Quando si parla della Campania dell'olio ci si riferisce a una regione di eccellenze olearie e di straordinarie varietà autoctone che vengono esaltate, sempre di più, dall'ottimo lavoro di olivicoltori e frantoiani avanguardisti che puntano a esaltarne caratteristiche e profumi. La consapevolezza delle potenzialità e della qualità del prodotto finale sta trainando la crescita anche commerciale dei principali attori olivicoli campani.
La storia olivicola campana
Quella campana è una storia olivicola che affonda le radici nei secoli. Le prime tracce storiche della presenza dell'olivo si hanno già nel IV secolo a.C. grazie ai Focesi. L'importanza dell'olio di oliva in questa zona è stato poi confermato dal ritrovamento da parte di Alberto Angela, qualche anno fa, di una bottiglia di olio intatta proveniente dagli scavi di Pompei e risalente al 79 d.C. Oggi la realtà regionale è abbastanza diversificata, con oliveti tradizionali caratterizzati da alberi anche secolari, se si pensa al Cilento costiero, e nuovi impianti che presentano olivi di qualche decennio come nella zona dell'Alto e Medio Sele.
La produzione di extravergine in Campania oggi
L'aspetto che sicuramente è degno di nota è l'approccio che da qualche anno è riscontrabile da parte dei produttori, sempre più attenti alla qualità dei loro prodotti, alla cura durante la fase estrattiva e, in generale, alla valorizzazione delle tante varietà autoctone che questa regione può offrire. Un percorso di rinnovamento reso possibile anche grazie all'attività di alcune aziende che hanno fatto, e stanno facendo, da apripista verso produzioni di qualità e affaccio sul mercato interno e internazionale. Molte di queste premiate con le Tre Foglie, massimo riconoscimento nella guida Oli d'Italia.