovano da piรน parti: non รจ un caso. E non solo per la vicinanza con alcune scene capitoline, ma perchรฉ il Don Pasquale dell'insegna รจ quello dell'omonima opera buffa di Gaetano Donizetti che in questo edificio ha abitato per 9 anni. A firmare il tutto, Roberto Antobenedetto di RPM Project, cui si devono anche il vicino Baccano e molti ristoranti cittadini.
Cosa si mangia da Don Pasquale
Sapori romani, con qualche spunto originale, una creativitร contenuta che sa ingolosire senza disorientare, come nel carciofo con baccalร mantecato: binomio a tutto sapore che si arricchisce di una crema suadente di patate, a dare un ulteriore tocco confort (15โฌ) binomio che torna nei secondi con il baccalร croccante (), o nelle mazzancolle arrosto, con puntarelle, burrata, scaglie di mandorle (18โฌ, tapa 8โฌ). In carta si rimpallano classici cittadini a cose come le eliche con le crucifere ย (14โฌ) in diverse consistenze o le linguine ajo, ojo e scorfano (17โฌ) o -fuori menu - i tortelli ripieni di broccolo, davvero buoni; stesso gioco tra i secondi, dove dominano la scena pollo alla cacciatora con schiacciata di patate (19โฌ), costina d'agnello con la sua salsiccia e cicoria (24โฌ) o ancora vitello alla fornara e broccoli (22โฌ) e qualche proposta di mare: piatti di tradizione, certo, ma aggiornati con ย pochi tocchi ad alleggerire, aggiungere gusto e creare piccoli contrappunti. Una proposta fruibile a tutte le ore che non mancherร di mettere a segno nuovi classici.
A firmarla, Domenico Boschi. Un menu centrato e originale che continua il gioco dei rimandi teatrali con la carta organizzata in preludio (gli antipasti), due atti (primi e secondi), intermezzo (ovvero le insalate: Ceasar, caprese e con astice, tra le 14โฌ e i 28โฌ)), epilogo che non puรฒ che essere il dolce, anche qui molto golosi e tradizionali ย (9โฌ). E poi i cambi di scena: con i grandi classici dell'hotellerie internazionale, sempre piรน amati anche nel Belpaese, tra club sandwich e avocado toast (16โฌ). E mentre si termina il rodaggio in via delle Muratte, a poche centinaia di metri i lavori procedono spediti.
Palazzo Roma e Palazzo Umiltร : le prossime aperture del Gruppo Shedir
Ancora presto per fissare una data, ma occorre rimanere sintonizzati per non perdere le prossime aperture firmate Shedir, quella diย Palazzo Umiltร , con la sua terrazza da cui si gode una vista incredibile: โรจ l'albergo piรน tradizionaleโ racconta Ceccherelli โindirizzato al business man, e a chi vuole vivere l'hotel in modo piรน classicoโ. Per quanto riguarda l'offerta ristorativa, si punta tutto sulla cucina argentina, quella del Porteรฑo che ha all'attivo giร diverse insegne tra Roma e Milano e che qui verrร declinata con un'impronta piรน gourmet e orari prolungati. A completare la proposta anche ilย confort d'hotel โun grande club sandwich, o un perfetto lobster rollโ nella lounge.
Palazzo Roma sarร l'ammiraglia della collezione: monumentale, aristocratico, โsi sale una scalinata da cui si accede a questo spazio con enormi sale affrescate, soffitti alti 6 metri: sembra un museo. Soprattutto il ristorante dove ricorrono figure di cherubini. E poi le boiserie, i colori pastello, a richiamare quel che si faceva centinaia di anni fa. Sembra di entrare in un altro mondoโ. E se ancora รจ top secret la gestione della cucina, quel che รจ certo che sarร un ulteriore tassello pensato per completare un'offerta quanto mai eterogenea, che conta anche sul bravo Gabriele Muro in forza all'Adelaide del Vilรฒn. โAlla fine l'albergo รจ ospitalitร , che deve essere sincera empatica, a servizio del clienteโ. Ma anche conviviali.
Don Pasquale - Maalot Hotel - Roma - via delle Muratte, 78 - 06 878087ย
a cura di Antonella De Santis