Chi è abituato a lavorare con il fuoco sa bene che per avere una bella fiamma ardente basta poco, come una scintilla, o un carbone ardente. Ed è proprio quando ormai tutto sembra cenere che bisogna trovare il coraggio di cercare tra i carboni, di soffiare ancora un po', per far ripartire la brace e far di nuovo brillare tutto di luce. Quello che è successo in queste ore a Podere Arduino – nell’epicentro dell’alluvione che ha messo in ginocchio la zona di Bolgheri – può sembrare un disastro, una gettata d’acqua capace di estinguere anni di ardente passione, ma così non è e non deve essere. Basta un soffio delicato da parte di tutti sul tizzone acceso del sogno di questo ristorante ancestrale per poter ancora una volta tornare a sognare una Toscana diversa, in cui il fine dining vegetale è protagonista nella terra della bistecca, in cui si cucina senza l’ausilio del gas, in cui si coltiva quello che si porta in tavola.
Podere Arduino, Bolgheri Green e Osteria Ancestrale
Dopo una carriera sportiva intensa e diversificata, Fabrizio Bartoli ha sentito l’esigenza di tornare alle sue radici, alla terra e alla cucina. Insieme a Martina Morelli, ha trasformato la proprietà di famiglia, Podere Arduino tra Castagneto Carducci e Bolgheri, in un ambizioso progetto di agricoltura sostenibile e rigenerativa. Non solo un luogo di produzione agricola, ma anche laboratorio di cucina innovativa e ristorante fine dining: l’Osteria Ancestrale.
L’Osteria Ancestrale rappresenta l’essenza di questa filosofia. Qui, Fabrizio applica tecniche di cottura antiche privilegiando l’uso del fuoco, della griglia e della brace, ma senza l’ausilio del gas: una scelta che riflette il desiderio di mantenere un legame diretto con la natura e con le radici. L'orto rigoglioso di Podere Arduino, che produce verdure, uova, latte di capra e pecora, è la fonte primaria degli ingredienti utilizzati nella cucina del ristorante. Il tutto segue i principi dell'agricoltura rigenerativa, volta a preservare la fertilità del suolo attraverso pratiche come la creazione spontanea di compost e la lavorazione non intensiva del terreno.
La cucina di Osteria Ancestrale si esprime attraverso due menu degustazione: Arche e Physis, in cui i piatti prendono il nome dal loro ingrediente principale, come Pomodoro o Barbabietola.
Ogni piatto è frutto di una continua ricerca, influenzata non solo dalla tradizione toscana, ma anche dalle esperienze culinarie di Fabrizio e Martina in Asia e Sud America, che aggiungono un tocco internazionale a un menù profondamente radicato nel territorio.
Osteria Ancestrale: ricerca, semplicità e raffinatezza
Il risultato? Un’esperienza culinaria che esalta la semplicità e la purezza dei sapori, ma al contempo raffinata e sorprendente, dove l’imprevedibilità della natura detta il ritmo. Fabrizio e Martina, con la loro Osteria Ancestrale e l’impegno a Podere Arduino, stanno ridefinendo il concetto di cucina sostenibile e rigenerativa, in un angolo della Toscana che respira la brezza marina. Oltre al Fine Dining di Osteria Ancestrale, c’è anche il bar agricolo ed il bistrot Bolgeri Green, dove le famiglie vengono nei giorni di sole a godersi lo stare insieme, il mangiare sano ed il bere bene.Almeno, così è stato fino al 23 settembre. L’altro ieri.
L’alluvione e la raccolta fondi
“Cari amici, La sera del 23 settembre un'ondata di maltempo ha spazzato via il nostro amato Bolgheri Green”. Inizia così la lettera aperta, che è anche lo sfogo di Fabrizio Bartoli, oltre che un accorato sos. “Il fiume vicino è esondato ed ha allagato tutta la proprietà distruggendo le strutture, le piante e purtroppo portando via anche tanti dei nostri animali. Siamo sconvolti ed abbattuti. I danni sono inquantificabili e purtroppo l'assicurazione non ci aiuta causa calamità naturali”. Una lettera pubblicata su Gofoundme con uno scopo preciso: “Abbiamo bisogno del vostro aiuto per ripartire, per portare avanti la nostra attività e ricostruire questo progetto, un punto d'incontro e di scambio, un luogo del cuore per molti e in cui abbiamo così tanto creduto. Puoi aiutarci facendo una donazione, grande o piccola che sia. Il tuo gesto, a prescindere farà la differenza”. Un aiuto – grande o piccolo che sia – che può produrre lo stresso crepitio di un soffio su un carbone ardente: può far ripartire la fiamma per asciugare tutto quello che il fiume ha sommerso. Un soffio, un aiuto, un fuoco che con il suo calore può tornare ancora una volta a essere elemento di una delle cucine più genuine e geniali della Toscana.