A Roma una manifestazione riunisce i cibi di tutto il mondo, anche i più sconosciuti. Le sambusa etiopi con le lenticchie sono appena piccantine, leggere e croccanti. Dal Congo ci sono piatti di carne o pesce e platano che è stufato e appena caramellato, c'è una punta dolce che si rincorre in ogni elemento della preparazione, dalle cipolle che accompagnano il pesce a quelle palline fritte che ricordano un po' le castagnole. Il Borani banjam è uno stufato di melanzane afgano come lo sono i bolani, ravioli di carne. Può essere curioso metterli a confronto con altri ravioli di carne, quelli cinesi. Li trovate uno accanto all'altro nei giardini di piazza Vittorio, a Roma: sono parte integrante del programma Multi, la manifestazione a ingresso gratuito organizzata dalla rivista Lucy (diretta da Nicola Lagioia) e Slow Food, con l’orchestrazione di Francesca Rocchi.
L'architettura umana di Multi
Multi è «un viaggio alla coperta delle culture e delle cotture che ci uniscono», con l'obiettivo di dare voce alle comunità e alle culture che costituiscono il tessuto cittadino, e non è un caso se quest'anno Multi è in stretta connessione con Far, il festival dell'architettura di Roma (dal 26 settembre al 6 ottobre) con cui incrocia istanze e programmi: perché Multi ha a che vedere con una forma di architettura umana e sociale. Un'urbanistica dei volti e delle storie, delle culture e delle tradizioni di comunità che rappresentano una fetta consistente della città, che ha contribuito e non poco a consegnare la Roma di oggi, anche dal punto di vista urbanistico.
Culture e cotture del mondo. Il menu di Multi
Sono comunità a volte presenti da decenni e profondamente radicate e integrate, con seconde o terze generazioni già all'opera, altre ancora invisibili ma ugualmente costitutive: curde, palestinesi, afgane, azere, congolesi, boliviane, iraniane, venezuelane, cinesi, sudanesi, del sub continente indiano o della Sierra Leone. L'elenco è ancora lungo, così come i cibi che un giorno dopo l'altro, fino al 22 settembre, invadono i giardini di Piazza Vittorio.
Il programma degli appuntamenti
A ogni comunità è stato chiesto di uscire allo scoperto, e raccontarsi nel linguaggio e nella forma che preferivano. Ne è nato un programma fittissimo di cibi e di appuntamenti per adulti e bambini: laboratori vari (di percussioni, di scrittura Urdu o calligrafia cinese, ma anche di cucina, come nel caso del laboratorio di pastrami curdo), concerti, esibizioni di danza, presentazioni di libri, letture, proiezioni. A corredo una serie di appuntamenti, incontri, seminari e momenti di riflessione con alcuni dei nomi più rilevanti del panorama culturale (come quello con cui Matteo Garrone, che a piazza Vittorio ha vissuto e lavorato, ha ripercorso la nascita di Io Capitano insieme a Nicola Lagioia) per aprire finestre di dialogo e approfondimento. Per quanto riguarda la gastronomia, interessanti anche i momenti di confronto: ravioli italiani e cinesi, oppure fregola, cous cous e bulgur. Ma si parla anche di alberi, erbe spontanee, latte. Il calendario è fittissimo, vale la pena di spulciarlo con attenzione, anche negli appuntamenti del Fuori Multi, che varca i confini dei giardini per entrare nelle strade e nelle piazze della città.
Multi - Giardini Nicola Lipari - Roma - Piazza Vittorio - www.multiroma.it