Il parco pubblico di Pistoia
Essere proprio nel centro della città non ha messo al riparo il Parco di Monteoliveto dal processo di graduale degrado che affligge fin troppi spazi pubblici urbani e parchi cittadini. E così, progressivamente, i pistoiesi hanno abdicato a rivendicare il diritto a godere del più importante polmone verde della cittadina toscana, realizzato all'inizio degli anni Settanta a seguito della demolizione dello stadio di Pistoia. Un giardino esteso su una superficie di 17mila metri quadri, popolato di magnolie, cedri secolari, cipressi, olivi e pini marittimi, con tanto di laghetto d'ordinanza, aree giochi e strutture sportive, andate però incontro all'abbandono. Già l'estate scorsa, quindi, l'amministrazione comunale si è mossa per riassegnare il chiosco adibito a bar e ristorazione, puntando sull'alleanza tra pubblico e privato per riportare le famiglie a vivere il parco, anche grazie alla riapertura della struttura chiusa dal 2015. Ad aggiudicarsi il bando, allora, è stata la Monteoliveto Srls, formata da giovani imprenditori già attivi nel settore della ristorazione, con un progetto – che porta il nome Montuliveto, come i pistoiesi chiamano da sempre il parco - che negli ultimi mesi ha riqualificato non solo l'edificio preesistente, ma anche provveduto al ripristino del verde e all'apertura di nuovi spazi destinati alla ristorazione e all'intrattenimento.
Montuliveto. Bar e ristorante in serra
Come la suggestiva serra progettata dall'architetto Sergio Gallicani, inaugurata qualche giorno fa, che ora campeggia con i suoi 80 metri quadri di superficie in mezzo al verde, attirando l'attenzione di chi passeggia nel parco. Insieme alla struttura principale, la serra pensata per ospitare fino a 75 persone sedute presterà servizio da mattina a sera, e per tutto l'anno, grazie alla grande stufa a legna che provvederà a riscaldare l'ambiente durante l'inverno. Dietro, però, c'è soprattutto un'idea gastronomica coerente con le necessità di un'attività che vuole incontrare il gusto di tutti, improntata alla qualità dei prodotti, alla stagionalità, all'originalità dell'offerta.
Il menu. Colazione, pizza e cocktail
Si apre alle 9 del mattino, e si va avanti fino alla mezzanotte (ma anche più tardi, nel weekend), iniziando dalle colazioni a base di prodotti da forno homemade, caffè, tisane, succhi di frutta per proseguire con l'offerta di una cucina semplice - “da caffetteria”, con menu dedicati per giorno, sera, cocktail - che spazia dai piatti di gastronomia fredda e le insalate per l'estate a zuppe e piatti caldi della tradizione locale. Dal forno arrivano anche il pane, le focacce e le pizze proposte a pranzo e cena. Proprio sulla pizza si gioca per rendere l'esperienza più originale: i tavoli sociali allestiti all'interno della serra, infatti, espongono le piante aromatiche che i commensali possono utilizzare a proprio piacere per completare le pizze che arrivano in tavola. Ma il menu della pizzeria sa proporre anche alternative più creative, come la pizza signature della casa, con prosciutto cotto d'oca, pecorino crudo della montagna pistoiese e cipolline stufate. Niente servizio al tavolo: si ordina al banco del bar-ristorante e si prende posto in sala, in serra o sulle sdraio (con coperte) messe a disposizione gratuitamente, finché l'ordine non sarà evaso dalla cucina, pronto per il ritiro. Mise en place altrettanto intonata alla filosofia del progetto, con stoviglia riciclabili e compostabili.
Dalla drink list, invece, si sceglie tra cocktail a base di sciroppi e bitter homemade, frutta fresca, spezie.
Riqualificare lo spazio urbano
E l'area ristoro sarà il fulcro di una riqualificazione che gradualmente coinvolgerà tutto il parco, con la partecipazione attiva della cittadinanza e delle associazioni che operano sul territorio (nello stesso Comune che all'inizio di quest'anno ha promosso una curiosa iniziativa di cittadinanza attiva, affittando gratuitamente ai cittadini le 831 piante di olivo situate nelle aree di proprietà pubblica: concessione valida per 3 anni e possibilità di raccogliere le olive per produrre olio a uso domestico, in cambio di potatura e manutenzione del verde a carico dell'affittuario), insieme per ripristinare il fascino del giardino di Pistoia.
Montuliveto – Pistoia – Parco di Monteoliveto, via Pellegrino Antonini