Roma, al ristorante Roland “4 x 4: quattro cene a quattro mani”
A Roma il ristorante Roland, all'interno di Palazzo Brancaccio, ospiterà quattro chef selezionati dal Gambero Rosso per quattro serate diverse in cui si affiancheranno allo chef resident Carlo Alberto D’Audino. Gli chef ospiti saranno Simone de Siato di Red Palazzo BN a Lecce il 5 giugno, Marco Anselmi di Konnubio a Firenze il 26 giugno, Federico Trobbiani di Locatelli a Milano, Milano il 4 settembre e Mimmo de Gregorio da Lo stuzzichino a Sant’Agata sui due Golfi (NA) il 9 ottobre.
Il luogo: ristorante Roland
L'ultimo palazzo nobiliare romano risale alla fine dell'800 e si deve a un'americana milionaria, Mary Elisabeth Field, dama di Palazzo della Regina e punta di diamante della vita mondana dell'epoca, che arrivò a Roma carica di soldi, dote succulenta per il suo sposo Salvatore Brancaccio, principe, duca, marchese e patrizio napoletano. Un ventaglio di titoli che – messi insieme al milione di dollari portato dalla sua consorte – diedero slancio a un ultimo afflato di vita di corte, in un'Italia che si avviava a conquistare l'assetto attuale. Il Palazzo, che ovviamente si chiama Brancaccio, fu costruito per dare una degna dimora alla coppia nella nuova capitale del regno d'Italia. Oggi, di quella vita di corte rimangono tracce permanenti nei palazzi di cui è disseminato il nostro paese, di cui non di rado si può godere, pur non avendo sangue blu da mostrare all'entrata. A volte basta un biglietto, altre nemmeno quello. Come nel caso di Palazzo Brancaccio, per l'appunto, in cui si inseguono le sale espositive a quelle dedicate all'ospitalità, quelle del ristorante (e cocktail bar) Roland, “in onore a Rolando Brancaccio, il nipote di Elisabeth e Salvatore, molto vicino al mondo delle arti”.
L'idea – infatti – è che ci sia un flusso armonico tra le varie anime dello spazio, che vivono intersecandosi l'una nell'altra sotto i soffitti altissimi del palazzo. E non è un caso che occorra attraversare le aree dedicate all'arte di Spazio Field per approdare a quelle di Roland, segnando un continuum tra l'una e l'altra. E la stessa mostra di questi giorni (e fino al 5 settembre), del fotografo romano Simone Cecchetti è un progetto sulla sua ricca produzione artistica dedicata al mondo della musica, in una mescolanza di linguaggi, per raccontare artisti, concerti ed eventi in tutto il mondo veicolando impressioni, emozioni, sguardi, colori e interpretazioni, creando un corto circuito sinestetico che accompagna fino all'area dedicata alla ristorazione dove di nuovo si cambia calibro per far dialogare lo spazio con la cucina. A coordinarla Carlo Alberto D'Audino, chef calabro siciliano che – in perfetta in sintonia con lo spazio che lo ospita - ha alle spalle studi artistici prima di passare alla cucina. Nel suo percorso, dopo l'Alma, annovera esperienze eterogenee, con la capacità di gestire sia il fine dining che eventi da grandi numeri, per offrire una cucina di qualità che accompagna il percorso tra la storia gastronomica locale e il contemporaneo. Plus della proposta la zona bar, con raffinata offerta di mixology. E poi c'è il magico giardino.
4 x 4: quattro cene a quattro mani al ristorante Roland
Quattro date per quattro diversi chef selezionati dal Gambero Rosso, che porteranno al ristorante Roland la loro creatività per elaborare, insieme allo chef resident Carlo Alberto d’Audino, quattro cene ad hoc. A coordinare la cucina, Carlo Alberto D'Audino, chef calabro siciliano, alle spalle studi artistici prima di passare alla cucina, che annovera, dopo l'Alma, esperienze eterogenee, con la capacità di gestire sia il fine dining che eventi da grandi numeri, offre una cucina di qualità che accompagna il percorso tra la storia e il contemporaneo. Plus della proposta la zona bar, con raffinata offerta di mixology. E poi c'è il magico giardino.
