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I numeri dicono che alla fine del 2022 le imprese attive nel ramo della ristorazione erano 2.665, un dato figlio della grande crescita compiuta nell’ultimo decennio: tra il 2013 e il 2022 le realtà ristorative sono aumentate di 294 unità, realizzando quindi una variazione percentuale del 10%, che tocca addirittura il 40% se si considerano le imprese guidate da imprenditori nati all’estero. Il boom vero e proprio si è avuto tra il 2014 e il 2016, mentre nell’ultimo anno considerato sono poi calate quasi del 2% a causa dell’assestamento post Covid che ha toccato un po’ tutti i settori.
Crescono le imprese con sede fuori provincia
A spingere in modo determinante questa crescita (tre attività su dieci) sono state le imprese con sede fuori provincia, franchising che hanno scelto Bergamo per nuove importanti aperture: nel decennio hanno addirittura riportato una variazione percentuale del +144%. Nel 2022 la maggioranza delle imprese di ristorazione attive aveva sede nell’area urbana del capoluogo (35%), seguita dalla pianura (27%), dalla collina (20%) e dalla montagna (18%). È proprio nell’area urbana che la ristorazione è cresciuta maggiormente, poi in pianura. A fine 2022 Bergamo era in prima posizione per consistenza: 529 sedi e 232 unità locali (+40% rispetto al 2013), seguita da Treviglio (+30%).
Boom di imprenditori stranieri
Altra fetta importante di queste nuove attività bergamasche è rappresentata dagli imprenditori stranieri: circa un’impresa su cinque è infatti gestita da persone nate all’estero, il 94% delle quali è cittadina extra Ue. Tra i ristoranti da asporto, due su cinque sono a conduzione straniera, mentre nella ristorazione con somministrazione solo un’impresa su quattro è straniera. Se però lungo tutto il decennio gli stranieri a Bergamo hanno privilegiato la ristorazione senza somministrazione, nell’ultimo anno le curve si sono invertite e la somministrazione è diventata la tipologia prevalente anche tra queste. Nel dettaglio, tra i titolari stranieri di imprese individuali troviamo in prima posizione la Cina, seguita da Albania e Bolivia, mentre nella preparazione di cibi da asporto è l’Egitto ad essere il primo Paese, seguito da Pakistan e India.
Sempre più aziende agricole e ittiche
Ma nel dettaglio, quali sono state le tipologie di locali che hanno aperto i battenti a Bergamo e in provincia nei dieci anni analizzati? Partiamo col dire che l’attività di ristorazione, identificata con il codice Ateco 56.10, comprende la ristorazione connessa alle aziende agricole e ittiche, le gelaterie e le pasticcerie, la ristorazione ambulante e quella su treni e navi. La maggior parte delle sedi d’impresa attive include la somministrazione (61%). Solo il 26% prevede la preparazione di cibi solo da asporto. Le gelaterie e le pasticcerie rappresentano il 10% del totale. "L’evoluzione delle imprese di ristorazione lungo il decennio rispecchia diversi fenomeni, tra cui la crescita del turismo in città, il cambiamento degli stili di vita e delle abitudini legate ai pasti fuori casa durante la giornata lavorativa, oltre alla penetrazione delle catene della ristorazione" - è il commento di Carlo Mazzoleni, presidente della Camera di Commercio Bergamo - "Un altro fenomeno osservabile dai numeri è la quota crescente di ristoratori stranieri, anche questo da mettere in relazione con fasi più mature della presenza straniera, accompagnata da una maggiore apertura degli italiani nei confronti del cibo etnico".
a cura di Luca Bassi