Fino a pochi anni fa si andava a San Cesareo per visitare i resti della villa di Massenzio o quelli della via Labicana, ma soprattutto per fermarsi a tavola nella trattoria di Anna Dente, l'Osteria di San Cesario, dal 1995 un'icona della cucina laziale a immagine e somiglianza della sua istrionica cuoca e patronne. Anna era matrona contadina, polemica, rumorosa, simpatica, stretta stretta al suo territorio di cui conosceva tutti i prodotti, anche quelli meno noti, scovati dalla sua mamma o cercati e trovati da lei stessa, in primo luogo le erbe, decine di varietร , di sapori e profumi rari.
Interprete della cucina laziale
Abbiamo usato i verbi al passato perchรฉ purtroppo nel 2020 fa Anna ci ha lasciato. Indimenticabili le sue fragorose risate, la sorridente insistenza per far provare un piatto o un ingrediente "speciale", la parlantina e il carattere fumantino, nonchรฉ i racconti su contadini, artigiani e allevatori conosciuti da sempre. Come a volte accade, una famiglia tenuta unita da una personalitร cosรฌ forte alla sua scomparsa si puรฒ disgregare, ed รจ ciรฒ che รจ accaduto all'Osteria.
L'ereditร dell'Osteria di San Cesario
Ma Alessandro Ferracci, il figlio di Anna, cuoco anche lui cresciuto ai fornelli accanto alla madre, รจ riapparso, questa volta in cittร , in una strada che arriva a Porta Metronia, appena fuori dalla cinta delle Mura Aureliane. Il suo posto da qualche mese รจ Contesto Urbano, un bistrot-trattoria-caffetteria che dal suo ingresso รจ diventato un pezzo della compianta trattoria di "sora" Anna. La cucina di Alessandro, perรฒ, non รจ soltanto un omaggio alla mamma, ma una filosofia di ristorazione che guarda alla tradizione regionale, con occhio attento alla ricerca delle materie, la conferma di molti di quegli artigiani e allevatori che Anna aveva selezionato e ovviamente tante ricette di famiglia.
Cosa si mangia da Contesto Urbano
Cosรฌ, a richiesta, ritroverete i ramoracci, il raperonzolo o il cavolo nero stufato; tra gli antipasti l'imperdibile concia di zucchine romanesche o i crostini di milza, i filetti di baccalร e la cuffia di trippa fritta, che da sola vale la sosta. Poi tutti i classici primi della cucina romanesca, alla maniera opulenta di Anna. E ancora pannicolo, animelle e cuore scottato con sale Maldon e olio evo, dove si legge chiaramente l'ereditร della passione di Anna per la lavorazione e l'interpretazione del quinto quarto. Insomma un salto nel tempo e nella storia, lontano dai troppi ammiccamenti turistici. Nel locale ci sono pochi tavoli disposti su due piani e uno spazio esterno su strada. La carta dei vini รจ sufficiente, con privilegio per le etichette laziali. Ai dolci, manco a dirlo, le crostate fatte in casa. 50 euro per quattro portate (chi ci arriva) e un commovente tuffo nel passato per chi a Anna la conosceva bene.
Contesto Urbano - via Gallia 51/53 - 06 77590787 - contestourbano.com