Date e protagonisti
Lunedì 5 giugno - Simone de Siato di Red Palazzo BN, Lecce
Ospite e protagonista della prima cena, Simone De Siato, leccese e con esperienze diverse tra cui Francescana e Four Season di Firenze. Oggi è chef al Red a Palazzo BN a Lecce dove propone piatti di territorio e di stagione rielaborati con stile. È il caso del pasticciotto che diventa salato (ripieno di polpo in pignata e crema di patate) ed è servito con cappuccino di rapa rossa, menta, lampascioni e ricotta di masseria; dell’acquasale di pane altamurano, scampi e uova di muggine; delle linguine assoluto di seppia e ricci di mare, in bell’equilibrio tra comfort food e alta cucina, della sorprendente chitarrina pepe e limone con cacio di pecora moscia. Questi sono solo degli esempi della proposta dello chef leccese.
Lunedì 26 giugno - Marco Anselmi di Konnubio, Firenze
Marco Anselmi, chef di origini marchigiane, di stanza al Konnubio a Firenze. Il nome del ristorante racconta l'ambizione, raccolta dallo chef, di unire - e presentare - sapori in modo insolito. La cucina è orientata alla terra, e con elementi d'entroterra veste anche vari piatti di mare. Tra i piatti, la Carabaccia, zuppa di cipolle fiorentina, riletta con fantasia; il carpaccio di capasanta in porchetta, peperone bruciato, oliva caramellata, pop corn di cotenna, mille foglie di finocchi; il risotto al cioccolato 70%, fava, erborinato, arachidi; la royale di coniglio, demi-glace caffè e anice, fois gras, fave e funghetti.
Lunedì 4 settembre - Federico Trobbiani di Locatelli a Milano, Milano
Federico Trobbiani dal 2020 Chef e Patron di Locatelli a Milano, dove con il socio Andrea Locatelli, hanno dato nuova vita a quello che era Il Verdi di piazza Mirabello, e lo fa con un menu a base di classici della cucina italiana e chicche della tradizione lombarda, spesso anche rivisitate. In carta non mancano mai il riso al salto e la cotoletta alla milanese, ma si accompagnano a proposte più contemporanee e azzardate come lo zabaione salato con ricci di mare e i ravioli ripieni di ‘nduja, provola affumicata con pomodoro alla brace e basilico.
Lunedì 9 ottobre - Mimmo de Gregorio di Lo stuzzichino, Sant’Agata sui due Golfi (NA)
Mimmo De Gregorio è una forza della natura. La sua cucina balza all'occhio e al palato. È materica e territoriale: condita da piccoli viraggi di fantasia che non distraggono dalla rotta maestra della tradizione e dal risultato finale e rassicurante, con due menu degustazione tra cui poter scegliere e, in parallelo, un'offerta di piatti alla carta che porta in viaggio idealmente chi si siede a questa tavola per tutta la penisola sorrentina. Alle spalle c'è tutta la semplicità (e però la cura enorme) delle cose buone. Il semplice fiordilatte, prosciutto e melone diventa biglietto da visita e sintesi deliziosa della Campania; le verdure sono dell'Orto Ghezi e dunque di filiera cortissima e gestita con amore; le polpette sono una ricetta di mamma Filomena, la zuppa di verdure invece del papà Paolo (e non poteva mancare quella di pomodoro souvenir della nonna Cardella). Spazio finale - e apoteosi familiare - anche per la pizza dolce della moglie Dora.
Menu della prima cena – lunedì 5 giugno con Simone De Siato di Red Palazzo BN, Lecce
Amuse bouche
Antipasto
Lingua alla brace, ostrica e frutti di bosco
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Primi
Tagliatelle Benedetto Cavalieri cotte in estratto di peperone alla griglia e gremolada
Raviolo ripieno di coda alla vaccinara, levistico e cacao
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Secondo
Baccalà alla mediterranea in verde, senape selvatica e foglie di cappero
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Dessert
Tiramisu scorretto
Piccola pasticceria
Il costo della cena è di 90 euro (bevande escluse)
Per partecipare è necessario contattare il ristorante:
tel. 06 31709 953