Forse la parola dashi vi farà venire in mente il celebre brodo alla base di molte preparazioni della cucina orientale, come la zuppa di miso o di noodles, ma è solo perché non avete provato ancora Dashi, la nuova pasticceria cinese in via Porpora 14, zona Loreto. Lontana da Chinatown, ma situata comunque in quartiere dove le specialità cinesi sono grandi protagoniste della scena gastronomica (come non citare Maoji o Le Nove Scodelle) da Dashi ci si reca per il rituale del tè, accompagnato da dolci artigianali tipici della tradizione cinese.
La vista è sicuramente il primo senso a essere travolto: le creazioni di Dashi sono bellissime e attraggono immediatamente per le loro forme inconsuete, come quelle dei dolcetti a forma di ananas o di guscio di arachidi. Insieme alla ben curata atmosfera del locale, anticipano all’istante un’esperienza altamente instagrammabile - come piace molto in quest'epoca - ma non è tutta estetica.
1400 anni di tradizione
Il bancone della pasticceria è variegato, lasciando spazio persino a qualche incontro con l’Italia per chi vuole rimanere su terreni più abituali, come nel caso del tiramisù al tè matcha, ma i veri protagonisti della merenda pomeridiana sono i tangguozi, dolcetti da tè risalenti alla dinastia Tang (618-907) che possono assumere migliaia di forme diverse a seconda del periodo dell’anno.
Fiori di loto, fiori di pesco, animali o frutti, ciascuno dei quali custodisce un significato specifico. Gli ingredienti principali sono la farina di fagioli bianchi e la farina di riso, che permettono di ottenere quella consistenza glutinosa tipica della cucina cinese, mentre i colori vengono realizzati con polvere di frutta o verdura.
Le creazioni di Dashi non fanno eccezione: i tangguozi sono realizzati a mano con dedizione; le loro forme, i colori e i profumi si mescolano a quelli del tè per una cerimonia in grado di celebrare e far assaporare il passaggio tra una stagione e l’altra, proprio come vuole la tradizione.
Da provare anche i dolcetti a forma di fiore di giuggiolo chiamati Zaohua, realizzati con pasta di giuggiolo (conosciuto anche come dattero cinese) e gustati originariamente in occasione delle cerimonie della famiglia reale Qing.
Non saremmo a Milano senza l’aperitivo
Dashi è aperto dal martedì alla domenica, da mezzogiorno a mezzanotte, permettendo di godersi anche un aperitivo diverso dal solito. Accanto ai dolci tipici c’è anche una proposta salata e una piccola selezione di cocktail di ispirazione orientale, come quello a base di shiso, il cosiddetto basilico giapponese.