NUOVI FORMAT DI RISTORAZIONE NELLA CAPITALE. OBIETTIVO: DIVERSIFICARE
Ormai l'obiettivo è solo uno: diversificare. In un panorama gastronomico come quello capitolino, che continua a registrare nuove aperture a dispetto della crisi, la strada da percorrere per farsi notare non può che essere l'originalità. E la ricerca di territori (o cucine) inesplorate. Se da un lato la formula della polifunzionalità (orari no stop, grandi spazi, isole tematiche e offerta spalmata dalla colazione al dopocena) sembra garantire la tranquillità dei grandi numeri, la specializzazione può assicurare altrettante soddisfazioni, puntando a conquistare gourmet e avventori più curiosi di riscoprire pietanze familiari in contesti nuovi (si veda la ravioleria Mariolina a Monti, l'imminente apertura della polpetteria Allbione o i concept di street food regionale che spopolano da più di un anno) o avvicinarsi a formule gastronomiche alternative.
Ecco perché anche la chiave del cibo etnico può funzionare. Non parliamo di take away indiani o insegne giappo-cinesi di dubbia origine, ma di format contemporanei che rivisitano l'etnico all'insegna di tracciabilità delle materie prime, trasparenza nelle preparazioni – alleggerite per incontrare le esigenze del pranzo veloce o dello sfizio da passeggio – e tanto lavoro di design, nel concept e nel piatto.
Così arrivano a distanza di pochi giorni una dall'altra le aperture di Nanù (in zona Prati, a due passi dallo shopping di Cola di Rienzo) e Cus Cus (nel quartiere giovane di Piazza Bologna).
NANU E I BAGEL: LA MODA DI NEW YORK IN STILE KOSHER
Nanù si presenta come bagel, salad e juice bar, non nascondendo di puntare soprattutto sulla preparazione espressa di bagel, la pasta lievitata a forma di ciambella di origine ebraica/polacca, tra i più apprezzati fenomeni street food di New York.
Prima bolliti e poi cotti al forno, i bagel (realizzati da Stefano Preli di Prelibato) sono farciti con gli ingredienti della tradizione, come il celebre pastrami – ancora poco noto ai romani – carne speziata e affumicata con legno di faggio in stile kosher; tra le altre proposte salmone affumicato e creamcheese, parmigiana, caponata, roastbeef.
E sempre etnico che parla americano, seppur di origine asiatica, il wrap, una piadina da passeggio arrotolata e farcita con pollo e guacamole, falafel o salmone.
Più in generale, questa bottega/laboratorio di 50 metri quadri, con qualche posto a sedere e un bel bancone che l'attraversa in lunghezza, si propone di servire alimenti sani e freschi, con attenzione all'universo vegetariano: quindi anche zuppe, insalate d'orzo, insalate personalizzabili, yogurt, dolci casalinghi, estratti e lassi, disponibili anche per l'asporto.
CUS CUS 'NCOCCIATO A MANO E SAPORI DI SICILIA
Cus Cus, che apre proprio in queste ore, porta nella Capitale il piatto originario della cultura araba, ma qui realizzato nell'interpretazione siciliana di Simona Iacono, secondo l'antica ricetta di Marina di Ragusa, dove il cous cous è protagonista sulla tavola della trattoria di famiglia Da Carmelo. Arredamento mediterraneo, colori del mare e piatti dell'artigianato locale per esaltare il gusto di un cous cous 'ncocciato a mano e condito con sughi isolani o vicini alla tradizione romana: curry rosso di pesce, seppie e piselli, coniglio alla cacciatora, picchiapò.
In formato large o extralarge, anche in versione take away, da accompagnare con birre e vini di produzione siciliana. O cocktail ispirati ai profumi dell'isola.
Nanù | via Varrone 2/c, Roma | tel. 06 68301736 | www.nanubagelbar.it
Cus Cus | via Arezzo 39, Roma | tel. 3493603694 | www.facebook.com/cuscusroma
