Oltre 600 ristoranti su tutto il territorio nazionale, 80 serate a tema e degustazioni, 300 ore di attività formativa e 1200 persone coinvolte per un arco temporale di 3 anni. È in sintesi il progetto che il Consorzio di tutela del Formaggio Asiago ha appena lanciato, coinvolgendo come partner il Gambero Rosso, l’associazione JRE-Jeunes Restaurateurs e la Confcommercio di Vicenza, per creare una nuova filiera virtuosa con la ristorazione. Il formaggio veneto-trentino sarà, quindi, protagonista della rinnovata stagione del fuori casa proprio nel momento cruciale della ripartenza.
Il sì a un approccio di filiera
L’iniziativa, oltre a sostenere il mondo della ristorazione, vuole garantire la trasparenza e la sicurezza delle materie prime impiegate e raccontare l’importanza dell’alimentazione naturale, creando reti di relazioni basate sul confronto e la reciproca conoscenza tra produttori di Asiago Dop, ristoratori e clienti.
Il percorso verrà sostenuto anche attraverso l’hashtag #siasiagodop, dove quel “sì” sta ad indicare la volontà del Consorzio di esprimere e testimoniare un atteggiamento positivo. “È finita la stagione del no e della chiusura” ha detto il direttore del Consorzio Tutela Formaggio Asiago, Flavio Innocenzi “Adesso si apre l’epoca del sì. Ed è da questo che volgiamo ripartire, proponendo un vero approccio di filiera, a fianco dei ristoratori che, in questo ultimo anno, hanno sofferto e hanno bisogno di supporto”.
L’importanza della promozione territoriale
Proprio l’evoluzione di una ristorazione sempre più capace di essere protagonista di un nuovo percorso di crescita è parte dei presupposti dell’attività comune che porta al centro dell’azione la capacità di Asiago Dop di esaltare il lavoro, la maestria e l’impegno degli interpreti del fuori casa. Lo sa bene il presidente del Gambero Rosso, Paolo Cuccia, che ha parlato dell’importanza di sostenere la produzione di qualità e offrire risposte alle mutate esigenze dei consumatori. “I nuovi trend per il futuro” ha sottolineato “sono qualità, sostenibilità, sicurezza, diversificazione, digitalizzazione, promozione e valorizzazione del territorio. Quest’ultima, in particolare, per l’Italia è una grande opportunità da cogliere. Il nostro Paese, con i suoi territori” ha proseguito “possiede una vasta selezione di formaggi di alta qualità e di cui l’Asiago Dop è uno dei principali esponenti. Adesso la crescita passa dell’alleanza con la ristorazione italiana nel mondo che è da sempre apprezzata e in continua crescita”.
Il pairing con la ristorazione
Il percorso di sensibilizzazione del Consorzio Asiago conta anche sulla collaborazione con JRE-Jeunes Restaurateurs, l'associazione che riunisce i più giovani rappresentanti dell'alta gastronomia. La partnership nasce da una comune visione della ristorazione che punta a dare grande importanza alla provenienza degli alimenti sposando l’idea di una cucina moderna indissolubilmente legata al territorio. L’azione comune si svilupperà con un piano triennale nel quale sono previste una serie di iniziative che potranno coinvolgere gli chef in momenti di formazione, visite ai luoghi di produzione, attività di promozione ed eventi dedicati ai tanti appassionati dello star bene a tavola. “Questa nuova partnership” ha affermato lo chef Filippo Saporito, presidente JRE Italia “rappresenta una importante unione di intenti non soltanto perché si tratta di due realtà fondate sulla volontà di preservare, sviluppare e trasmettere qualità ed eccellenza in ambito culinario, ma anche e soprattutto perché di questa tutela si fanno portavoce a livello nazionale e internazionale. Sono convinto che questo sia l'inizio di un cammino fatto di progettualità e crescita comune, che porterà alla realizzazione di interessanti spunti futuri per il mondo della cucina e della ristorazione".
Investire sulla formazione
Da qui la collaborazione con i locali pubblici iscritti alla Confcommercio con i quali il Consorzio tutela formaggio Asiago stringe un legame che si svilupperà sul territorio vicentino, prima, e sul Nordest e Trentino, poi. “I nostri pubblici esercizi” ha evidenziato Ernesto Boschiero, direttore della Confcommercio di Vicenza “sono chiamati oggi ad affiancare alla qualità della cucina e del servizio altri due ingredienti fondamentali: il digitale e la formazione, perché le imprese resilienti sono quelle allenate a cogliere il nuovo e a modificare velocemente il proprio modello di business. D’altronde, quello della ristorazione è tra i settori più colpiti e per sopravvivere i titolari hanno dovuto reinventarsi”.
Si riparte, quindi, da tutti questi valori, ma soprattutto dalla riscoperta delle eccellenze italiane. Il messaggio è chiaro: diffondere la cultura del nostro Paese – e nel caso specifico dell’Asiago Dop – facendo squadra.
a cura di Loredana Sottile