Immaginate un luogo avvolto dal profumo intenso del cacao appena tostato, nel cuore di Milano, in un'antica scuderia di fine Settecento. È proprio qui che Enrico Rizzi, pasticcere e gelatiere meneghino, ha dato vita al suo nuovo sogno: la "Fabbrica del Cioccolato", la prima fabbrica "bean to bar" nel centro città che inaugurerà il 6 dicembre prossimo.
Guido Valdata, 2024, all rights reserved
La Fabbrica del Cioccolato di Enrico Rizzi
Rizzi, con oltre 14 anni di esperienza nel settore dell'alta gastronomia, ha trasformato la sua passione per i sapori dolci in un'arte. La sua avventura culinaria, iniziata nel 2003 con una serie di servizi di banqueting di alto livello, lo ha portato a specializzarsi nella pasticceria nel 2010, con l'obiettivo di creare prodotti ricercati e di alta qualità.
La sua boutique di pasticceria artigianale in via Correnti 5 a Milano è già un punto di riferimento per l'eccellenza dolciaria, un laboratorio a vista dove i clienti possono guardare l'arte dei pasticceri e degustare le loro creazioni. Con la "Fabbrica del Cioccolato", Rizzi, però, vuole realizzare un progetto ancora più ambizioso: produrre cioccolato d'eccellenza partendo direttamente dalle fave di cacao, la materia prima del cioccolato. La fabbrica rifornirà la boutique di via Correnti 5 con cioccolato di altissima qualità per la produzione di praline, macaron e creazioni personalizzate per ristoranti e hotel di lusso della linea "cuvée privée".
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Un'esperienza immersiva dalla fava alla tavoletta
La "Fabbrica del Cioccolato" non sarà solo un luogo di produzione. Rizzi ha scelto di offrire ai suoi ospiti un'esperienza immersiva che coinvolga tutti i sensi. Il percorso inizia nella "sensory room", dove la tecnologia di realtà virtuale a 360° trasporta i visitatori in una piantagione di cacao in Perù. Qui si possono vivere virtualmente le fasi di raccolta, fermentazione ed essiccazione delle fave, un'anticipazione del processo di lavorazione che si svelerà passo dopo passo durante la visita.
Dalla realtà virtuale si passa alla realtà: la visita prosegue nella sala di torrefazione, dotata di un moderno impianto a induzione, dove le fave di cacao vengono tostate alla perfezione. Poi si entra nella "cioccoteca", un ambiente con temperatura e umidità controllate, dove il cioccolato riposa e si affina in un'armonia di aromi di spezie, tè e infusi. Infine, nella zona laboratorio, si assiste alla trasformazione delle fave di cacao in cioccolato, dalla separazione delle bucce alla macinazione lenta a pietra, un processo che può durare fino a 80 ore.
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La visita culmina con una degustazione guidata di tre o cinque cioccolati monorigine, tra cui le pregiatissime varietà venezuelane Chuao e Porcelana. Un'occasione per scoprire le diverse sfumature di gusto del cioccolato, apprezzandone la purezza e la complessità aromatica. Tutti gli amanti del cioccolato, alla fine, potranno passare dalla piccola area dedicata agli acquisti dove troveranno 18 "grand cru" di tavolette, disponibili in bianco, latte, fondente e massa di cacao. Ogni tavoletta è rigorosamente millesimata, monorigine e accompagnata da una scheda di degustazione, per un'esperienza di degustazione completa e consapevole.
Un progetto sostenibile per un futuro più dolce
La "Fabbrica del Cioccolato", nasce con la volontà precisa di essere anche un esempio di sostenibilità. Le bucce delle fave di cacao, un sottoprodotto del processo di lavorazione, vengono riciclate in una cartiera per produrre carta ecologica. Un gesto concreto che dimostra l'attenzione di Enrico Rizzi verso l'ambiente e l'economia circolare. La "Fabbrica del Cioccolato" è aperta dal martedì al sabato, con tre o quattro visite guidate al giorno.
