A dicembre le strade, le case, i negozi francesi si riempiono di decorazioni, profumi, luci; da nord a sud, in lungo e in largo, dai piccoli borghi alla città più magica (e romantica) di sempre: Parigi. Anche in Francia l’atmosfera del Natale avvolge e coinvolge tutti. Ci si ritrova attorno a una grande tavola imbandita, per gustare i piatti della tradizione natalizia. Che sia al ristorante o dentro le mura domestiche, il 25 dicembre la famiglia si riunisce per festeggiare assieme a zii, nipoti e parenti; si banchetta fino al pomeriggio e si riscopre il piacere di stare insieme.
Cosa c'è sulla tavola dei francesi a Natale?
Terra di formaggi, di vino, buon pesce e ottima carne, la Francia come l’Italia vanta un grande patrimonio culinario ed enologico. A seconda della regione, cambiano peculiarità agroalimentari e le pietanze abitualmente presenti nei menu delle feste: a Parigi abbondano crudités di mare, ostriche (calde e cotte con lo Champagne, oppure gratinate con il formaggio) e salmone affumicato; caviale o lumache.
Anche il foie gras è un piatto a cui nella capitale, così come ne resto della Francia, faticano a rinunciare, sebbene sia oggetto di dibattiti per il modo in cui viene prodotto. Il paté viene servito in una bella fetta generosa e può essere consumato da solo o su crostini, è spesso accompagnato da chutney o composta di frutta, più spesso fichi. E tra due ostriche e un po’ di foie gras addentare del pane con del burro morbido è d’obbligo per un francese che si rispetti. Più spesso sono les verrines ad aprire il pranzo di Natale: dolci o salati, questi graziosi “bicchierini” ai francesi piace servirli come antipasto o come aperitivo, prima di proseguire con le altre portate. Di solito, sono a base di verdura e di pesce e deliziano il palato degli ospiti: avocado e salmone, granchio e pompelmo e via così, mescolando ingredienti diversi in pietanze da mangiare in due o tre bocconi.
In altre regioni è più facile trovare molluschi o piatti di terra come carne di maiale, vitello o pollame: la dinde aux marrons è il piatto principale della tradizione francese. Il tacchino viene farcito con un ripieno di salsiccia, pane raffermo e castagne, cotto in forno per più di un'ora prima di essere servito ancora fumante. Ad accompagnare il tacchino (che talvolta però diventa pollo arrosto) le gratin dauphinois, comunemente noto come gratin di patate; i funghi grigliati o ripassati in padella ma anche della purea di patate (al burro, ça va sans dire).
In Provenza sulle tavole ci sono la pompe à huile, una focaccia dolce intrisa d'olio, frutta varia, fra cui il melone verde di Spagna e ortaggi. Mentre in alcuni paesi della bassa Borgogna, è d’usanza banchettare con la fressure de porc, piatto molto saporito e speziato di coratella cotto dolcemente con lardo e patate. Sulla tavola imbandita anche torte di verdura (o di patate) e formaggi. In tutta la Francia, in occasione del Natale (e non solo), si pasteggia con vino, bianco o rosso, e con bollicine, specialmente Champagne.
I dolci del Natale
Ma il vero protagonista del Natale, in Francia, è il dolce. In Provenza, addirittura, vengono serviti 13 tipi diversi di dessert, che rappresentano Gesù Cristo e i dodici apostoli. Qui, possiamo trovare anche i mendicanti, dei piccoli cioccolatini sui quali tradizionalmente vengono distribuiti 4 tipi di frutta secca: uvetta, nocciole, fichi secchi e mandorle, e torrone. Quello che non manca mai è senza dubbio la Bûche de Noël, il tronchetto natalizio che, secondo la tradizione, deve regnare sovrano al centro della tavola. La Bûche de Noël è simbolo di buon auspicio e consiste in un pan di Spagna al cioccolato farcito con ganache al cioccolato e arrotolato in modo da assomigliare a un tronco, lavorato esternamente in modo da ricordare la corteccia di un albero, arricchito infine con decorazioni a piacere, tra biscotti o zuccherini, purché natalizie! Un altro dolce della tradizione francese è la Galette des Rois, conosciuta anche come torta dei Re o dolce dei Re Magi: si tratta di un dolce diffuso di pasta sfoglia ripiena di crema alle mandorle al cui interno è “custodita” una fava o una mandorla. Chi la trova, sarà re o regina per un giorno, una tradizione simile a quella spagnola del Roscón de Reyes. La torta dei Re, ormai conosciuta in tutto il mondo, viene spesso servita durante l'Epifania, ma è diffusa anche nel periodo natalizio.
C’è poi il pan d’épieces, un dolce a base di farina e miele originario dell’Alsazia (chiamato anche pan di zenzero o pan dolce alle spezie) e condito con le spezie, come cannella, chiodi di garofano e noce moscata. Il Natale è anche un’occasione per concedersi una porzione di torta, sia Paris-Brest, mille-feuille o un po' di piccola pasticceria. Il pasto si conclude con un gelato, ma più spesso con un digestivo, il fil rouge delle tavole natalizie d’Europa.
a cura di Cecilia Blengino