Non è uno scherzo di cattivo gusto. Anzi. Né tantomeno un’invenzione che attinge al fascino del made in Italy per lanciare sul mercato internazionale qualche prodotto improbabile. Eppure è tutto vero: il Natale 2020, a Piacenza, si festeggerà anche all’insegna di un cioccolatino alla pancetta. Siamo nel laboratorio di un noto e apprezzato maestro pasticcere piacentino, Aldo Scaglia, titolare dell’azienda Creazioni Dolciarie di Falicetto.
Un cioccolatino alla pancetta in onore di Piacenza
Mentre i suoi colleghi esploravano innumerevoli variazioni sul tema del panettone, Scaglia si è concentrato su un ingrediente che da tempo stimola la sua creatività, il cioccolato, che in passato ha fatto andare a braccetto con arachidi salate, semi di girasole, peperoni… Con l’ultima invenzione, però, si entra nel campo degli esperimenti arditi, pur nel rispetto dell’equilibrio di gusto cui sempre dovrebbe tendere un prodotto che non sia mero esercizio di stile. Tra gli obiettivi del pasticcere, non a caso, c’è l’intenzione di valorizzare un prodotto locale conosciuto in tutto il mondo, com’è la Pancetta piacentina Dop. E con la benedizione del Consorzio di Tutela nasce l’insolito cioccolatino: per arrivare al risultato sperato, un’azienda locale legata al consorzio ha fornito diverse stagionature di pancetta, per calibrare l’abbinamento migliore. Una volta battezzati, i cioccolatini alla pancetta hanno superato anche il test più difficile: l’assaggio dei clienti, che ha restituito parere unanime circa l’inaspettata bontà dell’idea, in grado di convincere persino i più scettici. Il segreto? L’utilizzo di un cioccolato fondente di qualità, esaltato dal gusto della pancetta croccante presente nel ripieno.
Un cioccolatino che mette d’accordo tutti
Sul mercato, il cioccolatino si presenta con il nome di DiPC, “acronimo che indica l’origine ‘Di Piacenza’, ma anche i protagonisti della ricetta: Di Pancetta Piacentina DOP e Cioccolato”. L’ambizione è quella di fare del prodotto una nuova eccellenza “tradizionale” della cittadina emiliana; e in un momento del genere “indica la resistenza delle aziende piacentine che guardano al futuro con ottimismo, cercando di vedere il bicchiere mezzo pieno, come il carattere dei piacentini che della discrezione fanno il loro pregio e che sapranno apprezzare questo matrimonio insolito, ma sicuramente curioso ed elegante, che porterà un po’ di Piacenza nel mondo”, spiega Scaglia. Orgoglioso dopo un primo momento di incredulità si dice anche il presidente del Consorzio Salumi Dop Piacentini (che oltre alla pancetta tutela coppa e salame piacentini), Antonio Grossetti: ““Da sempre ammiro chi ha una fantasia creativa nel proprio lavoro, ma devo ammettere che fino ad immaginare un cioccolatino con la Pancetta piacentina tra gli ingredienti non mi ero mai spinto. In questo caso, siamo orgogliosi di affermare che i salumi piacentini si possono consumare dall’antipasto al dolce senza mai perdere di vista la qualità”.
La tradizione cioccolatiera di Falicetto
Falicetto è una pasticceria che ben rappresenta la qualità dell’offerta dolce piacentina: Aldo Scaglia ha origini piemontesi, e con sé ha portato la tradizione cioccolatiera della regione d’appartenenza (due i suoi maestri: Renato Scalenghe e Guido Bellissima, e molteplici premi conquistati, oltre alle Due Torte del Gambero Rosso). Ma da molto tempo – Falicetto nasce nel 1985, oggi il volto della pasticceria è Allegra, figlia di Aldo - ha sposato la cultura dolciaria piacentina, e non manca di proporre ai suoi clienti anche le ricette tipiche del territorio, come i buslanein, ciambelline di origine antica (qui potete cimentarvi con la ricetta di Falicetto).
Al cioccolato, però, Scaglia ha dedicato gran parte della sua vita professionale, partendo dalla selezione di fave di cacao pregiate lavorate ed essiccate con cura per realizzare creazioni sempre diverse (e riusciti "classici” della casa, come gli Sgranfgnon, boeri con ciliegie di Villanova d’Arda ricoperte da una camicia di cioccolato fondente, o il Piacerino). Il cioccolatino alla pancetta conquisterà la tavola delle feste?