Chi pensa che un piatto di minestra sia roba da anziani o malati, è fuori strada. Zuppe, vellutate e simili sono la base della cucina italiana, ricette povere, democratiche, golosissime. Nutrienti, semplici e il più delle volte anti-spreco, le minestre uniscono l'Italia dal Trentino alla Sicilia, si arricchiscono di panna nei paesi del Nord Europa, di spezie e latte di cocco in Sud America, e in ogni angolo del mondo restano il comfort food per eccellenza.
La minestra maritata secondo il New York Times
La sezione "Cooking" del New York Times ha da poco condiviso una ricetta tutta italiana per scaldarsi nelle sere d'autunno, la minestra maritata, simbolo della tradizione campana. Il nome del piatto, però, è stato tradotto in "Italian wedding soup", la zuppa del matrimonio, ma a convolare felicemente a nozze qui sono solo gli ingredienti. Carne e verdure, che in questa specialità si "maritano", si sposano e mescolano insieme creando un piatto unico, ricco e saporito.
Una ricetta antica spesso dimenticata, non facile da trovare: per prepararla in casa occorrono cicoria, scarola, verza, borragine e poi le parti meno pregiate e i tagli di scarto del maiale. Immancabile il pane tostato in accompagnamento, che nel tempo è andato a sostituire gli scagliuozzi, delle frittelle di farina di mais tipiche del Sud Italia e in passato molto popolari. Al New York Times, però, bisogna riconoscere di aver ammesso l'errore, spiegando che si tratta di una tradizione sbagliata e fin troppo letterale.
"Matrimonio o no, l'appeal di questa minestra semplice e confortante resiste: la combinazione di piccole polpettine di carne, pasta e verdure in un saporito brodo di pollo, con una spolverata di Parmigiano, mette sempre tutti d'accordo".
La ricetta della minestra maritata
Al contrario di quanto indicato dal giornale americano, non è necessario creare delle polpette di carne: si tratta di un piatto rustico e contadino, pensato per valorizzare gli scarti e sostenersi con poco. Ecco la ricetta della minestra maritata.