«Contro Giovanna Pedretti non ci fu alcuna gogna mediatica»: a sostenerlo è l'agenzia Arcadia, esperta in monitoraggio dei social media, secondo cui la titolare della pizzeria Le Vignole di Santangelo Lodigiano non fu vittima di alcuna shitstorm in seguito ai dubbi emersi sull'autenticità della recensione omofoba e abilista da lei pubblicata.
L’analisi di Arcadia
Come riporta Dagospia, l’agenzia ha esaminato i canali Facebook e Instagram che, nel periodo compreso fra l'11 e il 14 gennaio, hanno postato un contenuto che racchiudesse al proprio interno la parola “Pedretti”, senza rilevare indizi di una possibile shitstorm.
La solidarietà e il sostegno alla ristoratrice sono emersi anche dalle performance registrate dal post in cui la ristoratrice aveva mostrato il tanto discusso screenshot della recensione omofoba e abilista: 2410 like e 877 love (ovvero l'emoticon del "cuore"), pari al 52.57% delle interazioni. Il post ha inoltre raccolto 2052 commenti con una percentuale di atteggiamento positivo superiore al 90%.
Le accuse a Biagiarelli e Lucarelli
Nei giorni scorsi la giornalista Selvaggia Lucarelli e il compagno, il food blogger Lorenzo Biagiarelli, che per primi avevano messo in dubbio l’autenticità della recensione pubblicata da Pedretti, erano stati accusati di aver scatenato una gogna mediatica contro la donna, dopo che il suo corpo era stato ritrovato nel fiume Lambro. Anche la figlia della ristoratrice aveva accusato Lucarelli, invitandola a cercare «la prossima vittima».
Secondo l’analisi di Arcadia, però, i post pubblicati sulla vicenda dall'account X di Selvaggia Lucarelli non hanno alimentato alcuna shitstorm. Nessuno dei due post è infatti fra i primi dieci più popolari più pubblicati nel periodo di riferimento dall'account della giornalista. Entrambi hanno avuto, infatti, una copertura molto contenuta.