«Siamo collassati, ma siamo vivi». Con queste parole Enrique – Quique – Dacosta dava notizie all'indomani dell'alluvione di Valencia. Una catastrofe come ormai se ne vedono troppe, conseguenza di un cambiamento climatico che qualcuno ancora si ostina a negare nonostante le sue conseguenze drammatiche siano impossibili da ignorare. Quelle spagnole sono ancora in corso, con intere aree coperte dal fango e un conteggio di vittime e danni ancora difficile da stilare. Una cosa però è certa: l'ondata di acqua e fango non ha risparmiato nessuno. Tra i colpiti da questa calamità anche Dacosta, (tre stelle con il suo ristorante omonimo a di Dénia) che appena fuori Valencia ha (anzi aveva) un secondo ristorante, premiato con due stelle Michelin.
El Poblet di Quique Dacosta
El Poblet era nel parco naturale Albufera, un’area lacustre molto frequentata dai valenciani, e il suo lavoro si alimentava proprio dei prodotti e della cultura gastronomica di quel territorio che poi è stato fatale. Agrumi, soprattutto, fiore all'occhiello della regione su cui si concentrava il lavoro e lo studio di Dacosta e del resident chef Luis Valls. Ora tutto questo è scomparso, travolto dall'acqua e dal fango. «I danni sono notevoli, inestimabili al momento. Siamo crollati, ma stiamo bene, e questo è la cosa più importante» continuava Dacosta che nei giorni successivi ha mostrato delle immagini drammatiche e dei messaggi di dolore e speranza: «risolveremo tutti i danni materiali e cercheremo di andare avanti insieme».
Tra i primi a commentare e a mettersi al servizio della comunità, insieme al collega Ricard Camarena. Non sono gli unici colpiti: la città è una destinazione gastronomica e molte delle attività dovranno rimettersi in piedi, alcune non hanno condiviso la situazione sui loro canali social, come nel caso di Bodega Casa Montana, per cui è difficile sapere se e come il locale, attivo sin dal 1836, è stato colpito. Ma la situazione complessiva è drammatica con migliaia di ettari di coltivazioni completamente distrutti e «perdite catastrofiche dalle conseguenze incalcolabili», nella zona di Valencia ma anche in Andalusia dove Dana ha fatto danni incalcolabili.