Ad Acqualagna, dal 28 ottobre al 12 novembre, si tiene la 58esima edizione della Fiera Nazionale del Tartufo Bianco che prevede un fitto programma di attività, un valido pretesto per trascorrere un fine settimana in una parte d’Italia ancora poco conosciuta e frequentata, fra passeggiate negli antichi borghi o nei boschi, magari portandosi a casa un goloso “profumato” souvenir.
Dove mangiare ad Acqualagna
Antico Furlo
Ristorante. Appena fuori dal centro della cittadina, in un’ex stazione di posta sulla strada che porta alle Gole del Furlo, è un indirizzo di lunga e solida tradizione. A tavola il tartufo è indiscusso protagonista, sia bianco che nero, e va a impreziosire uova, differenti formati di pasta fresca, carni e perfino qualche piatto di pesce. Ambiente di sobria eleganza articolato in più salette, valida scelta dei vini. Disponibilità di comode stanze per prolungare la sosta.
Antico Furlo – via Furlo, 60 – 0721 700096 – anticofurlo.it
La foto in alto e la foto di copertina sono dell'Antico Furlo
Braceria Plinc
Griglieria. In pieno centro, è il posto giusto per una bella scorpacciata di carni di qualità e per gustare piatti a base di tartufo, sia il bianco che le altre varietà. Qualche suggerimento: bocconcini di cotechino di asino con bottoni di polenta; passatelli fatti in casa con zucca gialla, gorgonzola e prosciutto croccante; guancia di manzo brasata al Marsala. Si possono acquistare tartufi di provenienza garantita e tagli di carne, salumi e specialità presso la macelleria di famiglia.
Braceria Plinc – vicolo Trebbio, 1 – 0721 798997 – braceriaplinc.it
La Ginestra
Ristorante. Un giardino sulle rive del fiume Candigliano, una sala elegante che affaccia sul verde e, soprattutto, il tartufo bianco di Acqualagna e il tartufo nero pregiato nelle loro stagioni migliori. Ma anche funghi, pasta fresca fatta in casa, salumi e carni di ottima qualità. Pani e dolci di produzione propria. A supportare il tutto un’adeguata cantina, con la produzione regionale in giusto rilievo. La Ginestra è anche albergo con 10 camere confortevoli e tranquille: approfittatene.
La Ginestra – via Furlo, 15 – 0721 797033 – ginestrafurlo.it
Dove mangiare a Cagli
La Gioconda
Ristorante. Gabriele Giacomucci è chef e patron di questa validissima insegna, ospitata nelle antiche cantine del seicentesco Palazzo Brancuti. Una sapiente ristrutturazione ha dato vita a sale accoglienti in cui elementi architettonici del passato si combinano ad arredi e dettagli moderni, in un contesto molto piacevole. La cucina rilegge in chiave contemporanea ricette della tradizione, con piatti ricchi di sapore e presentati con cura. In stagione, tartufo a volontà. Pane e dolci maison. Si beve bene.
La Gioconda – via Brancuti, 4 – 0721 781549 – ristorantelagioconda.it
Dove mangiare a Fermignano
Trattosteria
Trattoria. Un indirizzo poliedrico, con bed and breakfast tranquillo e dotato di ogni comodità, enoteca e osteria, il tutto in una bella casa di paese risistemata con cura. La proposta culinaria attinge a piene mani dall’ampio bacino di prodotti tipici di questo angolo di territorio, tartufo compreso. In più, laddove è possibile è tutto fatto in casa, dalle conserve ai dolci, alla pasta tirata a matterello. Insospettabilmente ben fornita la cantina, con etichette regionali e nazionali.
Trattosteria – via Vittorio Veneto, 54 – 0722 331541-349 3268263 - casatrattosteria
Dove mangiare a Fossombrone
L’enosteria
Ristorante. Gestito da giovani appassionati, è un posticino davvero interessante. Gli arredi e le mise en place sono studiati in ogni dettaglio, l’accoglienza è calorosa, l’offerta soddisfa in pieno, a partire da quella dell’aperitivo che affianca calici ben scelti a selezioni di formaggi e affettati di qualità. Il menu cambia spesso, ogni piatto è caratterizzato dall’uso di ottime materie prime, olio evo in primis. In cantina circa 200 referenze di aziende regionali e nazionali, con qualche escursione extraterritoriale.
L’enosteria – via La Peja, 3 (via Roma, 15) – 0721 1798408 – lenosteria.it
Dove mangiare a Mercatello sul Metauro
La Grotta dei Folletti
Agriturismo. Prenotazione obbligatoria per poter mangiare in questo accogliente ristoro con azienda biologica a pochi minuti dal centro. Ci si accomoda in salette arredate in stile rustico, con travi di legno ai soffitti e pareti in pietra, per gustare una cucina genuina e casereccia basata perlopiù su materie prime di produzione propria. Pasta, pane, focaccia e dolci sono fatti in casa; nel giusto periodo il tartufo locale è protagonista. Comode camere, acquisti gourmet a La Dispensa.
La Grotta dei Folletti – località Bruciata, 29/A – 0722 89120-340 3281079 – lagrottadeifolletti.it
Dove mangiare a Sant’Angelo in Vado
Vin Italy
Wine bar. Un indirizzo da tenere a mente, che soddisfa sia gli enofili che i buongustai. Si viene qui per un aperitivo, per acquistare una buona bottiglia, avendo a disposizione referenze regionali, nazionali e d’Oltralpe. Se si vuole mangiare, ci sono buoni piatti di matrice tradizionale in un menu che cambia spesso. In questo periodo trovate – fra l’altro – crostini e uovo al tartufo, vari tipi di pasta fresca con tartufo, tagliate e filetti sempre al tartufo. Dolci casalinghi.
Vin Italy – via Mancini, 44 – 0722 818478 – Facebook
Dove mangiare a Urbania
Casa Tintoria
Ristorante. In un bel casolare lungo le sponde del fiume Metauro troverete ad accogliervi Giorgio e Donatella, lui in sala e lei ai fornelli, in un ambiente molto carino abbellito con opere d’arte contemporanea e pezzi di artigianato contadino. I sapori semplici e genuini di queste terre vengono impreziositi dalla creatività della cuoca e dalle erbe aromatiche che coltiva negli orti adiacenti al locale (tra i quali è possibile sedersi per un aperitivo o una cena). Scelta dei vini centrata sulla proposta.
Casa Tintoria – via Porta Mulino, 4 – 0722 317412 – casatintoria.com
Dove mangiare a Urbino
Osteria L’Angolo Divino
Ristorante. Lo chef Tiziano Rossetti, dopo esperienze in giro per l'Italia, ha trovato riparo tra le mura del centro storico e qui propone la sua cucina di alta scuola e matrice classica. Si può iniziare il pasto con la battuta di manzo al coltello, per poi proseguire con i golosi passatelli asciutti con burro, parmigiano e tartufo bianco, il risotto tirato a perfezione o le paste ripiene fatte in casa, la costata di manzo e l'agnello cotti in tegame. Non sono rare le incursioni nel registro ittico. Carta dei vini di buon assortimento.
Osteria L’Angolo Divino – via Sant’Andrea, 12 – 0722 327559 – www.tizianorossetti.com/osterialangolodivino