Se n’è andata in punta di piedi con discrezione senza disturbare, domenica mattina. Un’uscita di scena in perfetta sintonia con tutta la sua vita scandita da garbo e misura in ogni momento. Patrizia Mattei è stata per trent’anni una delle grandi protagoniste della ristorazione romana. Chi oggi ha “intorno a trent’anni” forse non ha idea di cosa abbiano rappresentato per Roma, nei primi anni Novanta, Patrizia, il marito Maurizio e l’inseparabile amico Domenico (anche lui purtroppo scomparso). Nel 1992 questo formidabile terzetto firmava il Bacaro, bomboniera da 20 posti in via degli Spagnoli.
Chi era Patrizia Mattei. Dagli esordi al Bacaro all'Antico Arco
Luci soffuse, tavolini in marmo, divanetti rossi, sedie in paglia viennese, un’atmosfera informale e calda. Un locale - era uno dei pallini di Patrizia - dove ci si doveva sentire come a casa di amici, liberi di fermarsi anche per un solo piatto e un buon bicchiere (una carta dei vini importante è stata fin dagli esordi il biglietto da visita del terzetto). Il regno di Patrizia era la cucina, una cucina spiccatamente italiana, creativa, con qualche piatto regionale rivisitato, come gli spaghetti cacio e pepe con i fiori di zucca o il guazzetto all’amatriciana e poi, anzi soprattutto, il piatto che sarebbe diventato la sua cifra, il risotto al Castelmagno. Quel Bacaro con il passaparola divenne prestissimo il rifugio segreto di tanti appassionati ma anche addetti ai lavori (nella guida di Roma del Gambero Rosso uscita nell’estate del 1994, il Bacaro si guadagnò il premio qualità-prezzo).
Nel 1995 il terzetto ha bisogno di una sede più grande, soprattutto Patrizia ha bisogno di una cucina più ampia per accontentare tutti. Nasce il progetto Antico Arco, il locale di Porta San Pancrazio che, negli anni, Patrizia, Maurizio e Domenico hanno avuto l’intelligenza di modulare e rinnovare in sintonia con l’evolversi dei tempi. Nel 2007 è arrivato un importante restyling degli arredi, maggiore spazio al wine bar e cucina a vista perché Patrizia voleva che i suoi clienti-amici potessero mangiare e vedere come la cucina lavorava per loro.
Un indirizzo affidabile, un porto sicuro che non delude mai, sempre aperto, dove è sempre possibile mangiare qualcosa: Patrizia non ha mai derogato al suo credo anche quando è uscita dalla cucina per trasformarsi in una deliziosa e ineguagliabile padrona di casa e ha lasciato i fornelli al bravissimo Fundim Gjepali, ancora oggi saldamente al timone.
Negli ultimi anni Patrizia guardava da lontano la sua creatura ormai guidata con mano sicura da Fundim e Mattia Molica, ma il suo pensiero era sempre lì, venerdì scorso era passata per un briefing… I “suoi ragazzi” da oggi hanno una responsabilità ancora più grande: non possono e non debbono sbagliare perché sanno che da lassù, Patrizia vigilerà con grande attenzione per assicurarsi che nella sua casa a dare il benvenuto ci sia sempre un grande sorriso. Come il suo. Indimenticabile.