La Calabria oggi rappresenta poco meno del 15% della produzione olearia nazionale. Un'importantissima fonte di oro verde la cui storia olivicola affonda le radici nelle colonie magnogrece di Locri, Sibari, Crotone, Squillace e Reggio Calabria. Una cultura dell'olivo che prosegue con i Bruzii e i Bizantini e poi con i Romani per poi rifiorire intorno al 1300 e raggiungere il suo culmine produttivo nel Rinascimento con un impianto massiccio di ulivi che ha cambiato il paesaggio regionale fino ai nostri giorni.
La campagna olearia 2023/2024
L'ultima annata si è attestata su un segno positivo che ha riguardato tutto il sud Italia. Un incremento, però, che è stato meno rilevante di quello pugliese soprattutto per le marcate differenze tra la parte tirrenica, che ha registrato volumi in flessione, e quella ionica che invece è si è attestata in crescita. Nell'ultima edizione della guida Oli d'Italia abbiamo evidenziato un importante spaccato delle migliori produzioni dell'annata corrente che ci ha permesso di mettere in luce straordinari monovarietali e blend da ogni provincia.