Come riportato da un articolo de El Paìs, i ristoranti delle vie del centro rifiutano le prenotazioni per chi desidera cenare da solo. Sulla Carrer de Blai - la nota strada delle tapas - e nel Poble Sec si moltiplicano le segnalazioni di single che si vedono rifiutare il tavolo da uno. La ragione è puramente il guadagno (ci ricorda un po' lo scontrino-gate): i gruppi e le coppie spendono di più di chi cena da solo, semplice matematica. Una situazione che sta irritando la popolazione locale, alle prese con una non facile convivenza con un turismo che nelle destinazioni cosiddette "calde" è sempre più di massa.
A Barcellona vietata la prenotazione per una sola persona
La polemica è montata sui social per poi approdare sulla stampa nazionale. Eudald racconta a El Paìs che mai avrebbe immaginato che un lunedì di fine luglio qualsiasi sarebbe tornato a casa senza cena. Ma il gioco delle sedie che imperversa a Barcellona lo ha lasciato a stomaco vuoto. "Non cercavo un ristorante specifico, volevo solo sedermi nel primo dehors disponibile, perché volevo leggere qualcosa mentre cenavo all'aperto", racconta al quotidiano, ricordando la sfilza di scuse e ragioni fornite da più di un ristoratore negandogli la possibilità di cenare all'aperto. E se il posto lo si trova, per i cuori solitari inoltre, no alla vista panoramica del tavolino all'aperto: gli eventuali posti liberi a sedere per single sono quelli accanto alla cucina o di fronte al bagno in fondo a destra.
Anna, un'altra residente di Barcellona, ha raccontato a El Paìs di essersi vista rifiutare in diverse occasioni un tavolo in un locale di cui era cliente affezionata. "L'ultima volta mi sono arrabbiata e ho detto che se si trattava di soldi, ero pronta a pagare di più per sedere all’aperto e cenare. Mi hanno risposto che non era questione di soldi, non potevo occupare un tavolo da sola".
A Barcellona si dà precedenza ai turisti
Una testimonianza emblematica della corsia preferenziale riservata ai turisti dagli esercenti: ai residenti è ormai impossibile fare un aperitivo perché tutti i tavoli sono destinati ai turisti. Idem per il pranzo o la cena. Molti locali rifiutano la prenotazione, altri più educatamente se la cavano rispondendo che la sala è al completo. Ci sono infine quelli che accettano, purché il tavolo venga liberato entro un massimo di venti minuti. La convivenza tra turisti e residenti non sembra affatto pacifica nella città catalana, anche considerando che secondo un rapporto di Statista, nel 2022 a Barcellona i visitatori sono stati 9.9 milioni, un salto in più del 107% rispetto all’anno precedente.
Servire un solo coperto ha i suoi costi
Ma se anziché stuzzicare tapas sulle ramblas, si volesse fare una cena stellata in solitario? La prenotazione per una persona verrà il più delle volte negata (comprensibilmente) da diversi locali di fine dining, come accade alla pluristellata Cocina Hermanos Torres e al Disfrutar a Barcellona, o El Celler de Can Roca a Girona. In Italia stessa pratica presso l'Osteria Francescana di via Stella (ma i tavoli da uno si possono prenotare all'Osteria Francescana at Maria Luigia), Villa Crespi sul Lago d'Orta o da Enrico Bartolini al Mudec di Milano, per citarne alcuni. È giusto? Bisogna considerare che per questi esercizi di lusso le spese sono molto più alte di un qualsiasi altro ristorante, sia quelle di gestione relative dell'apparecchiatura del tavolo (tovagliato, posate, piatti e bicchieri) ma anche una serie di servizi invisibili e fondamentali, come la pulizia, l'impegno del personale di sala e cucina, e tutti quei dettagli che definiscono le peculiarità del locale.