Dreams of Australia. Il sogno del Noma a Sydney
L'aveva anticipato qualche mese fa suscitando interesse immediato. D'altronde il Noma di Renè Redzepi è in grado di catalizzare l'attenzione dell'intera comunità gastronomica, specie da quando lo chef danese ha annunciato la prossima chiusura del ristorante vista mare così come l'abbiamo conosciuto negli ultimi anni, per ricominciare da zero in un grande spazio alla periferia di Copenaghen. Nel frattempo, dopo l'esperimento dello scorso anno a Tokyo, Redzepi è pronto a scommettere sull'Australia, e all'inizio del 2016, dal 26 gennaio al 2 aprile, tutto lo staff del Noma si trasferirà a Sydney per l'apertura del pop up Noma in Australia. Un periodo di tempo piuttosto lungo se confrontato con la parentesi giapponese, che nasconde il desiderio di scoprire nuovi ingredienti e sperimentare una nuova cultura gastronomica.
E il ristorante sorgerà ancora una volta sul mare, non molto distante dalla celebre Opera House, nel distretto commerciale di Barangaroo, per giocare soprattutto con le cotture alla brace ispirate alla tradizione aborigena, ma anche con tanti ingredienti locali, dai molluschi alle erbe spontanee, dal canguro alle carni di animali autoctoni tutt'altro che comuni.
Novanta secondi per il tutto esaurito: boom di prenotazioni
Più di due mesi, dunque, per regalarsi un'esperienza unica e irripetibile alla modica cifra di 485 dollari (bevande escluse) da versare interamente al momento della prenotazione online. Troppo caro? Evidentemente no, visto che dal momento dell'apertura delle prenotazioni sono bastati due minuti per registrare il tutto esaurito, come annuncia il chiaro messaggio che campeggia sul sito web del pop up. E il database del sistema di prenotazione online fondato da Nick Kokonas – Tock – ha registrato un'impennata mai vista prima, raccogliendo oltre 1 milione di dollari in pochi secondi. Considerando che la cifra non è rimborsabile e che ogni giorno la cucina lavorerà a pranzo e cena (sono 5600 i coperti venduti), il dato è impressionante e conferma il livello di popolarità raggiunto dal Noma nel mondo. Anche se il menu Dreams of Australia è ancora top secret.
E voi spendereste quasi 500 dollari (senza contare il viaggio, visto che molte sono le prenotazioni arrivate da fuori confine) per assicurarvi un pasto a scatola chiusa?