A Porta Romana un grande mercato contadino
L’amministrazione milanese guidata da Giuseppe Sala non ha mai fatto mistero di avere a cuore la riqualificazione del sistema mercatale cittadino. E sul rilancio delle 19 strutture coperte in attività a Milano ha puntato a più riprese, coinvolgendo nuovi attori e storici operatori commerciali in bandi di gara e concessioni volti a ripopolare i mercati rionali e farne dei moderni centri di aggregazione sociale e promozione culturale della città. L’ultima novità battezzata dal sindaco Sala, però, è più facilmente riconducibile al successo dei farmer’s market urbani, apparentemente un ossimoro, che invece trovano motivo di esistere nel desiderio di ripristinare il legame tra campagna e città. Ed è il più grande mercato agricolo coperto di tutta la Lombardia il nuovo progetto firmato Coldiretti e Campagna Amicain zona Porta Romana, nei locali di un’ex officina: oltre 700 metri quadri a disposizione dei produttori coinvolti a rotazione per presentare i prodotti della campagna lombarda e offrire così un'opportunità in più, in centro città, per fare la spesa dal contadino. In attività da una decina di giorni a questa parte, il mercato di Porta Romana (via Friuli 10 è l’indirizzo di riferimento) è un unicum nel suo genere, con quattro giorni di apertura settimanale – dal mercoledì al sabato, dalle 8 alle 14 – e un gran numero di realtà agroalimentari schierate negli spazi ristrutturati della vecchia carrozzeria, con area attrezzata nel cortile interno per trattenersi a consumare i prodotti acquistati.
I prodotti delle campagne lombarde
Tra i produttori coinvolti, in gran parte rappresentanti delle specialità regionali, trenta sono le insegne sempre presenti, dieci i banchi a rotazione, con l’idea di offrire una varietà di scelta quanto più possibile capillare: frutta, verdura, formaggi, carne, miele, salumi, birra, prodotti da forno, ma anche cosmetici naturali, piante e fiori. E lo spazio ospiterà di frequente anche giornate a tema, degustazioni, lezioni ed eventi legati alla cultura contadina, oltre a laboratori per i bambini. L’iniziativa porta stabilmente a Milano produzioni di lunga tradizione, come zamponi, ciccioli e salumi dell’azienda l’Oca di Sant’Albino di Mortara, in Lomellina, o i formaggi – ma anche burro, yogurt, ricotta – dell’azienda agricola Bordonazza della famiglia Santagostino, che da oltre un secolo opera nel lodigiano seguendo tutte le fasi della transumanza delle vacche da latte, e la produzione in azienda con caglio vegetale, certificato kosher. Ma sono tante le storie che si intrecciano al mercato di Porta Romana: il riso della famiglia Castellotti, dagli anni Settanta nelle campagne pavesi, il caviale di storione dell’agroittica lombarda di Calvisano, le “uova di Rebecca”, risultato di un moderno approccio all’allevamento di galline ovaiole, a Orzinuovi (Brescia). E i prodotti del caseificio San Faustino, nel Parco dell’Adamello, che alleva mucche di razza Bruna Alpina Originale e capre di razza Bionda dell’Adamello dal 1999. Più insolita l’attività di Al Chiar di Luma, azienda nata nel 2017 a Brembio, nelle campagne di Lodi, specializzata nell’allevamento di lumache di specie Helix Aspersa Muller (le più buone da mangiare); dall’allevamento, l’azienda ricava anche una linea di cosmetici naturali alla bava di lumaca, disponibile al mercato.
Mercato di Porta Romana – Milano – via Friuli, 10 – www.mercatoportaromana.it