L’ultimo arrivato, nello store di Zio Rocco, è il cornetto più caro del mondo. Costo al pezzo: 100 euro. Edizione limitata, ne farà non più di venti. Privilegio per pochi, addentare “Magma”, che s’ispira - come un po’ tutto, da queste parti – al Vesuvio e dunque è nero come la cenere, complice il carbone vegetale, doppia sfoglia d’impasto, crema al latte di bufala al limone e nel ripieno il tocco dello chef Francesco Sodano, marmellata acida di limoni ossidata (dunque nerissima anche quella), sopra una spruzzatina di cenere (commestibile), pare quasi vera. E il cornetto poggia su una teca artigianale fatta da Marco Ferrigno, maestro presepaio: di solito lì c’è la Natività, ma a Napoli – del resto – sacro e profano amano rincorrersi.
Il cornetto da 100 euro che omaggia il Vesuvio
Pare dunque che non ci si possa esimere dall’ossequiare il vulcano e, di questi tempi, anche quella San Gregorio Armeno che è epicentro delle botteghe artigianali legate ai pastori, trafficatissima al punto che, come tradizione, verrà disposto il senso unico pedonale.Anche zio Rocco, alias Rocco Canavino, 39 anni, per antonomasia il pastry chef dei cornetti napoletani, punti vendita a Napoli, in vico Polveriera, e Pomigliano d’Arco, ha ceduto alla tentazione, ufficializzata con un post sul suo profilo Instagram da 73.300 followers, con tanto di collaborazione con lo chef Sodano, già di stanza al ristorante Quattro Passi (nuovo tristellato Michelin) e poi a Roma alla corte di Anthony Genovese (qui la nostra intervista allo chef, deluso dalla guida "Rossa"), infine oggi titolare di Is Pop, a Pomigliano d’Arco.
Il ricavato in beneficenza
“Ma il ricavato di Magma andrà in beneficenza”, si premura di specificare Rocco. A beneficiarne la onlus Tabita, che per statuto si prodiga nel sostenere moralmente e non solo i disagiati, i senzatetto e i tossicodipendenti. “E poi questo è soprattutto un cornetto da titolo giornalistico”, aggiunge con malizia il pastry chef, che del resto aveva già battezzato – ci risiamo - un cornetto come ‘O Miracolo, ossequi a San Gennaro, altra icona (irrinunciabile?) della città, costo 25 euro.
Già, ancora una volta è sottile la linea di demarcazione tra food e marketing, forma e sostanza, morsi reali e appetiti virtuali. Ma quel che è certo è che nei due Zio Rocco Lab Store si sfornano seimila cornetti al giorno (Nutella vietata, si punta sulle eccellenze del territorio e il prezzo in menu, per la linea di prodotti ‘normali’, è tra i 2,20 euro e i 5), in media: code lunghe, quasi sempre, locali aperti (solo) dalle 20 alle 2. “Potremmo farne di più, molti di più”, ammette zio Rocco. E per il prossimo special c’è già chi prova a immaginare: a quale simbolo partenopeo si ispirerà il cornetto per pochi, pochissimi eletti?